Logan
Un colpo forte, come di qualcosa di pesante che cade, mi sveglia, mettendomi subito sull'attenti.
Ma cosa...?
Sento un lamento provenire dall'altra parte della stanza, corrispondente al letto di Haley.
Con un movimento fluido mi alzo in piedi, scalciando le coperte in fondo al letto e accendo la luce della lampada accanto a me, rimanendo di sasso: tutti i mobili presenti nell'alloggio sono sospesi in aria, controllati inconsapevolmente da Haley, che sta avendo un incubo."Non io, ti prego non io..." continua a ripetere con tono lamentoso, come se stesse per scoppiare a piangere.
Con tre rapide falcate la raggiungo, passando sotto il comodino che per certo farà un rumore assurdo quando cadrà a terra.
"Haley svegliati!" La chiamo, scuotendola delicatamente per una spalla, senza successo.
Cosa cavolo sta sognando di così brutto da farla piangere nel sonno?"Hal, è solo un brutto sogno, svegliati e passerà tutto." Ritento, ma questa volta una forza invisibile mi spinge a terra, impedendomi alcun movimento.
Ma che bello finire a terra alle tre di notte. È in cima alla mia lista delle cose da provare almeno una volta nella vita.
"Haley!" Urlo, osservando preoccupato il comodino in legno proprio sopra di me venirmi addosso. Che morte patetica: schiacciato da un comodino di legno.
All'improvviso non sento più alcuna pressione tenermi ancorato al terreno e un secondo prima di venir schiacciato dal mobile, rotolo di lato, alzandomi con un gesto brusco.
Haley mi lancia un'occhiata scandalizzata, con le lacrime che lentamente si fanno strada sulle sue guance "Oh cavolo, stai bene?" Chiede.
A parte l'incontro molto ravvicinato con il pavimento, vuoi dire?
Annuisco sedendomi accanto a lei, sul letto, aspettando che dica qualcosa. Ma succede una cosa che non mi sarei aspettato: mi abbraccia, affondando la testa sulla mia spalla, il corpo invaso da brividi.
"Ehi, calmati, era solo un incubo." Sussurro, stringendola a me. Alla fine va sempre a finire così: litighiamo e poi basta un gesto per stravolgere tutto.
"Sembrava così reale..." ribatte rabbrividendo al ricordo.
Le accarezzo la schiena dolcemente "Ho notato. Hai tentato di spaccarmi la faccia con quel mobile."
"Hai urlato come una femminuccia." Commenta lei staccandosi per guardarmi in faccia, mostrandomi un ghigno e velocemente si asciuga le lacrime. La paura nei suoi occhi è svanita, anche se posso leggervi una certa inquietudine.
"Ehi non ho urlato come una femminuccia."
Lei si butta all'indietro, coprendosi il viso con le mani, i capelli ricci che formano un'aureola incorniciando il suo viso pallido. "Oh hai ragione, sei troppo macho per certe cose."
"Non risponderò alle tue provocazioni perché so che è solo un pretesto per cambiare argomento."
Lei sposta le mani dal viso, alzando gli occhi al cielo. Mi sdraio anche io accanto a lei sbadigliando e chiudo gli occhi, rimanendo in silenzio, godendo della sua vicinanza.
"Logan?" Sussurra dopo un po'.
"Mmh?"
"Mi dispiace per come ho reagito ieri. Non avrei dovuto forzarti a raccontarmi cosa è successo e non avrei dovuto tirare in ballo la tua famiglia. Ero...solo preoccupata per te e ho reagito in modo sbagliato. Vorrei solo che tu capissi che tu puoi fidarti di me." Dice girandosi su un fianco e guardandomi con i suoi occhi grigio chiaro, che nella penombra sembrano più scuri, creando un effetto strano, quasi sbagliato.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...