Haley
Non è di certo la prima volta che ci ritroviamo nel bosco, tra queste montagne, ma qualcosa è cambiato, qualcosa che rende tutta la faccenda tremendamente pesante da sopportare. Ha un tono più importante e ufficiale: dopotutto è la nostra prima missione.
Io e Logan chiudiamo la fila e devo fare un grosso sforzo di autocontrollo per non girarmi ogni due secondi per vedere se qualcuno ci sta attaccando. Fino ad ora non abbiamo incontrato Vuoti sulla nostra strada, il che è parecchio inquietante.
Sta andando tutto troppo bene.
Qualcosa mi colpisce sulla spalla e devo trattenermi dall'urlare, anche se sobbalzo per lo spavento: è solo una goccia d'acqua.
Come già preannunciato prima, la pioggia è arrivata e con essa le probabilità di vittoria si sono abbassate.
Mi tiro su il cappuccio appena in tempo prima di venire travolta dalla pioggia fitta e pesante: fortuna che la tenuta è impermeabile.
Lancio appena un'occhiata a Logan, che rimane impassibile mentre si guarda intorno con gli occhi già trasformati, in allerta.
La pioggia non è una nostra alleata: rende il terreno scivoloso, la vista più debole e i guerrieri con l'udito più fine devono concentrarsi per sentire i Vuoti. Il che vuol dire essere lenti ed essere lenti vuol dire morte.
Schivo un grosso abete e subito vengo colpita da un odore ferroso e disgustoso, tanto che devo costringermi a far rimanere la zuppa nel mio stomaco.
Un cervo, mezzo sbranato fa la sua figura davanti a me, con il ventre aperto e le budella sparse sul terreno umido. È disteso in una pozza di sangue rosso e viscoso, con gli occhi aperti che guardano me, in un'espressione di puro terrore.
"Il sangue è ancora fresco...non sono lontani." Dice Logan comparendo accanto a me, guardandosi intorno con la fronte corrugata.
Un brivido sale per la spina dorsale, arrivando al microchip e non è di certo per il freddo.
Ho paura che questa non sarà solo una missione di recupero cadaveri.
"Dobbiamo andare ad avvisare gli altri." Sussurro facendo una smorfia e staccando gli occhi dalla carcassa e puntandoli su di lui.
Lo becco a fissarmi intensamente e prima che io possa dire qualcosa, lui allunga la mano, spostando una ciocca sfuggita alla treccia, dietro il mio orecchio.
"Lo sai che sei veramente sexy vestita così?" Chiede con un lampo di divertimento negli occhi verdi.
Non arrossire...non arrossire...non- come non detto.
Sento le guance andarmi a fuoco "E questo ti pare il momento adatto per dirmelo?"
Lui mi mostra un ghigno, prima di diventare serio "Potrebbe essere l'unico."
Mi sembrava che fossero solo le ragazze ad avere il ciclo, ma a quanto pare mi sbagliavo. Anche i maschi lo hanno.
Un mese fa ha dichiarato di volere una pausa e adesso fa tutto il carino?
"Cosa vuoi da me, Logan? Che cada ai tuoi piedi come faccio sempre e che tutto ritorni come prima?"
Lui fa un'espressione sorpresa, ma non gli lascio il tempo di arprire bocca. Deve starmi a sentire per una buona volta.
"Beh, non. Questa. Volta." Sibilo colpendolo con l'indice al petto ad ogni parola.
Poi per niente contenta di come si sia risolta la situazione, lo supero e scendo dal piccolo colle, stando attenta a non scivolare o inciampare nelle radici grosse quanto una mia gamba.
Maschi.Passano all'incirca altri dieci minuti e tutto sembra tranquillo. E come già detto prima: fin troppo.
Eppure ho una brutta sensazione, che aumenta con l'avvicinarsi a destinazione.
Schivo un masso che spunta dal terreno e continuo a seguire Ethan e Leyla davanti a me, cercando di mantenere il loro passo sul terreno scivoloso e per di più in discesa.
