Fidarsi

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Haley

La terra comincia a tremare, facendomi perdere l'equilibrio e di conseguenza cado a terra, sbattendo la schiena sulla roccia dura e calda del Centro.
Che simpatico.
Alzo appena la testa per guardare il mio avversario, un mago sui quarant'anni dai capelli rasta e carnagione molto scura, ricoperta da tatuaggi fatti con l'inchiostro bianco.
Sembrano cicatrici e ammetto che sono molto belli e particolari.
Faccio una smorfia sentendo i muscoli della schiena protestare e mi rimetto in piedi, schivando all'ultimo secondo un pugnale diretto verso la mia figura, lanciato dalla guerrera contro cui Logan sta combattendo.
Simpatica anche lei.
Ci stanno massacrando. E come se non bastasse questo, l'umiliazione aumenta quando i novellini iniziano a fissarci interessanti allo scontro, tanto che i Maestri sono costretti a interrompere la lezione.
Forse sono un po' arrugginita in fatto di combattimenti, dato che questo è il primo che faccio dopo la battaglia di Shele...la mia sfuriata con Livia e Waldhar non conta perchè non ero propiamente in me, troppo influenzata dalla Furia.
Schivo una fiammata e gliela rilancio, anche se era prevedibile, per cui il mio attacco va a vuoto.
Ovviamente questi avversari sono stati scelti da Livia e Waldhar e l'incontro è al primo sangue, anche se probabilmente decideranno loro quando finirlo.
"Sono degli ossi duri questi." Ansima Logan scrollandosi di dosso la guerriera e spedendola a qualche metro di distanza, liberandosi finalmente della sua morsa.
"Già. Idee?" Rispondo, guardando attentamente la coppia di fronte a noi, in un momento di stallo. Stanno aspettando una nostra mossa e noto che non hanno per niente voglia di finire velocemente l'incontro, anche se potrebbero.
Stanno solamente giocando con noi.
"Una, ma è praticamente irrealizzabile. Tu?" Replica lui, facendo dei respiri profondi per calmarsi.
Ha i capelli neri tutti scompigliati e gli occhi verdi quasi febbrili, eccitati dal combattimento. Non importa se stiamo perdendo o vincendo. A lui basta lottare nella sua forma più pura: nessun secondo fine, solo quello di sfogare quello che ha dentro.
"Una, ed è più o meno fattibile. Tu devi saper cogliere il momento giusto però." Replico, quando vedo che il mago non appoggia mai del tutto il peso sulla gamba sinistra.
Mi sento una cattiva persona ad aproffittare così delle debolezze altrui.
"Ai suoi ordini, Mainz." Commenta Logan facendomi l'occhiolino per poi mimare due parole, per non farsi sentire dalla guerriera.
Mira. Ginocchio.
Un sorriso spontaneo spunta sulle mie labbra quando intuisco che ha centrato perfettamente il punto e ora capisco perfettamente cosa vuol dire essere Compagni di Guerra: avere qualcuno che ti legge nel pensiero nonostante la magia non centri niente...è qualcosa di più profondo.
Scattiamo insieme in avanti, correndo verso la coppia che non rimane ferma a guardarci, anzi, ci raggiunge prontamente con delle espressioni determinate sui loro visi.
Vogliono vincere a tutti i costi.
D'altra parte come biasimarli? Essere battuti da dei diciassettenni non è proprio il massimo.
Osservo la guerriera dai capelli castani legati in una lunga treccia sfilare un coltello dall'aria mortale dalla cintura, impugnandolo pronta a colpire il guerriero a meno di quattro metri da lei.
Haley concentrati sul piano, Logan se la caverà benissimo.
Giusto. Il piano.
È strano essere quella che idealizza un piano perchè senti tutta la pressione di quelli che credono in te, speranzosi sulla riuscita del programma, quando tu sai che in realtà è molto probabile che tutto vada storto.
Ecco perchè di solito li lascio fare a Logan, anche se la maggior parte delle volte sono dei piani suicidi.
