Haley
Mi sveglio con la schiena dolorante per aver passato una notte intera sul pavimento e mi tiro su con una smorfia, trovandomi da sola nell'alloggio.
Ieri sera dopo che è tornato con la cena, non abbiamo più parlato e dopo avermi detto che avrei dovuto dormire sul pavimento, ha spento le luci, dichiarando che era ora di andare a dormire.
Quel ragazzo è un mistero.
Muovo qualche passo verso il tavolo, molto più fluidamente rispetto a ieri e vi trovo sopra una mela verde. Il mio pranzo.
Faccio un sospiro, sentendomi...vuota, incompleta. Il legame mi faceva sentire viva e con uno scopo. Finchè avevo il mio Compagno sapevo cosa fare, sapevo quale era il mio compito. Mentre ora mi sento smarrita e impotente, un oggetto rotto a cui manca un pezzo fondamentale.
Mi manca lui.
L'ho sempre dato per scontato, il fatto che ci sarebbe sempre stato per me, che ora mi rendo conto di quanto mi sbagliavo. In questo mondo fatto di cicatrici e sangue, non bisogna dare nulla per scontato perchè poi basta poco per vederlo scomparire.
Improvvisamente la porta d'entrata viene spalancata e io d'istinto scatto in piedi, con ancora la mela in mano.
"Cos'è, vorresti attaccarmi con quella?" Chiede Jammis entrando con passo felpato, scrollandosi di dosso le gocce di pioggia intrappolate nei capelli biondo grano.
"Oh sta' zitto." Sbuffo in risposta tornando a sedermi e dando un morso alla mela.
Magnifico è tornato.
"Leyla ed Ethan ti salutano, comunque. E Tamara è su tutte le furie perchè non riesce a trovarti, quindi ha dato ordine a tutti gli Alium della base di consegnarti."
Questa non ci voleva. E ora come faccio ad uscire dalla base 26?
"E tu hai intenzione di consegnarmi?"
Lui ci pensa un po' prima di rispondere "No, io rispetto sempre i patti. E tu mi hai promesso qualunque cosa io voglia...non potrei mai farmi scappare un'offerta del genere." Ha una luce pericolosa negli occhi, cosa che non mi piace affatto.
Ma decido di lasciarlo perdere: non sono dell'umore per sostenere una conversazione. Nè di avere contatti con qualcuno.
Così mi chiudo nel mio bozzolo e rimango in silenzio, desiderando non pensare per un po', spegnere completamente la voce nella mia testa.______________
Se mesi fa mi avessero detto che sarei finita a leggere un libro sulle varie tipologie di materiali con cui può essere forgiata una spada, probabilmente avrei riso loro in faccia.
E invece eccomi qui a scorrere lo sguardo sulle parole stampate con l'inchiostro nero sulla carta leggermente ingiallita dal tempo. Come minimo questo libro avrà cinquanta anni.
Leggere...mi ha sempre fatto sentire bene, parte di qualcosa. Sono sempre stata una ragazza timida e abbastanza chiusa in sè stessa, con pochissimi amici. Mentre appena aprivo un libro, mi ritrovavo circondata da amici, personaggi che mi accoglievano e mi facevano sentire libera, parte di loro e delle loro avventure. Leggere ti rende libero di essere chiunque tu vogli...i libri ti rendono libero.
Ma ora non mi sento per niente libera. Sono chiusa in questo alloggio da ore e sto facendo di tutto pur di non lasciar vagare la mente. Anche se questo comporta leggere un libro noioso su come vengono prodotte le lame della spade utilizzate in battaglia dai guerrieri.Improvvisamente qualcuno bussa alla porta, in modo deciso e io sento il mio cuore battere più velocemente. Mi hanno scoperto? No impossibile. Non ho fatto nulla per far si che loro sappiano di questo alloggio.
Chiunque ci sia là fuori, bussa ancora, questa volta più forte: è impaziente.
Okay Haley, affronta le conseguenze delle tue azioni.
Mi alzo dal pavimento dove mi ero seduta, afferrando un bastone di legno dall'aria apparentemente innoqua, ma se viene premuto un pulsante nascosto, sulla punta compare una lama affilatissima.
Sarò anche senza magia, ma almeno darò loro del filo da torcere.
Mi avvicino lentamente alla porta, cercando di fare meno rumore possibile, e guardo nello spioncino della porta, trovando...il nulla.
Non c'è nessuno lì fuori.
Eppure continuano a bussare e un'idea mi accarezza la mente su chi possa essere. Se mi sbaglio però, potrei essere davvero nei guai.
Bene, o la va o la spacca.
Afferro la maniglia e apro la porta, sentendo una folata di vento spostarmi i capelli quando qualcosa entra nell'alloggio.
Aggrotto le sopracciglia quando una forza invisibile la afferra e la richiude, facendo piombare l'alloggio nella penombra.
Leyla compare davanti ai miei occhi vestita con abiti normali ma pesanti. Nonostante siamo quasi alla fine dell'inverno, sembra di essere ancora in pieno gennaio.