Stiamo entrando in una voragine del terreno e a giudicare dagli alberi spezzati o carbonizzati, è stata creata da una bomba non molto tempo fa. È larga non più di sette metri, con ai lati delle alte pareti rocciose miste a terra brulla e radici cosparsi di licheni, che segnano il nord dietro di noi.
Non mi piace. Mi sembra di essere chiusa dentro un tunnel senza possibilità di uscita.
Sto per scavalcare un grosso ramo pieno di aghi ormai secchi, quando Logan mi afferra la mano e con un tono di voce non troppo alto esclama "Vuoti!" in coro con Blas, in testa al gruppo.
Senza pensarci neanche ci rendo invisibili, appena in tempo, prima che sbuchino da dietro gli enormi tronchi degli alberi in tutta la loro possenza.
Penso che non mi abituerò mai alle loro disgustose fattezze e al loro pelo nero come la più buia delle notti.
I loro occhi arancio-gialli scandagliano la zona sotto di loro dall'alto della loro posizione, cercandoci inutilmente perchè non possono vedere attraverso la magia.
La pioggia continua a cadere fitta e lentamente mi porto una mano al viso, asciugandomelo alla meglio che posso.
Cosa darei in questo momento per una cioccolata calda e un rifugio caldo e asciutto.
I Vuoti sono ancora fermi immobili, non convinti dalla situazione: probabilmente avranno fiutato il nostro odore. E purtroppo la magia non copre nè suoni oppure odori emessi da noi. Inibisce solo la loro vista.
Sento Logan irrigidirsi sotto la mia presa, pronto a scattare come una molla e quando capisco cosa sta succedendo mi trattengo dall'urlare un'imprecazione.
Come sta facendo Leyla, probabilmente.
Stanno venendo verso di noi, lenti e guardinghi, tenendo il muso puntato verso l'alto in modo tale da utilizzare al meglio il loro olfatto.
Ci hanno fiutati e ora non ci molleranno più.
Cosa fare?
Non ho molto tempo per pensare a una soluzione che avviene la catastrofe.
Nel silenzio un rametto di spezza, risuonando come fosse un boato e i Vuoti stanno poco a scattare verso di noi.
Non ho neanche il tempo di realizzare cosa sta succedendo che Logan si è già staccato dalla mia presa, diventando nuovamente visibile e pronto a combattere con qualunque mostro gli si pari davanti.
Merda.
Sento un fischio preoccupante avvicinarsi a me e con dei riflessi che non pensavo di avere mi abbasso di scatto, guardando con orrore un bastone appuntito impiantarsi sul tronco di un grande pino, alla mia sinistra.
Poteva essere la mia testa, quella.
Uno di loro emette un ululato, un richiamo.
Oh, è qui la festa?
Mi rialzo velocemente, sentendo il cuore battere forte contro lo sterno, facendo entrare l'adrenalina in circolo.
E me ne servirà.
La situazione sta degenerando in fretta e tutti stanno combattendo contro un Vuoto: siamo circondati.
Con una potente folata di vento rallento la creatura diretta a gran velocità verso di me, guadagnando tempo per svignarmela e correre verso gli altri, che si stanno lentamente raggruppando in una sorta di pentagono, con i guerrieri schiena contro schiena mentre i maghi stanno creando una barriera magica.
Una scossa elettrica partita dal microchip mi avvisa che dietro di me non sta andando tutto bene, così ergo un muro di terra contro cui qualunque cosa mi stava seguendo, va a sbattere, facendomi arrivare sana e salva al pentagono e dentro la cupola.
Per un pelo.
"Ha fatto spezzare lei il rametto, quindi cento giri di campo, Signore." Sibila Ethan con tono ironico ma che viene rovinato dalla sua faccia seria.
Non credo stia scherzando.
Lancio un'occhiata critica a Leyla seduta per terra con gli occhi chiusi e vista in un altro contesto sembrerebbe addormentata. Ma qui, adesso, sta tenendo in piedi la sottile barriera che ci impedisce di venire uccisi.
