Logan
Un suono stridulo ed estremamente fastidioso mi fa aprire gli occhi di scatto e con un movimento brusco spengo la sveglia, maledicendo i nuovi Maestri che vogliono iniziare l'addestramento alle sei e venti della mattina.
Mi passo una mano sul viso e mi metto a sedere sul letto, guardando l'interno dell'alloggio assegnatoci dal Centro: è un monolocale non molto grande, poco più di venti metri quadrati ed estremamente spoglio. Appena si entra sulla parete sinistra e destra ci sono due letti da una piazza e mezza su cui io e Haley siamo crollati dubito dopo cena. Al centro della stanza invece c'è un tavolo in legno rotondo, con annesse quattro sedie. Sulla parete opposta alla porta d'entrata invece c'è il bagno e due piccole cabine armadio.
Le pareti sono fatte di un materiale particolare, sembra plastica, ma più resistente e isolante. Nonostante fuori ci siano 40° qua dentro non si sta malissimo.
"Non voglio andarci." Si lamenta Haley guardando il soffitto.
"Neanche io." Sospiro, alzandomi da letto e afferrando la maglietta nera della divisa. Ieri sera ero talmente stanco che sono andato a dormire vestito: mi sono tolto la maglietta solo perchè avevo caldo.
Sbadigliando, anche Haley si alza dal letto con i capelli leggermente arruffati legati e legati in una coda. Indossa il pigiama estivo, composto da un paio di pantaloncini grigi che le lasciano scoperte le gambe affusolate e una maglietta bianca a maniche corte decisamente un po' troppo grande per lei.
Ha gli occhi grigi assonnati e vederla così, di prima mattina, la fa apparire più piccola di quello che in realtà è.
È bellissima nella sua semplicità.
Mi affretto a distogliere lo sguardo prima che lei mi becchi ad osservarla e mi infilo la maglietta nera.
Dopo di che vado nel minuscolo bagno assegnatoci e mi spruzzo un po' di acqua gelida in faccia per cercare di svegliarmi.
Sarà una giornata dura e ho come l'impressione che i nuovi insegnanti ci faranno mangiare la polvere.
Saremmo davvero troppo fortunati se avessimo di nuovo una coppia di Maestri buona come Amos ed Elise e conoscendo come vanno queste cose, ci capiteranno degli stronzi colossali.__________
Arriviamo al Campo con leggero anticipo e ci vengono in contro Blas e David, parecchio assonnati anche loro.
"Ciao." Saluta bonario David, mentre la guerriera ci fa un cenno con il mento.
"Come siamo felici oggi, maghetto." Commento ironico incrociando le braccia sul petto.
"Lascia stare, guarda. Sono le sei e venti del mattino e io sono qui, su questo Campo del cavolo per allenarmi con la magia. Non vedo perchè dovrei essere felice di questa cosa." Sbotta aggrottando le sopracciglia in un'espressione infastidita.
Oh il maghetto ha dormito poco?
"Okay stai calmo però. Hai fatto colazione? Sai il cibo ti renderebbe più felice." Replico divertito, ricevendo una gomitata da Haley che mi lancia un'occhiata di avvertimento.
David mi guarda male e fa un respiro profondo.
Perchè nessuno capisce il mio senso dell'umorismo? Sono un povero ragazzo incompreso...
"Ciao ragazzi!" Saluta Haley vedendo Leyla e Ethan avvicinarsi a noi lentamente e con visibili occhiaie sotto agli occhi.
A quanto pare nessuno ha dormito abbastanza stanotte.
Anche se penso siano tutti infastiditi dall'orario a cui sono stati svegliati.
I nuovi arrivati ricambiano il saluto con un cenno della testa e Leyla fa uno sbadiglio per sottolineare la situazione.
All'improvviso una massa scura si infila tra me ed Ethan, aggrappandosi alle nostre spalle.
"Buongiorno a tutti! Wow sono felicissimo di essere qui con voi ragazzi! Saremo una squadra fantastica." Esclama Lionel guardandoci con un sorriso a 32 denti.
Oh no lui no.
Nello stesso momento io ed Ethan ci divincoliamo dalla sua presa e lo guardiamo male.
Lionel è più basso di noi due e più magro: è solo nervo. Infatti è uno dei guerrieri con i riflessi più veloci che io conosca e anche nella corsa non se la cava male.
Ha capelli castano scuro tagliati abbastanza corti e la carnagione olivastra, con occhi grandi e anch'essi scuri.
Ha i tratti del viso fini e delicati, che lo fanno sembrare ancora un bambino.
Però è la persona più insopportabile che io conosca.
"Dopotutto siamo con quelli più forti della nostra annata." Interviene Daya, la sua Compagna, sorridendo gentile anche se posso notare un lampo gelido nei suoi occhi, in completo disaccordo rispetto al suo tono di voce.
Ha capelli rosso fuoco e leggermente mossi con occhi color dell'oro e che se non fossero sulla sua faccia apprezzerei sicuramente. Ha un fisico magro ma senza forme e la carnagiona è molto chiara. È poco più alta di Lionel e se lui è insopportabile, lei è ambigua. Non riesco mai a capire cosa le passi per la testa e cosa intende veramente dire quando parla.
"E questo complimento a cosa lo dobbiamo?" Chiedo incrociando le braccia al petto e guardando la nuova arrivata.
Lei scrolla le spalle "Di cosa ti preoccupi Hunt? Non ho nessun secondo fine." Replica alzando le spalle.
Sí certo e io sono un Vuoto.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...