Buio e luce

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Haley

"Ho detto di lottare mica di farmi il solletico! Il prossimo!" Urla Livia, gli occhi fiammeggianti.
Merda, non voglio andare.
Daya abbassa le spalle avvilita e si mette in fondo alla fila, cedendomi il posto.
Scorgo lo sguardo di Livia accendersi di una luce pericolosa mentre stringe le mani in due pugni infuocati. Esibizionista.
Mi faccio avanti, con passi lenti e cadenziati, mentre il vento gelido mi raffredda il viso accaldato per la corsa recente.
Mi fermo ad una debita distanza di sicurezza dai suoi pugni e la osservo  mentre si prepara ad attaccare. È sempre così: lei attacca per prima e io gioco in difesa.
Tutto tace intorno a noi, anche se sento la presenza degli altri dietro di me osservarmi e incitarmi con il pensiero.
All'improvviso la vedo scattare in avanti, lanciandomi una fiammata rovente e lunga due metri. Grazie tante ma non amo particolarmente la grigliata.
Con una leggera pressione del piede controllo la roccia sotto i miei piedi, ergendo un muro davanti a me su cui la fiamma si distingue.
Sono migliorata un po' rispetto a quando ero al Centro. Sono più reattiva e...conosco il suo stile di combattimento.
Prima ancora che riesca a sfondarlo, corro da un lato, saltando per schivare le sue sfere infuocate e con un cenno della mano la intrappolo dentro una gabbia fatta di roccia.
Oh questo la manderà su tutte le furie.
Okay Haley devi batterla sul tempo.
Mi rendo invisibile e quasi mi metto a ridere vedendo la sua faccia infuriata e paonazza.
"Dove sei Mainz? Avanti che la concludiamo in fretta!" Ringhia scandagliando il campo alla ricerca di qualcosa dopo aver distrutto la gabbia.
Ma non ci tengo neanche.
So che non riuscirò mai a batterla, insomma, è Livia. Ma posso comunque darle del filo da torcere.
In un battito di ciglia si ritrova zuppa, con i pugni non più circondati dalle fiamme e devo ringraziare le nuvole per questo.
Anche adesso devo trattenere una risata, vedendola in questo stato.
Oggi sono stranamente felice e mi sa che devo ringraziare un certo Hunt per questo. No ho idea di cosa voglia dire essere innamorati, ma credo che non manchi molto affinchè io lo scopra.
Ad un certo punto l'aria intorno a me si fa soffocante, anzi, sono io quella che sta soffocando. Senza riuscire a controllarlo, ritorno visibile e subito incrocio gli occhi di Livia, spietati e infuriati.
Oh l'ho fatta arrabbiare.
Porto le mani al collo e apro la bocca in un disperata ricerca di ossigeno ma non succede nulla. Lei non vuole mollare la presa e se continua di questo passo sverrò e io non posso permettermelo. Ma basta solo un attimo per perdere la concentrazione, anche di quelle più ferree. Ed è per questo che richiamando la poca energia rimasta creo un piccolo terremoto, facendo cadere la maga a terra.
Io mi chino verso il terreno, finalmemte libera dalla magia, trattenendo i conati di vomito e inizio a tossire convulsamente prendendo ampie boccate di ossigeno.
Pessima scelta, ma cosa posso fare?
Una mano compare nel mio campo visivo e muovendosi velocissima mi spinge a terra e senza rendermene conto mi ritrovo Livia sopra che mi tiene le gambe e braccia bloccate con il suo peso.
"Ci sei andata abbastanza vicina, ma pecchi ancora sul lato fisico. Fatti dare delle lezioni, Mainz." Dice tirandosi su e spolverandosi i pantaloni attillati della divisa.
Adesso non mi viene più da ridere. Okay un po' ci avevo sperato, sotto sotto, di riuscire a vincere, ma dimentico con chi ho a che fare.
Con uno sbuffo mi tiro su anche io, sentendo i muscoli del torace dolermi come non mai.
Detesto darle ragione ma penso proprio che mi servano delle lezioni di autodifesa.

