Haley
Il sole è già tramontato da un pezzo, rendendo la valle di Dilos ancora più infinita di quello che sembrerebbe con la luce de sole. Inoltre è tutto così silenzioso e immobile, con nessun ostacolo alla vista, che è normale rilassarsi e inibire i sensi. Tutto sembra più grande da dentro l'auto e non posso fare a meno di pensare ad una battaglia qui, in questo spazio sconfinato e privo di protezioni. Sarebbe una catastrofe. Eppure è proprio quello a cui stanno puntando i Vuoti a giudicare dalle vicende successe nelle altre città. Neanche all'interno delle nostre case siamo al sicuro. Ormai non c'è più via di scampo e riesco a percepire un'aria strana intorno ad ogni Alium, carica di pensieri non detti, di timori non espressi.
C'è qualcosa che nessuno osa esprimere ad alta voce, ma sulla quale tutti concordano.
È una vigilanza continua, una sensazione che non smette di dirmi di stare sull'attenti e anche se la mia parte razionale e più ottimista è contenta per l'esito della battaglia dell'altro giorno, c'è questa parte che non è affatto in riposo.
C'è ancora qualcosa là fuori ad aspettarci e che questa non è altro che una finestra chiusa in una casa senza pareti, usurata dalle intemperie.
Un bip elettronico improvvisamente risuona per tutto il veicolo e il cruscotto si illumina di rosso, avvisandomi che manca molto poco alla città ancora coperta dall'invisibilità.
Dilos, la città natale di Logan, con la sua casa d'infanzia e genitori all'interno.
L'ultima volta che ho visto suo padre è stato durante la battaglia di Shele e se per me non è stato un bell'incontro, per lui deve esser stato ancora peggio, venir salvato da una figlia di Normali. Anche se devo ancora capire del tutto i sentimenti di Logan nei suoi confronti. Da quel poco che mi ha raccontato, David non è sempre stato così. In passato lo trattava meglio rispetto ad ora, da padre a figlio, non da generale a soldato. E soprattutto non gli avrebbe mai chiesto di uccidere qualcuno per conto suo. E Logan...si vede che ci tiene ancora a lui, anche se all'apparenza è completamente il contrario. Vuole ancora renderlo fiero, in qualche modo, e non l'ho mai sentito dire una brutta parola su di lui, nonostante tutto.
"Quando hai imparato a mettere fuori gioco le persone in questo modo?" L'improvvisa voce roca di Logan mi fa sobbalzare, facendomi sbandare a sinistra e di conseguenza facendo scattare la luce gialla che serve per segnalare che l'auto è andata fuori rotta.
Velocemente mi giro nella sua direzione, trovandolo a trattenersi dal ridere, le labbra strette in una linea e gli occhi verdi luminosi. Tutt'altra visione rispetto al giorno della battaglia.
"Ho perso trent'anni di vita, Logan! Almeno fatti sentire che stai per svegliarti." Mi lamento cercando di diminuire i battiti accelerati del mio cuore e di calmare i muscoli pronti a scattare.
Silenzioso come sempre.
Con la coda dell'occhio lo vedo alzare un braccio e gentilmente spostarmi i capelli da davanti gli occhi, ed io mi ritrovo per un attimo a ricercare quel contatto, sorridendo lievemente.
"L'ho imparato mentre curavo i feriti della battaglia, comunque. I guaritori mi hanno insegnato qualche trucco del mestiere per facilitare le cose." Spiego tenendo gli occhi puntati sulla strada buia.
Ricevo un verso d'assenso e per un paio di minuti c'è soltanto il silenzio, ma non uno di quelli spiacevoli. Calma, pace, tranquillità.
"Hai deciso di continuare per quella strada quindi? Ora che l'addestramento è finito puoi decidere cosa fare, che carriera intraprendere. Puoi scegliere se diventare un guaritore dell'esercito." Commenta con leggerezza e mi sento il suo sguardo addosso per un attimo, prima che lo sposti davanti a lui, la fronte aggrottata, in pensiero.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...