Il tempo inizia a scorrere al rallentatore e cerco di liberare la mente, concentrandomi solo sul combattimento in corso.
Faccio un'altro metro e vedo il braccio destro del mago illuminarsi di una luce bluastra, pronto ad aattaccarmi con chissà quale magia. Magia che non ci tengo minimamente a provare.
Trattenendo il respiro mi butto a terra, rendendomi invisibile in modo tale da disorientarlo, cosa che per pochi secondi avviene.
Il mago mi passa accanto e aproffittando di quei pochi secondi utilizzo la magia per controllare la terra sopra cui stiamo combattendo, avvolgendogli le gambe e metà busto nella roccia arancione del deserto.
Lo sento ringhiare e tenta di liberarsi, ma finchè la sto controllando io la roccia, lui non può fare nulla.
A meno che non mi distragga.
Con la coda dell'occhio vedo Logan lottare con la guerriera senza problemi: nessuno dei due riesce a prevalere sull'altro e sono senza armi. La guerriera deve aver perso il coltello nella furia della lotta, mentre Waldhar ha deciso di far combattere i guerrieri della squadra solo a mani nude.
Tanto per avere una possibilità con l'avversario, no?
Immagino goda troppo nel vederci strisciare per terra come dei vermi.
Ed è qui che accade quello che non sarebbe dovuto accadere.
Sempre con la coda dell'occhio vedo Logan colpire la guerriera con un calcio in pieno stomaco, spedendola verso di me e io agendo d'istinto mi sposto, perdendo la concentrazione necessaria a tener fermo il mago.
Forse sono un po' più di arrugginita.
Il tempo scorre velocissimo e i secondi ora sembrano ancora più corti. La guerriera dai capelli arancioni legati in una coda di cavallo cade a terra rotolando, uscendo appena dal ring.
Eliminata.
Senza rendermene conto sono di nuovo visibile e faccio per rialzarmi, ma lo sguardo inorridito di Logan mi blocca, cosa assolutamente sbagliata da fare.
Non faccio nemmeno in tempo a chiedermi cosa lo spaventa così tanto che mi supera con un poderoso balzo, facendo da scudo contro qualcosa.
Subito sento una fitta alla spalla e al fianco destro, il tipico dolore fastidioso che prova un Compagno di Guerra quando l'altro viene ferito.
Merda.
"E i vincitori sono Crystal e Jerome! Complimenti." Urla Livia soffiando dentro il fischietto di plastica trasparente.
Lo sta usando da un paio di giorni e ora sembra quasi un'allenatrice. Le manca il berretto e il modo di parlare equivalente a un scaricatore di porto ed è perfetta.
"Sai, avresti vinto lo stesso anche senza farmi diventare un porcospino." Commenta Logan con una traccia di affanno nella voce.
Con un colpo di reni mi metto in piedi, mettendomi in mezzo ai due.
Il senso di colpa mi colpisce come se mi avessero lanciato un masso grande quanto una casa, addosso. Nei punti dove ho sentito per qualche secondo il dolore, Logan ha dei cocci di pietra affilatissima infilzati nella carne.
Forse è meglio se la prossima volta lascio fare a lui il piano.
Jerome scoppia a ridere mostrando una linea di denti perfettamente bianchi "Probabilmente si, ma è più divertente così." Dice e ci supera, andando a scambiare due parole con Waldhar e Livia insieme alla sua Compagna.
Nonostante tutto è stato anche abbastanza educato e sincero. Non si è inventato balle del tipo 'è per il vostro bene' oppure 'ora avete imparato una nuova cosa' e altre scuse simili.
"Mi dispiace tantissimo." Dico con un filo di voce allungando la mano verso di lui per toccarlo, ma poi all'ultimo momento la ritiro, stringendola insieme all'altra dietro la schiena.
Logan mi lancia un'occhiata cupa, sfilandosi rapidamente quei pezzi di pietra dalla carne come si fa con un cerotto.
"Avresti dovuto rompergli il ginocchio." Dice solamente, cercando di reprimere uno spasmo involontario del suo corpo quando anche il coccio del fianco è a terra, sporco di sangue rosso scuro.
