I nuovi soldati

19.3K 1K 298
                                    

Perfavore alla fine del capitolo leggete il punto due dello spazio autrice, è importante. Grazie 💕

Logan

Due settimane sono passate da quel lunedì in cui Livia e Waldhar hanno dato sfoggio della loro aggressività. Dopo il martedì in cui non si sono presentati, abbiamo continuato l'addestramento normalmente come da programma, come se non fosse accaduto nulla...o quasi.
Livia non ha più dato ad Haley della bugiarda, per cui ora si allena insieme agli altri. Credo che Livia sia rimasta stupita di quello che Haley era capace di fare, non pensava avesse un tale controllo sugli elementi.
Per quanto riguarda me invece, non vengo trattato di certo meglio, ma va bene così.
In generale Livia e Waldhar non sono cambiati più di tanto: si sono fatti più freddi, ma il loro metodo di insegnamento brutale non è svanito quindi la sera quando torno nel mio alloggio sono comunque esausto.
"Signore, quando ci farà usare le armi?" Chiede Lionel, spezzando il silenzio creatosi sul Campo: sono le sei di mattina passate e come al solito stiamo facendo i 150 giri di campo.
Volto la testa verso Waldhar, interessato allo svolgimento della conversazione: anche se a me piace molto il corpo a corpo, devo dire che avere un'arma in mano e saperla utilizzare è di tutt'altro livello; ti senti davvero invincibile.
"Voi? Delle armi? Riuscite a malapena a fare trecento flessioni prima di crollare a terra esausti. Per maneggiare un'arma c'è bisogno prima di saper controllare il proprio corpo e voi non siete ancora capaci di farlo." Risponde lui sedendosi su una sedia di plastica, sbadigliando; con lentezza si sistema meglio il cappello con la visiera sulla testa, proteggendosi dai primi raggi luminosi.
Qualcuno ha fatto le ore piccole?
"Ehi." Mi saluta Blas venendomi vicino, tutta infagottata nella divisa per via dell'aria fredda.
Le faccio un cenno con la testa, continuando a correre.
"Oh andiamo sei arrabbiato con me perchè ho scoperto quella cosa?" Sbotta aggrottando le sopracciglia.
Eh no, mi piace essere incazzato a random.
Alzo un sopracciglio guardandola e dopo un paio di secondi distoglie lo sguardo "Ero preoccupata per te Logan, non volevo arrivare al punto di spiarti."
Ma invece ci sei arrivata.
"Ma perchè tutti continuate a ripetermelo? So badare a me stesso cazzo. Non vi ho chiesto aiuto, non mi sono mai lamentato! Quello che mi sta succedendo è affare mio." Sibilo, sentendo gli occhi cambiare.
È così tanto difficile da capire?
"Non puoi fare tutto da solo." Ribatte lei, infervorandosi.
Mi becco degli sguardi curiosi da Ethan e Lionel, che stanno correndo qualche decina di metri più avanti di noi.
"Scommettiamo?" Ringhio, accelerando un po', in modo tale da creare un distacco.
Ho pure la balia ora?
Faccio un respiro profondo e faccio un rapido calcolo di quanti giri mi mancano: 93.
Mi slaccio la giacca, iniziando a sentire caldo e la lancio sullo steccato che segna il confine del Campo, per poi aumentare l'andatura.
È ora di fare sul serio.

