Caccia all'uomo

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Haley

I miei scarponi lasciano delle impronte nel fango della riva del lago, producendo un fastidioso suono quando li stacco da terra e questo non fa altro che alimentare il mio nervosismo.
Di Logan non c'è traccia e siamo quasi giunti alla fine del lago, che continua restringendosi in un fiume più grande di quello vicino alla base.
Se non c'è può dire solo due cose: o è vivo ma disperso in questi boschi, oppure è morto ed è stato...mangiato dai Vuoti.
Il solo pensiero mi fa venire voglia di vomitare.
"Haley!" Grida Leyla dall'altra parte della sponda, indicando qualcosa al centro del fiume.
Il mio cuore perde un battito quando scorgo una figura dalle sembianze umane, avvolta da una divisa nera, galleggiare sul pelo dell'acqua.
Senza pensarci due volte mi slaccio gli scarponi e mi tolgo la giacca, entrando nell'acqua gelida di montagna.
Menomale che noi Alium non possiamo ammalarci.
"No aspetta!" Sento Jammis urlarmi dietro, ma è troppo tardi. Sono già quasi arrivata e manca pochissimo al corpo.
Il cuore batte più velocemente, tanto che penso possa uscirmi dal petto e iniziare a correre di sua spontanea volontà.
Con un'ultima spinta delle gambe, arrivo davanti al corpo che è disteso a pancia in giù con la faccia coperta. Ma capisco subito che non è lui.
I capelli sono di una sfumatura nera diversa da quelli di Logan e quando con una mano lo giro, il desiderio di vomitare si quasi soffocante.
Il cadavere di un uomo sui quarant'anni mi guarda con i suoi occhi spenti e gonfi per aver passato giorni in acqua. Il suo volto tumefatto mi fa rabbrividire e di istinto mi faccio indietro, sentendo gli occhi pizzicarmi.
Non è lui.
Eppure non mi sento meglio. Non mi sento sollevata, anzi, è come se un peso mi opprimesse il petto, impedendomi di respirare liberamente.
"Mainz!" Mi richiama Jammis dalla riva, facendomi tornare alla realtà con un sussulto.
Non posso lasciarlo qui...qualcuno gli era affezionato e come tutti merita una sua pira funeraria.
Voltando la testa in modo da guardarlo il meno possibile, afferro il tessuto della sua giacca portandolo lentamente a riva. Anche se l'acqua lo rende meno pesante, in vita doveva essere un ammasso di muscoli niente male per cui il tragitto non è facilissimo.

Quando torno a riva ho il fiatone e stringendo i denti trascino il corpo con me, adagiandolo delicatamente sul terreno, come se potesse ancora provare qualcosa.
"Mi sa che hai preso il cadavere sbagliato." Commenta Jammis guardando con occhio critico l'uomo, azzardandosi a spostargli il braccio con la punta del piede.
Lo guardo male e mi strizzo i capelli ricci, facendo cadere qualche goccia a terra.
Ormai è chiaro che qui non c'è. Per cui dovremo risalire il fiume trasportando un cadavere e poi tornare alla Base 26 sperando che non ci chiudano fuori.
Fantastico.
"È lui?...no non è lui." Esclama Ethan ansimando leggermente per la corsa che si è fatto per raggiungerci.
Mi chino a terra per mettermi gli scarponi asciutto e Leyla atterra al mio fianco, sparandomi addosso una folata di vento caldo, asciugando così i miei vestiti e capelli.
Come farei senza di lei?
Le faccio un cenno di gratitudine, guardando il corpo disteso ai miei piedi: e pensare che soli pochi mesi fa ero una Normale qualunque, in attesa di essere scelta per un lavoro qualunque e di essere combinata con un ragazzo con cui avere una famiglia.
È pazzesco pensare quante cose sono cambiate. La vecchia Haley non avrebbe mai pensato di avere a che fare con un cadavere di un guerriero morto in missione. Anzi, non avrebbe mai pensato di diventare un Alium e combattere la guerra.
"Non possiamo portarlo con noi." Jammis interrompe il silenzio creatosi tra noi, guardandoci con i suoi occhi blu scuro.
"Non possiamo lasciarlo qui come se niente fosse. Ci sarà sicuramente qualcuno alla Base che chiede di lui." Ribatto con tono piccato.
"Quelle persone che lo cercano sanno che ormai è morto! Se tutto va bene è qui da più di una settimana. Per cui non vedo il motivo per il quale siamo costretti a a portarlo alla Base."
Davanti al suo tono quasi arrabbiato ammutolisco, ricordandomi bene quello che ho visto stamattina e quello di cui è capace.
I miei occhi notano la sua mano tremante, ma lui si affretta a nasconderla dentro una tasca della giacca.
Da quello che ho capito riguardo la malattia, basta poco per farlo scattare e non ci tengo minimamente.
"È morto. Non gliene frega più un cazzo se qualcuno lo ha cremato o no, capisci? E i suoi amici o famigliari sono andati avanti perchè almeno sanno che ha concluso questa vita di merda." Continua, passandosi una mano sul viso, improvvisamente stanco "Fra poco sarà vittima di parassiti e in pochi giorni neanche i Vuoti lo mangeranno."
Mi ritrovo ad annuire anche se il senso di colpa aumenta, soprattutto con gli occhi del cadavere puntati verso il cielo, non potendolo più vedere.
Metto da parte il disgusto e mi chino verso il corpo, chiudendogli le palpebre "Riposa in pace, soldato." Sussurro e appena alzo gli occhi, trovo Leyla a guardarmi con affetto, come se volesse dirmi che lei c'è.
L'unico che non sembra toccato dalla situazione è Jammis: infatti è il primo a voltergli le spalle e ad incamminarsi verso il fiume che ci riporterà verso la Base.
Logan dove sei?

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora