Haley
Ho sempre creduto che le persone fossero fondamentalmente buone. Certo, gli stronzi ci sono sempre e così i sentimenti negativi.
Fa parte della natura umana provare le emozioni come la rabbia, l'odio, la gelosia, ma ho sempre pensato che se le persone fossero spogliate dell'ambiente e delle condizioni che le circondano, in qualche modo venisse fuori la loro parte più buona e delicata.
La chiave dei sentimenti e delle emozioni, sta nelle circostanze in cui una persona si trova, e grazie quelle si possono capire le ragioni che ha portato quella persona a provare certe cose e compiere certi gesti.
Eppure non trovo alcuna giustificazione plausibile che possa salvare la persona che c'è dietro ai Vuoti. Chi farebbe una cosa simile? Chi è così cattivo e marcio nell'anima per decidere di essere il carnefice di così tante vite umane?
Chi è che compierebbe una strage del genere? E perchè mai dovrebbe farlo? Con quale ragione cerca di giustificarsi davanti al mare di sangue che lei stessa ha versato?
Chi inizierebbe una guerra sapendo di portarla avanti per vedere solo la morte di fronte a se? Chi ha il diritto di fare una cosa del genere? Come osa fare una cosa del genere? Provocando dolore, separando famiglie, innamorati, togliendo la vita a bambini inermi e soldati coraggiosi la quale vita è dettata da un solo comando di morte?
Come si può decidere della vita o della morte di milioni di persone?
Tutta la spiegazione di Sahar mi suona aliena alle mie orecchie, perchè ciò che provo è solo un profondo shock. È come se mi avessero tirato un pugno in faccia, stampando la visione di un mondo macabro e malato davanti agli occhi.
Ed io non voglio crederci. Non riesco a capire, a concepire, una cosa del genere.
Ma gli occhi Sahar sono estremamente seri e sento montare la rabbia dentro di me, alimentata da un senso di ingiustizia che non ha eguali.
Tutte quelle morti sul campo di battaglia, tutti quegli orrori che ho dovuto vedere...avvenuti per il capriccio di qualcuno. Avvenute per mano di un essere umano, cosciente di ciò che sta facendo e del male che sta provocando.
"È lo stesso metodo che utilizzate per controllare il vostro esercito di Vuoti?" Chiede Logan con un tono strano, quasi strozzato.
Non voglio girarmi nella sua direzione, ma con la coda dell'occhio noto come abbia assunto una posizione tesa e mi chiedo se anche lui la stia pensando come me su tutta la questione.
E le parole di prima, dentro l'ascensore mi ritornano in mente, facendomi chiudere gli occhi per un breve momento.
Non fai altro che sperare e sperare, ma come ti ho già detto, apri gli occhi Haley e guardati intorno. Le persone non sono buone!
Se lo aspettava, questa è la verità. Sono solo io che sono l'ingenua della situazione, a quanto pare.
"Per questa domanda, vi devo chiedere di seguirmi. Voglio essere il più onesta possibile con voi, quindi è meglio se ve lo faccio vedere direttamente." Risponde Sahar, alzandosi dalla scrivania e camminando spedita verso l'ascensore, come al solito senza controllare che la stiamo effettivamente seguendo.
I momenti dentro l'ascensore sono silenziosi e pesanti, come se la tensione pesasse sulle nostre spalle, schiacciandoci sul fondo della cabina.
Nessuno tenta di iniziare la conversazione, e passo la maggior parte del tempo a guardare nella direzione opposta a quella di Logan, dall'altra parte della cabina.
Normalmente non sono così: cerco sempre di migliorare la situazione parlando e tentando di sistemarla. Ma le parole che ha detto e il suo modo di comportarsi...mi ha ferita. Ma allo stesso tempo provo rabbia e frustrazione nei suoi confronti, perchè dovrebbe essere lui ad aprire gli occhi e riflettere su quello che sta diventando.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...