_____________

"Oggi arrivano le nuove reclute!" Esclama Leyla appoggiando il vassoio sul tavolo e sedendosi accanto ad Ethan, che quasi si strozza con l'acqua.
"Siamo già il 19 gennaio!?" Chiede sbattendo il bicchiere di vetro sul tavolo, facendo schizzare l'acqua un po' ovunque.
Vedo Haley sorridere divertita e con un gesto delle dita raccoglie l'acqua in una sfera cristallina, iniziando a giocherellarci.
Oggi arrivano finalmemte i piccoli di casa e finalmente smetteremo di essere noi i più giovani e i più scherniti.
L'Accademia Suprema è inutilizzabile dopo l'attacco dei Vuoti, perchè ormai sanno la posizione e se vedono dei corpi caldi muoversi all'interno non esiteranno un secondo ad attaccare.
Per cui è meglio portarli qui, al Centro, e iniziare l'addestramento al più presto.
"Verso che ora arriveranno?" Chiede Daya giocherellando con il pane, staccandolo in piccoli pezzetti: è nervosa per qualcosa.
"Arrivano alle cinque in punto." Dice qualcuno dalla voce grave e in questa base solo una persona ha una timbro del genere: Roan.
Ci alziamo di scatto, mettendoci sull'attenti, mostrando così rispetto per un nostro superiore.
"Riposo ragazzi." Sorride lui, facendoci cenno di risederci.
Cosa porta un tipo come Roan da noi?
"Voglio che voi otto andiate ad accogliere le nuove reclute oggi pomeriggio e che li portiate a fare un giro, proprio come è stato fatto a voi quando siete arrivati. E se volete potete condividere dei consigli lampo sulla sopravvivenza al Centro."
Quindi dobbiamo fare i babysitter? E io che pensavo fossi un guerriero addestrato a uccidere i Vuoti.
"Perchè proprio noi?" Chiede David aggrottando le sopracciglia in un'espressione confusa e al contempo incuriosita.
"Perchè avete più o meno la loro età e quindi per voi è più semplice mettervi nei loro panni, rispetto a noi adulti...vi affido questo compito, non fatemi pentire." Spiega pazientemente Roan, guardandoci attentamente con i suoi occhi scuri che ricordano il colore del pelo dei Vuoti.
Tutti noi facciamo un cenno col capo e guardiamo Roan andarsene e posso giurare di averlo visto farci l'occhiolino. Ma forse mi hanno mi hanno messo qualcosa di strano nell'acqua.
"Che palle. Io non voglio andare con i bambini." Sbuffa Daya spostandosi un ciuffo di capelli rossicci dalla fronte.
"Guarda che hanno uno o due anni al massimo in meno di te...e poi credo che sarà divertente." ribatte Leyla sorridendo felice.
"Quelli più piccoli di solito sono cattivi e si credono chissà chi. Sono dei piccoli bulli con i microchip, accoppiata che non mi piace." Commenta Haley facendo una smorfia.
Scoppio a ridere "Tu hai paura dei ragazzini di quattordici anni?"
Lei scrolla le spalle "Sono cattivi." Ripete, come se fosse una buona scusante.
Scuoto la testa sorridendo e mi sento lo sguardo di Blas addosso.
"Ma dai, pensate a come ci siamo sentiti noi all'inizio. Saranno sicuramente spaventati, come lo eravamo noi." Commenta Lionel, prendendo le difese di Leyla e cercando di far cambiare idea a Daya e Haley.
Come se fosse possibile farle cambiare idea.
"E io che volevo dormire oggi pomeriggio..." sospira David, allungandosi sul tavolo in una posizione quasi distesa.
"Comodo?" Chiedo, ricevendo un un sorriso in risposta.
"David, tu hai capito tutto dalla vita." Dice Haley smettendo per un attimo di prestare attenzione alla sua sfera ghiacciata e battendo il cinque al mago.
"Tu dormi e basta Hal." Affermo bevendo un sorso d'acqua dal bicchiere.
"Hai qualche problema in merito?" Sbuffa lei alzando un sopracciglio.
"Già Logan, hai qualche problema? Ti senti solo? Hai bisogno di più compagnia?" Commenta sarcastico David, con uno scintillio negli occhi che non promette nulla di buono.
"Ragazzi, io starei cercando di mangiare, andate da un'altra parte a parlare di queste robe." Interviene disgustata Daya.
Blas senza dire nulla si alza dalla panca bruscamente e senza dare spiegazioni se ne va, uscendo dalla Mensa in fretta e furia.
Ma che le prende?
David sospira e si mette seduto composto, senza però accennare a seguire la sua Compagna. Strano. Lui è molto attaccato a Blas, sono inseparabili...o almeno, lo erano.
"Festa finita." Sospira Ethan alzandosi dal tavolo con il suo vassoio in mano per buttarlo dentro il cestino accanto a lui.
____________

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora