Haley
Non riesco a dormire. Mi fa male tutto il corpo, di quel dolore infinito e inesistente al tempo stesso, tipico del legame che unisce i Compagni di Guerra.
E la domanda che sorge spontanea è: cosa starà facendo Logan perchè il Demone si sia destato? E anche se la voglia di andarlo a cercare e aiutarlo ad uscire dall'attacco è molta, non mi alzo. Tanto è inutile.
Così rimango distesa sul letto, con la luce soffusa delle lampade a farmi compagnia in questa stanza singola, i capelli umidi che mi circondano come un'aureola scura.
Tutto quello che è successo oggi mi pesa sul petto come fosse granito e sento gli occhi inumidirsi, le emozioni che ribollono dentro la mia testa.
Credo di non aver mai pianto così tanto nella mia vita da quando ho lasciato l'Accademia Suprema. Ma è più forte di me: è l'unico modo che conosco per sfogare le mie emozioni e anche se teoricamente è vista come una debolezza, non mi importa.
Sono solo stanca, arrabbiata con il mondo e voglio dormire pur non riuscendoci.
Un sospiro tremante esce dalla mia bocca e premo sugli occhi affinché le lacrime non escano, anche se qualcuna sfugge alla mia presa e mi bruciano le gote con il loro calore.
Ma piangere fino ad addormentarmi non è il programma per stasera e prendo un altro respiro, questa volta meno tremante e mi alzo per togliermi l'accappatoio e infilarmi in vestiti più comodi.
Il borsone è ancora vicino alla porta, pronto per essere disfatto, ma non ho le forze necessarie per farlo ancora e rimango a contemplare la possibilità di prendere un libro e rileggerlo, quando il dolore improvvisamente smette, preoccupandomi ulteriormente.
Ma non è il mio compito e lui è stato chiaro in merito.
A quel pensiero un singhiozzo esce dalla mia bocca, ma basta un respiro profondo per interrompere il principio di un pianto.
Devo smetterla. Sono più forte di così.
Le coperte sono morbide al tatto, così tanto che sembra quasi di essere su una nuvola. E il buio non ci mette tanto a calare su di me, donando un po' di pace alla mia mente piena di pensieri rumorosi.
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Mi sveglio di scatto quando sento qualcuno battere forte sulla porta e prima che riesca anche solo a pensare, sono in piedi, i muscoli rigidi e il microchip che vibra pronto all'uso.
Non devo essermi addormentata da molto, perchè non sento la pesantezza tipica del sonno profondo e sposto i miei occhi sulla porta, che ora è silenziosa, tanto che mi chiedo se effettivamente ho sentito bussare o era solo la mia immaginazione.
Ma altri due colpi fanno tremare la maniglia e con il cuore in gola mi avvicino, chiedendomi chi potrebbe effettivamente venire a trovarmi a quest'ora di notte.
"Chi è?" Chiedo quando arrivo abbastanza vicina da afferrare la maniglia, senza però ricevere alcuna risposta.
Se fossero stati Sahar o del Consiglio si sarebbero sicuramente presentati, e altri amici qui dentro non ne ho. Quindi non rimangono che i miei nemici, magari proprio il mago che ho sconfitto di nuovo oggi alla simulazione. Si vede da lontano un miglio che è una persona vendicativa.
Ma questo non spiegherebbe comunque il venire fino al mio alloggio quando avrebbe ben molte altre possibilità quando sono nei corridoi.
Intanto dall'altra parte non c'è alcuna reazione, ma la mia curiosità e inquietudine non saranno saziate finchè non aprirò la porta.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...