Rissa

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Haley

Logan conclude la presentazione della Mensa e passa qualche momento prima che una mano si alza per porre una domanda.
"Che palle io voglio finire al più presto questa visita guidata e la gente continua a fare domande. Ovvio che poi dopo un po' inizio ad essere scazzata." Sbuffa una ragazza poco più avanti di me dai capelli rosa confetto, rivolgendosi al suo Compagno.
Sorrido divertita e mi appoggio con la schiena alla parete rossa mattone. Se potessi le farei un applauso: ha capito tutto della vita.
Logan fa un cenno verso la persona che ha alzato la mano, la quale dalla mia posizione non riesco a vedere con chiarezza; però dal tono di voce presumo sia una femmina.
"Ma c'è un menù per i vegani? E se volessi potrei farmi mandare cibo dalla mia famiglia?" Chiede con tono di voce altezzoso e subito la riconosco. Voglio proprio vedere quanto resisterà qui dentro se continua così: è già la seconda volta che fa delle domande stupide, da viziata.
"Senti tesoro, tenterò di spiegartelo chiaramente, in modo tale che tu capisca una volta per tutte che non siamo in un cazzo di albergo. La risposta è no: non puoi farti mandare cibo o vestiti. E non me ne frega niente se non ti piace la divisa o se il cibo ti fa schifo. Questo c'è e questo ti prendi...se non è di tuo gusto, prego, vai fuori dal Centro e fatti sbranare da un Vuoto, così almeno la smetti di stressarci. Ci faresti solamente un favore." Interviene Daya infervorandosi, avanzando di qualche passo puntando l'indice contro la ragazzina, la quale fa qualche passo indietro, quasi inciampando sui suoi stessi piedi, colta alla sprovvista dalla sfuriata della rossa.
La finezza di Daya mi colpisce ogni volta, anche se devo dire che in questo caso ha tutta la mia approvazione.
Sento qualche risata qua e là e vedo Logan girarsi di scatto per nascondere il fatto che sta ridendo.
"Daya dovrebbe calmarsi...potrebbe fare dei corsi di yoga." Commenta Leyla al mio fianco, legandosi i capelli blu elettrico in una coda e insieme lasciamo passare i ragazzi davanti a noi, arrivando a chiudere la lunga fiumana come anni di gite scolastiche ci hanno insegnato e finiamo dietro un gruppetto di maschi il cui testosterone è sopra ai normali livelli.
"Lasciala sfogare con i novellini, così almeno durante gli allenamenti non romperà a noi." Replico io alzando le sopracciglia e sorridendo.
"Si beh su questo hai ragione." Ribatte, tirandomi amichevolmente una spallata.
"Il suo Compagno non mi piace per niente. Le sta troppo vicino." Interviene Ethan mettendosi in mezzo a noi due, guardando fisso un ragazzo dai capelli rossicci e occhi color del caffè che parla con una ragazza che è tale e quale a Ethan. È sua sorella e si assomigliano moltissimo, Eija è praticamente la versione femminile di Ethan.
"Stanno solamente parlando, è normale che stiano vicini come noi lo siamo adesso." Dice Leyla afferrandogli il braccio muscoloso delicatamente, come per fargli notare la vicinanza.
Dalla modalità depressione ora è passato alla modalità stalker nel giro di pochi minuti: ecco a voi Ethan.
"E poi mi sembra un ragazzo a posto. Non ha ancora fatto a botte con nessuno e non ha fatto nessuna domanda stupida a Daya o Logan. Poteva capitarle di peggio." Dico io con tono ironico, ricevendo in cambio uno sguardo allarmato da parte del guerriero e uno esasperato da parte di Leyla.
Sono sempre pronta per confortare la gente.
"Lo terrò d'occhio e appena fa un passo falso...gli staccherò la testa e la userò come esca per attirare i Vuoti." Conclude il ragazzo, staccandosi delicatamemte dalla presa di Leyla e sparendo nella folla, diretto dalla giovane coppia di Compagni di Guerra.
Mi giro a guardare la mia amica, che lo segue con lo sguardo azzurro ghiaccio completamente perso.
Ah l'amore...
"Dovresti dichiararti." Commento, attirando subito la sua attenzione.
Leyla si gira di scatto verso di me, facendo svolazzare i suoi capelli blu elettrico "Neanche morta!" Esclama attirando un paio di sguardi, tra cui quelli dei ragazzi davanti a noi.
Alzo subito i palmi delle mani in segno di resa e lei mi fissa per qualche secondo per poi scoppiare a ridere, non riuscendo a stare a lungo arrabbiata.
"Avresti dovuto vedere la tua faccia!" Esclama tra una risata e l'altra, tenendosi la pancia.
"Per un momento ho pensato volessi staccarmi la testa." Ammetto, schivando un palo della luce e passando sopra una crepa del terreno che mi affretto a richiudere.
Odio quando i maghi usano i loro poteri per allenarsi ma non rimettono tutto come era prima...qualcuno si sarebbe potuto fare male.
Sembro una mamma in crisi di nervi.
Lei ammicca e mi sorride "Non potrei mai farlo...chi mi sopporterebbe dopo?"
"Avresti Ethan." La punzecchio e lei alza gli occhi al cielo "Oh, chiudi la bocca."

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora