Logan
Mi fa male tutto il corpo. I muscoli, la pelle, le ossa stesse. E la testa, che sembra voler esplodere da un minuto all'altro.
Apro gli occhi di scatto, mettendomi seduto subito dopo, il più lentamente possibile per non peggiorare ulteriormente la situazione in cui mi trovo, il mio corpo che lancia chiari segni di protesta che mi fanno stringere i denti.
Ho fatto un gran bel numero con il Demone, stavolta. Non ricordo molto, se non sprazzi di rosso e sangue nero grondare dalle mie mani.
I Vuoti...come fanno ad essere qui? E come fanno ad avere gli occhi azzurri? Soprattutto come fanno ad essermi familiari?
L'impatto con l'acqua è devastante e sento distintamente il rumore di ossa spezzate, anche se viene superato dal rombo dell'acqua scrosciante, che non ha pietà di nessuno, nemmeno dei Vuoti che mi sono portato dietro buttandomi dal dirupo.
Il tempo sembra scorrere al doppio della velocità, e il Demone fa il suo dovere, perchè mi mantiene in vita e uccide con pochi colpi quei mostri che mi stanno addosso, in lampi di sangue nero che si disperde nell'acqua turbolenta.
O almeno credo. Non ricordo molto, come ogni volta che si tratta del Demone.
E come l'acqua gelida non perdona, nemmeno la montagna, perchè i massi grossi come automobili scorrono a gran velocità accanto a me e non ci vuole molto perchè ne colpisca uno, la vista che si riempie di puntini luminosi.
Poi buio.Mi risveglio con dei rumori di lotta intorno a me, ma solo aprire gli occhi è faticoso e i polmoni mi fanno male, probabilmente per la troppa acqua bevuta.
Dove sono?
Un ringhio profondo mi fa scattare sull'attenti e una scena insolita e allo stesso tempo terribile, mi fa rabbrividire. Due Vuoti stanno combattendo tra loro, senza esclusione di colpi e chiaramente come obbiettivo la morte dell'avversario.
Uno di loro mi da le spalle, mentre l'altro è un esemplare dagli occhi arancioni, quindi uno anziano, che sta venendo massacrato dall'altro, che non ha pietà per uno della sua stessa specie, mostrando come siano esseri oltre natura.
Devo andarmene da qui.
Ma la spalla mi fa malissimo per muovermi e credo che sia rotta, insieme a qualche costola.
Però riesco ad afferare l'unica arma che ho con me, ovvero il pugnale di mio padre, che nonostante tutto porto sempre con me.
Con un ultimo ringhio e il rumore di carni strappate, lo scontro è finito.
Ha vinto il Vuoto che mi ha dato le spalle tutto il tempo e si avventa sul corpo del fratello come se non mangiasse da anni, ripulendolo di tutto ciò che può essere commestibile.
Disgustoso.
È arrivato il momento per andarsene.
Sono seduto sotto un albero, con la schiena appoggiata al tronco e le gambe distese davanti a me. Non ho idea di come sia riuscito ad arrivare fin qui e soprattutto di come sia riuscito a sconfiggere il Demone. Non ho ricordi e questo mi preoccupa.
Lentamente e cercando di fare il minor rumore possibile per non attirare l'attenzione del Vuoto che dista una decina di metri da me, mi alzo in piedi, trattenendo le proteste del mio corpo che non si è ancora ripreso del tutto.
Senza accorgermene, spezzo un rametto con lo scarpone e tutta la foresta sembra silenziarsi in quel preciso momento, facendomi trattenere il fiato. Ma è troppo tardi.
STAI LEGGENDO
Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...