Polvere nell'aria

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Logan

Mi sveglio con l'oscurità totale intorno a me, tanto che ci vogliono un paio di secondi per convincermi che ho effettivamente gli occhi aperti e non sto più dormendo. Sotto di me sento le lenzuola morbide e respirando a pieni polmoni, percepisco un profumo fruttato tipico dello shampoo di Haley.
Ah quindi sono nell'alloggio.

Quanto ho dormito? Dove sono gli altri?

Lentamente mi alzo a sedere, i muscoli rigidi per lo sforzo della battaglia. Ma è un dolore ben accetto perchè vuol dire che sono ancora vivo. Che sono ancora me stesso. E poi è piacevole, come dopo un'intenso allenamento in palestra. Solo che questo è dopo un'intensa battaglia. Una battaglia vinta.

Un piccolo sorriso increspa i miei lineamenti a quel pensiero e un'ondata di sollievo mi attraversa il corpo, perchè wow abbiamo vinto. Dopo tante missioni e tentativi ce l'abbiamo fatta. E poi, è talmente raro ormai sentire la parola vittoria nel mondo degli Alium che la sensazione si fa ulteriormente dolce.

Mi alzo dal letto e comincio a vestirmi nel buio con la divisa che uso solitamente per gli allenamenti, pronto per uscire e cercare gli altri. Cercare Haley.

Ancora una volta è stata lei a salvarmi e anche se mi ha visto con ancora il Demone fuori dalla gabbia, non è scappata e mi ha aiutato fino alla fine. Come una vera Compagna. E anche se per un attimo ho rischiato di perdere il controllo, è stata la sua voce a farmi ricordare chi ero e quindi a farmi ritornare in me.

Mi chiudo la porta dell'alloggio alle spalle, respirando profondamente l'odore di montagna e...di bruciato.

Ah, i funerali.

Rapidamente costringo le gambe a muoversi e a seguire quella scia, arrivando in poco tempo al centro della base e lì trovo un gran numero di Alium in piedi e silenziosi, intenti ad osservare le fiamme avvolgere due corpi, due soldati, due Compagni di Guerra.

L'odore di bruciato si è fatto più forte, ma non è nulla di insopportabile. E anche se lo fosse, sarebbe dovuto. Bisogna sempre rendere omaggio alle proprie vittime e rendersi conto dei danni. E in questa battaglia ce ne sono stati molti.

Lentamente, senza fare alcun rumore mi destreggio tra la folla, cercando una massa di capelli ricci e biondi e solo dopo un paio di minuti la trovo tra le prime file, il calore che quasi raggiunge il bruciore.

Non sono per niente stupito nel trovarla lì: è sempre stata particolarmente attaccata agli orrori della guerra e la morte è una di queste. E penso che questa sia la prima volta con cui abbia avuto un diretto contatto con essa.

Senza aprire bocca allungo la mano, sfiorando quella di lei per attirare la sua attenzione senza spaventarla nel silenzio che ci circonda. E subito vengo accolto da un paio di occhi grigi sorpresi e leggermente preoccupati allo stesso tempo. La vedo aprire la bocca per parlare, ma subito dopo la richiude, capendo che non è il momento adatto e semplicemente mi mostra un sorriso triste, prendendomi la mano e stringendola forte.

In quel momento il fuoco magico si spegne, lasciando dietro di sè polvere grigia e due soli dischi di metello, che verranno messi dentro alle rispettive urne. Poi sarà decisione dei familiari o amici se disperdere le ceneri o tenerle con loro. I Compagni di Guerra vengono cremati insieme, per simboleggiare quel legame che hanno avuto durante la loro vita e se per alcuni può sembrare una disgrazia, per altri è un modo per ricordare con un senso di nostalgia quello che sono stati insieme. Per alcuni le linee tatuate sulle nostre mani che si incrociano nel quadrato non si dividono mai.

In quel momento si fa avanti Tamara e con un gesto semplice della mano raccoglie la polvere, senza lasciare anche solo un granello dietro di sé grazie alla precisione della magia. Tutti con gli occhi seguiamo le ceneri che una volta erano nostri fratelli e sorelle fin quando non scompaiono all'interno delle urne e vengono passate di mano in mano fino ai rispettivi parenti. 

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora