Haley
Accendo le luci della serra, guardando lo stato pietoso in cui sono messi i tavoli e le povere piante. Una volta non doveva essere così male ma ora è in uno stato avanzato di abbandono: probabilmente nessuno ci mette piede da mesi.
"Ci tocca pulire un po' prima di iniziare." Commenta Leyla sbirciando da dietro la mia spalla la stanza: non è molto grande, appena una settantina di metri quadri, su cui sono stati disposti cercando di sfruttare al massimo lo spazio disponibile dei tavoli rotondi proprio come quelli del Centro.
"Che schifo." Si aggiunge anche Daya storcendo il naso davanti a quella vista.
Con una smorfia faccio un passo in avanti, sentendo scricchiolare il pavimento in lamine di ferro e calpestando insetti non ben identificati.
Cosa mi tocca fare.
L'aria è calda e a dir poco nauseabonda, così mi trasformo "Toglietevi dalla porta." Ordino spalancando le braccia e controllando le correnti che vengono da fuori, in modo tale da pulire l'aria e togliere l'odore disgustoso.
"Bene ventilatore, ora che si fa?" Chiede sarcastica Daya ed io devo impedirmi di alzare gli occhi al cielo. Non riesco a capire con che criterio Tamara ha formato i gruppi. Forse deve aver capito quanto non ci sopportiamo tra noi perchè è l'unico modo possibile.
"Prendi una scopa e inizia a spazzare per terra, magari." Risponde Leyla venendo al mio fianco. Almeno ho qualcuno con cui sopportare queste tre ore.
Le sorrido grata e afferro il manico di legno della scopa che mi porge.
Daya sbuffa "Mi sembra di essere in Fantasia." Borbotta prendendo anche lei una scopa e iniziando a pulire, buttando fuori le foglie secche e insetti morti.
Le lancio un'occhiata interrogativa e lei scuote la testa "Lascia stare, non capiresti."
Okay...
Dopo un'ora sono sudata e ricoperta di terra dalla testa ai piedi, ma guardando le altre un senso di sollievo mi pervade: non sono messe tanto meglio di me.
Scoppio a ridere quando Leyla si passa una mano sulla fronte, sporcandosi ancora di più. I muscoli del viso tirano quando mi piego in avanti tenendomi la pancia: è una reazione esagerata ma era davvero da tanto che non ridevo così.
"Oh davvero!?" Esclama sorridendo, lanciandomi un mucchietto di foglie secche che io mi abbasso per schivare.
Ritorno dritta appena in tempo perchè lei inizi a farmi il solletico a fianchi. Punto dove ne soffro terribilmente.
"Basta!" Esclamo divincolandomi, cercando di scappare dalla sua stretta senza fiato, in contemporanea a Daya che sbotta "Sembrate due bambine."
Io e Leyla ci blocchiamo e mentre io riprendo fiato lei scrolla le spalle "Sarà. Ma ricordati che ridere allunga la vita, Daya." Commenta spostandosi un ciuffo di capelli blu dietro l'orecchio.
Daya apre la bocca per parlare e prevedendo subito quello che succederà da lì a pochi secondi mi metto in mezzo alle due che non fanno altro che lanciarsi sguardi malevoli.
"Dai ragazze, abbiamo ancora molto da fare quindi cerchiamo di non far scoppiare una rissa, d'accordo?"
Daya sbuffa e alza gli occhi al cielo, mentre Leyla annuisce.
Almeno evitiamo di far crollare questo posto a suon di attacchi magici.
"Adesso vi mostro come far crescere una pianta grazie alla magia, ma prima bisogna trovare i semi, che saranno da qualche parte qui in giro." Dico, cambiando argomento su qualcosa di neutrale.
Intanto le lancette dell'orologio segnano le nove in punto e una smorfia compare sul mio viso: manca ancora un'ora intera prima che possiamo andarcene.
Io adoro Tamara._____________
Sono appena le dieci di sera e tutti sono nei propri alloggi a riposarsi o a curarsi le ferite delle missioni di questo pomeriggio. Insomma, per le strade non c'è anima viva.
Io d'altro canto ho appena finito le mie tre ore alla serra e sono esausta: non tanto fisicamente quanto mentalmente.
La magia richiede sempre un prezzo.
Mi stringo meglio nella felpa grigia rabbrividendo per il freddo e l'umidità di queste montagne tanto belle quanto terribilmente pericolose; sono troppo piene di Vuoti...come si può riuscire ad ucciderli tutti? Gli Alium di questa base sono molto forti ma anche loro hanno dei limiti, come il fatto di non ricevere scorte alimentari e armi da due settimane.
Il fatto è che stiamo perdendo questa guerra, se si può chiamare tale. Non viene detto apertamente, ma sono molti a pensarlo, me compresa. Sono davvero troppi e noi troppo pochi.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...