"Il piano è saltato. Che si fa adesso?" Chiede Lionel facendosi avanti: ha il volto sporco di sangue nero.
"Ci è stata affidata una missione e se non la portiamo a termine, il disonore calerà su di noi." Interviene Blas guardando i nostri due Maestri come a sfidarli a dire il contrario.
"Non so se ti rendi conto: siamo circondati. E probabilmente avranno chiamato i rinforzi per cui moriremo se andiamo a recuperare i corpi. Sempre se ne è rimasto qualcosa." Ribatte David gesticolando furioso.
"Morire in battaglia è un onore."
"Blas questa non è una cazzo di battaglia, è soltanto una missione per recuperare dei morti che con molta probabilità non troveremo perchè sono nella pancia di qualche creatura lì fuori."
La guerriera emette un ringhio profondo, facendo un passo verso di lui, ma io non ho tempo per queste cose. Nessuno di noi ne ha. E soprattutto Leyla non riuscirà a tenere ancora a lungo la barriera.
"Smettetela! Invece che usare tutta questa voglia di parlare per litigare, usatela per tirare fuori qualcosa di realmente utile per uscire fuori da questa situazione!" Esclamo mettendomi in mezzo ai due litiganti.
Mi sembra di essere una mamma alle prese con due bambini capricciosi.
"Mainz ha ragione, state zitti." Livia mi lancia un'occhiata di approvazione prima di tornare ad essere la solita fredda maga.
Cala il silenzio dentro la cupola, interrotto solo dai Vuoti che ripetutamente tentano di sfondarla, senza successo.
Guardo Daya avvicinarsi furtivamente a Leyla e sedersi accanto a lei, aggiungendosi anche lei alla magia, creando un nuovo strato protettivo, dandole un sospiro di sollievo.
"Magari potremmo ritornare invisibili e svignarcela più in fretta che possiamo..." propone David, ma non sembra neanche lui convinto dalle sue parole.
Ormai sanno il nostro odore. Ci seguiranno comunque.
"No." Logan si fa avanti dall'angolo dove si era appostato, scuro in volto, con l'autorità e la sicurezza che solo un capo può avere. Sì, potrebbe essere un bravo comandante o addirittura generale, in futuro.
"Noi combatteremo." Continua, attirando l'attenzione di tutti.
"No che non combatteremo, fino a prova contraria sono io il capo della missione e per questo sono io che do gli ordini." Sibila Waldhar mettendosi davanti a lui.
"Non so se si è accorto, Signore, ma gli ordini sono andati a farsi fottere, per quel che mi riguarda. Il piano faceva schifo all'inizio e ora che è fallito, fa ancora più schifo. Non abbiamo scelta e lei lo sa bene quindi la smetta di opporsi e piuttosto mi stia a sentire per una buona volta. Potrà tornare ad odiarmi più tardi, quando saremo tornati alla Base con i cadaveri, tutti sani e salvi." Replica a tono Logan, puntando il dito contro il guerriero più grande, aspettando di vedere la sua reazione.
Ha una piano in mente e da quando lo conosco, i suoi piani pur sempre folli e suicidi, hanno sempre funzionato, quindi semplicemente smetto di mordermi l'interno delle labbra come faccio quando sono preoccupata e mi metto dritta, pronta ad assorbire ogni sua parola.
Waldhar tentenna per qualche istante, ma poi fa un passo indietro, abbassando rigidamente la testa in segno di sottomissione.
Oh cavolo, sto sognando forse? Waldhar che si fa da parte? Forse nella zuppa c'era qualcosa di strano.
Logan fa un cenno col capo e poi si gira verso di noi, guardandoci uno ad uno "Noi combatteremo. Non c'è posto per il dubbio d'ora in avanti. Siete soldati, siete Alium, siete Compagni di Guerra e per questo dovete credere in voi stessi. Quelli là fuori non hanno speranze contro di noi." Dice, prima di passare alla spiegazione del piano.
E io non posso fare a meno di provare un senso d'orgoglio nei suoi confronti.

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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...