"È bello vederti di nuovo in piedi." Si aggiunge Ethan comparendo anche lui accanto alla maga e prima che possa fare qualcosa, mi abbraccia, inondandomi con il suo profumo al muschio bianco.
Sorrido da sopra la sua spalla dandogli qualche pacca gentile sulla schiena, sentendomi immediatamente meglio.
"Tamara ha dato ordine a tutti di consegnarti appena ti avvistano. Fortunatamente non ha tempo di mandare qualcuno a ispezionare alloggio per alloggio, ma è questione di tempo." Dice Leyla rovinando il momento spensierato e facendomi piombare il peso della situazione addosso. Justin mi aveva già avvisata, ma ho sorvolato sulla cosa, memtre adesso...possibile che Tamara sia così disperata? Anzi, possibile che mi voglia così tanto da diventare così disperata?
Mi sistemo meglio il bastone al mio fianco, lasciando scorrere lo sguardo su loro due, prendendo tempo.
Non voglio affrontare questa conversazione adesso, voglio solo dormire per un tempo indefinito. Magari anche per sempre.
Ma una borsa di carta non molto grande accanto al piede di Leyla attira la mia curiosità.
"Siamo andati a prenderti qualcosa per supportarti nella tua latitanza." Spiega Ethan notando il mio sguardo e io senza neanche pensarci mi abbasso per vederne il contenuto: vestiti, tra cui biancheria intima, oggetti per l'igiene personale e...un libro dei miei preferiti.
"Vi ringrazio." Dico con un debole sorriso, sentendo la bella facciata incrinarsi un poco sentendomi lo sguardo attento di Leyla addosso.
"Haley, se vuoi parlare noi siamo qui." "Grazie, ma non-"
"Non puoi tenerti tutto dentro. È normale sentirsi male e noi vogliamo solo aiutarti."
Non posso. Se inizio a parlare verrò trascinata sul fondo e non sono sicura poi di riuscire a risalire. Le persone reagiscono in due modi al dolore: chi si rialza e combatte; e chi si lascia cadere a terra in posizione fetale sperando che non lo colpiscano alla testa. E io credo di appartenere alla seconda categoria, per quanto me ne vergogni.
Il fatto è che anche solo pensare a lui...mi fa male. Non un dolore fisico che la magia o delle bende possono curare, ma un dolore emotivo difficile da ignorare.
E sono consapevole di star solo rimandando il dolore a dopo, ma non sono forte abbastanza.
Sento il mio cuore iniziare a battere più velocemente e di nuovo faccio scorrere lo sguardo intorno a me, cercando di trovare qualcosa che possa usare per cambiare argomento.
Ma poi di nuovo la mia attenzione viene attirata da un segno sul braccio di Ethan: il tatuaggio del Rito D'Iniziazione.
Appena sotto la linea di giunzione tra braccio e avambraccio è presente un disegno dalle linee nere e sottili, che lo rende più elegante di quello che in realtà è. Al centro vi è un triangolo con ai due rispettivi lati due piccoli disegni: a destra un pugno e a sinistra un pugnale molto semplice; rappresentano le armi che ha utilizzato per uccidere un Vuoto in battaglia insieme alla sua Compagna. Può essere fatto solo se un Testimone accerta che effettivamente la maga ha tolto le barriere magiche al Vuoto con un Omni e che il guerriero poi lo ha decapitato. Se il processo non comprende questi due passaggi allora non è valido.
"E quello?" Chiedo facendo un cenno con il mento e posso sentire l'esasperazione di Leyla quasi fosse fisica.
"Quando sei svenuta, eravamo circondati e Leyla ha fatto un Omni su un paio di Vuoti, dandomi la possibilità di decapitarli e così siamo riusciti a scappare. Abbiamo dovuto combattere per tutta la strada fino alla Base 26, ma poi sono intervenuti altri Alium e siamo riusciti a scamparla. Pensa che i nostri testimoni sono stati Livia e Waldhar." Racconta Ethan passandosi una mano nei capelli una volta verdi ma che ora di verde hanno solo le punte, lasciando lo spazio al biondo scuro.
In un lampo mi ricordo del mio Rito D'Iniziazione e di quanto fossi nervosa: avevo appena combattuto la mia prima battaglia ed ero ancora nuova nel mondo degli Alium. Fortunatamente Occhiolino era lì e ha deciso di fare una buona azione...chissà se lo rivedrò mai. Mi è sempre stato simpatico quel ragazzo.
Sembrano passati anni.
"Quando lo avete fatto? Mi sarebbe piaciuto esserci." Chiedo sedendomi sulla sedia sentendo le gambe stanche. Anche se adesso non rischio più di svenire ogni due passi, mi stanco comunque molto in fretta e credo che c'entri la mancanza di linfa nelle mie vene.
"Due giorni fa, quando eri ancora svenuta." Dice Leyla e cerco di non incrociare il suo sguardo, rendendomi conto di essere una vigliacca a non voler affrontare la situazione. Ma è più forte di me.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Fiksi IlmiahVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...