_______________

"Giuro che ora mi metto a vomitare." Dice Daya guardando fissa Leyla ed Ethan che si scambiano affusioni sulla panca di fronte a noi.
Per tutta risposta la maga dai capelli blu alza la mano, facendole il dito medio.
Scoppio a ridere alla faccia buffa della rossa, anche se dopo poco mi ritrovo a tossire con una smorfia di dolore sulle labbra in ricordo di oggi pomeriggio.
Mi allungo sul tavolo prendendo una bottiglietta d'acqua, mentre Logan si siede al mio fianco con il suo vassoio tra le mani: oggi per cena c'è polpettone e patate arrosto e stranamemte sembrano pure buoni. Devono aver cambiato il cuoco.
"Ehi vedi di non morire eh." Commenta Lionel guardandomi assorto mentre mastica le patate.
Tranquillo tutto apposto, Livia poteva farmi peggio.
Faccio un cenno affermativo con la mano e mi volto verso Logan, notando subito la benda sporca di sangue avvolta sul suo avambraccio sinistro.
"Non serve Hal, è un greffietto." Dice, prevedendo già la mia domanda.
Gli lancio un'occhiata per vedere se sta mentendo, ma non è così, per cui mi rilasso e gli rubo una patata arrosto dal piatto.
"Hunt vedi di insegnare alla tua ragazza qualche mossa per il combattimento corpo a corpo, che ne ha bisogno." Esclama con tono odioso Daya, facendomi un ghigno quando la fulmino con lo sguardo.
Non doveva dirlo.
Io mi alzo di scatto con le guance rosse per l'imbarazzo, sentendomi lo sguardo di tutti addosso.
"Io...devo andare alla Serra." Esclamo veloce prima di dirigermi con passo spedito fuori dalla Mensa.
Odio ammettere di non essere brava in qualcosa, figuriamoci se qualcun'altro lo dice al posto mio. Mi fa sentire come se fossi davvero un caso perso e non si potesse fare più nulla. Anche se forse è un'altra cosa che mi brucia in realtá: l'ha detto davanti a Logan.
In pochi minuti sono davanti alla Serra che è costantemente illuminata ormai: Tamara ha detto che stiamo facendo un buon lavoro e devo dire che sono rimasta profondamente stupita. Non credevo fosse capace di fare dei complimenti.
Spingo la porta di vetro con una mano, entrando in un'atmosfera calda e accogliente e con tutto questo verde mi rilasso subito.
"Ah è qui che ti rinchiudi per tre ore la sera. Carino." Dice una voce dietro di me, facendomi sussultare.
Io non mi muovo di un millimetro indecisa su come comportarmi. Faccio finta che non sia successo nulla? Oppure ne parlo con lui?
La seconda è molto più sensata e da persona matura ma anche molto più imbarazzante.
"Sbaglio o quelle sono delle margherite?" Chiede, facendo scoppiare la bolla in cui mi ero rinchiusa.
Io mi giro verso di lui, seguendo con gli occhi dove ha puntato il dito: lì sul tavolo ci sono tanti fiori bianchi, che ricoprono tutto il terriccio disponibile.
"Sì le ho piantate io...sono i miei fiori preferiti." Confido, facendo spallucce. Sento la loro energia pulsare fino a qua, come se fossi connessa a loro da un legame fortissimo.
"Leyla sta insultando Daya, sai? È davvero forte quella ragazza. Penso di non aver mai sentito qualcuno mettere così tante parolacce in una sola frase." Commenta Logan facendosi lentamente avanti, come a non volermi far scappare.
"Dovresti sentirla parlare di Blas allora. È ancora peggio."
Leggo un sentimento di solidarietà nei suoi occhi prima che scompaia sostituito da comprensione.
"Perchè non me lo hai detto prima di come andavano gli allenamenti? Posso aiutarti." Dice, aprendo il temuto discorso.
Io lo guardo per un attimo, incontrando la sua espressione seria come non mai.
Già, perchè non l'ho detto prima?
"Non voglio l'aiuto di nessuno." Soffio sostenendo il suo sguardo. È solamente una parte della verità questa.
Lui inarca un sopracciglio scuro, incrociando le braccia al petto "Oh davvero? Tutto qui? Ti conosco ormai Hal, manca una parte della storia."
Io sbuffo forte, conscia di essere stata messa all'angolo "E va bene! Non voglio l'aiuto di nessuno, soprattutto il tuo perchè..." tentenno, prima di abbassare il tono, sussurrando "Perchè non sono abbastanza, non sono alla tua altezza. Insomma tu sei bravo in tutto, perfetto! Questo è il tuo mondo Logan. Sei nato per stare qui e combattere con gli Alium."
Lui fa un respiro brusco prima di passarsi una mano tra i capelli e scompigliarseli.
"Haley non dire una cosa del genere, ti prego." Dice con voce addolorata e io spalanco gli occhi a sentirla. Non l'ho mai visto così.
"Non è assolutamente vero Hal. Sono tutto fuorchè perfetto e tu non devi mai, mai, mai pensare anche solo per un momento che tu non sia all'altezza di qualcuno. Forse non sarai molto brava nel corpo a corpo ma hai altre qualità che le altre persone non hanno. Sei bravissima con le piante e con la magia di guarigione, per esempio. Sei cocciuta ma anche gentile con le persone e inoltre cerchi di risolvere i conflitti senza l'uso della violenza, il che è una gran qualità per un Alium..."
"Okay, okay, basta!" Esclamo coprendomi il volto in fiamme, a disagio per i complimenti. Ma lui non mi ascolta e rapidamente mi raggiunge, aprendomi le braccia con la forza e guardandomi attentamente negli occhi "E per quanto riguarda il noi, il microchip ci ha messo insieme e non posso che essere d'accordo con lui per una volta. Ci completiamo a vicenda Hal."
Adesso è il suo turno di essere imbarazzato, ma cerca di nasconderlo. Non è abituato a manifestare così tanto i suoi sentimenti e io no  posso fare altro che apprezzare ancora di più il suo gesto.
Sentendo le lacrime minacciare di uscire, mi divincolo gentilmente dalla sua presa e mi stringo a lui.
"Grazie." Mormoro contro il suo petto.
Dopo un paio di secondi lo sento sospirare "Devo andare a lavorare, Hal."
Io mi stacco gentilmente dalla sua presa e lo guardo negli occhi verdi, che sembrano stranamente turbolenti e inquieti.
Annuisco e lo guardo uscire dalla Serra, lasciando dietro di sè uno strano freddo.

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora