Compagni Di Guerra - Ferite Aperte

Recupero cadaveri

Haley

Un mese è passato e con esso anche la speranza. Sempre più Alium che non tornano dopo le missioni, sempre più urla durante la notte, sempre più pire funebri che illuminano il buio.
Neanche Tamara rimane impassibile di fronte a tutta questa situazione ed è più nervosa che mai. Si rifiuta anche di mangiare e rimane per giorni rinchiusa con i suoi fidati consiglieri a escogitare delle strategie per tirarci fuori da questa situazione.
E come ciliegina sulla torta, l'odio degli altri Alium su di noi aumenta dato che siamo gli unici non coinvolti nelle missioni.
O almeno, fino ad ora.
Il mio cuore inzia a battere più velocemente appena Tamara finisce il suo discorso e ci guarda tutti. I suoi occhi azzurri risaltano di più rispetto al solito per via delle profonde occhiaie.
Eccolo, il momento. Il momento di cui tutti parlano, il momento in cui realizzi quanto sei fottuta. A Shele è stato diverso. Non ho avuto il tempo materiale di capire quello che stava succedendo che subito stavo combattendo.
Mentre adesso...ho paura.
"Già di vostro costituite una squadra, per cui dovrete scegliervi un capo-" inizia, ma viene interrotta da Waldhar che compare al suo fianco, seguito da Livia ancora più pallida del solito.
"Cosa sta succedendo?" Chiede lentamente con voce controllata. Ha il cappello nero leggermente storto sul capo e gli occhi che lanciano lampi. È una domanda retorica perchè sa già cosa sta succedendo.
Ci stanno reclutando per la nostra prima missione.
"Ho aspettato anche troppo." Ribatte Tamara con la sua voce da capo che non ammette repliche.
Impercettibilmente mi avvicino un po' a Leyla e lei come risposta mi arpiona l'avambraccio sinistro facendomi capire che anche lei è nervosa e preoccupata.
"Molto bene allora ci uniamo alla loro squadra." Dice rapidamente Livia, mettendosi in mezzo ai due.
Non posso crederci...si sono affezionati. Loro. Se non fossi in questa situazione mi sarei già messa a ridere.
Tamara li guarda per un lungo istante per poi annuire "Waldhar immagino sarai tu il capo. Ti aspetto entro dieci minuti al tavolo di guerra per discutere del vostro obbiettivo. Per quanto riguarda gli altri, andate in Segreteria e ritirate le tenute da battaglia: con quelle tute non sopravvivreste un secondo."
Con la coda dell'occhio vedo Blas fare una smorfia. Forse aveva sperato di essere lei a capo della missione.
"E se ne sentite il bisogno potete andare in armeria...sempre se è rimasto qualcosa." Aggiunge infine prima di darci le spalle e marciare fuori dalla Mensa.
Abbasso gli occhi sulla mia porzione vuota di zuppa e cerco di reprimere il senso di nausea che mi assale. Forse è stato il mio ultimo pasto e voglio tenermelo stretto.
"Tra un'ora al cancello." Dice solamente Waldhar prima di lanciarci un lungo sguardo ricco di rassegnazione e andarsene.
Daya fa un fischio "Bene ci si vede più tardi allora." Dice alzandosi dal tavolo e con tutta la tranquillità del mondo si alza ed esce, seguita poco dopo da Lionel, David e Blas.
Livia guarda i quattro rimasti con un sospiro "Mi dispiace ragazzi." Dice solamente. Tre parole che esprimono tanti, troppi sentimenti. E poi anche lei ci lascia.
Quindi è così. Oggi comincia davvero la vita da Compagna di Guerra, con missioni quotidiane e tutto il resto. Si ritorna a cercare di non morire, evviva.
Ethan sbuffa e giocherella con la forchetta, rigirandosela tra le dita mentre Leyla sembra stia per vomitare o iniziare ad insultare qualcuno.
Sento gli sguardi degli Alium presenti nella Mensa sul nostro tavolo e alzando gli occhi becco Kasey.
Sarà felice adesso. Almeno ha finito di rivolgerci sguardi altezzosi.
Con mia sorpresa si alza di scatto dalla panca e ci sale sopra, mettendo su un'espressione solenne, con la pelle color caffelatte che brilla sotto la luce delle lampade al neon.
"Che il vostro microchip rimanga attivo per molto tempo ancora." Dice con tono solenne.
È il miglior augurio che un Alium possa fare ad un altro Alium. È qualcosa di più che augurare una buona fortuna, è più specifico e personale. È una forma di rispetto.
Logan alza la testa di scatto, seguito a ruota da Ethan e Leyla e tutti e quattro guardiamo l'uomo che ora non è più il solo in piedi a recitare quella frase.
Molti Alium sono in piedi sulle sedie o addirittura sui tavoli e io non posso che sorridere davanti a quella scena. Perfino il ragazzo che serve i pasti con la retina in testa ci sta guardando a testa alta.
"Grazie." Esclamiamo in coro noi quattro.
Alla fine c'è sempre un fondo di rispetto. Puoi essere il mago o il gierriero più odiato ma comunque combatti una guerra e perciò sei degno di stima.
Gli Alium non sono di certo il gruppo più coeso che ci sia, ma quando si tratta di combattere e lottare...è tutta un'altra storia. L'astio viene messo da parte e al suo posto si fa avanti la responsabilità, responsabilità che come Compagno di Guerra hai su quelli della tua comunità. La guerra pur essendo una cosa orribile è sempre stata motivo di unificazione: tutti hanno lo stesso nemico, tutti hanno un unico obbiettivo e tutti sono nella stessa situazione.
Bevo un ultimo sorso d'acqua dal mio bicchiere prima di alzarmi e fare un cenno con la testa verso le persone in piedi.
Non riesco a impedirmi di pensare che forse sarà l'ultima volta che li vedrò.
Cazzo sono morti tanti bravi Compagni di Guerra quindi perchè io dovrei riuscire a tornare?
Esco dalla Mensa e decido di andare alla Serra per calmarmi un po'. Potrei far prendere fuoco qualcosa con le scintille che stanno uscendo dalle mie mani.
L'odore tipico della Serra mi investe ancora prima che io entri e subito sento i muscoli rilassarsi: non so, tutto questo verde ha un effetto calmante su di me.
Non ho mai avuto il pollice verde prima di scoprire la magia: facevo morire qualunque pianta mi capitasse a tiro, soprattutto perchè mi dimenticavo di bagnarle.
Ma ora, da quando ho scoperto l'energia che scorre dentro ogni pianta è quasi come se fossi legata a lei: mi culla, mi sorregge.