Apro la bocca per rispondergli ma Waldhar e Livia ci chiamano insistentemente con una faccia corrucciata che non promette nulla di buono.
Evviva sono pronta alla raffica di critiche e insulti di Livia.
Lancio un'occhiata ai novellini che fino a pochi secondi fa ci guardavano tutti presi e noto con piacere che hanno ripreso ad allenarsi, facendo alzare una grande nuvola di polvere.
"Hunt, finalmente qualcosa sembra esserti entrato in quella testa vuota che ti ritrovi. Il calcio non è stato così penoso...Mainz proprio no. Se dovessi darti un voto ti darei meno di zero e se fosse stata una battaglia vera, saresti morta dopo neanche cinque secondi. Vedi di migliorare, altrimenti sarò costretta a prendere provvedimenti io stessa." Spiega Livia incrociando le braccia al petto in un gesto sensuale, come se dovesse fare colpo su qualcuno.
Come? Niente punizione? Nessun insulto pesante? Wow cosa è successo? Devo essermi persa lo spirito che ha impossessato il corpo di Livia.
Mi affretto ad annuire e Logan rimane impassibile, impettito nella sua posa da soldato.
Waldhar assottiglia lo sguardo e si fa avanti, sistemandosi il cappello color verde scuro meglio sul capo.
"Siamo stati spostati di stanza. Domani mattina dobbiamo partire per la Base 26, sulle montagne, a sud. Fatevi trovare pronti alle dieci di mattina ai cancelli del Centro con i vostri averi e portate anche le chiavi dell'alloggio dato che non vi serviranno più per un bel po'." Dà ordine, senza mostrare traccia di alcuna emozione.
Montagne? Finalmente si va via da questo arido deserto.
Mi trattengo dal iniziare a saltare dalla felicità e faccio un cenno affermativo con la testa, non azzardandomi a fare domande.
"Avvisate anche gli altri. Siete congedati." Conclude infine, voltandoci la schiena insieme a Livia.
Sono troppo felice. Finalmente cambio aria, passando a quella secca e calda del deserto a quella fresca e pulita della montagna.
Mi giro sorridendo verso Logan, ma non c'è più. Al suo posto trovo solo due goccioline di sangue sul terreno e questo mi fa ritornare alla realtà, con i sensi di colpa che mi fanno aggrottare le sopracciglia.
Avrei dovuto attenermi al piano. Bastava appena un gesto della mano per tompergli la gamba. Ma c'è qualcosa che mi ha fermato. Forse dubbio, forse paura.
Faccio un sospiro e inizio a camminare velocemente, diretta fuori dal Campo, al mio alloggio. O quello che per poche ore ancora sarà il mio alloggio.
Chissà cosa mi aspetterà là sulle montagne, una volta arrivata. Orde di Vuoti o sarà tutto tranquillo come qui al Centro?
Alzo un sopracciglio quando vedo un sacco di gente ammassata sulla via principale, per cui mi alzo in volo, facendo ovviamente molto più in fretta invece che farmela a piedi.
Improvvisamente sento la zona alta della schiena, fra le scapole farsi calda, come se avessi una fiamma bloccata tra la pelle e le ossa.
Cosa diavolo sta facendo Logan? Atterro proprio davanti all'entrata dell'alloggio, che è completamente spalancata.
Richiudo gentilmente la porta dietro di me, facendo piobare nella penombra la stanza, dato che la tendina della finestra è completamente abbassata.
"Logan?" Chiamo, avvicinandomi alla porta del bagno che è socchiusa. Uno spiraglio di luce mi fa intravedere un'ombra e una macchia di sangue per terra.
Il battito del mio cuore accelera e sento un suono di un oggetto in ceramica che si incrina, quasi cedendo sotto il peso di qualcosa.
Okay tutto questo non è normale.
Wow il tuo spirito di osservazione mi colpisce sempre.
Non è questo il momento, coscienza.
"Logan." Lo richiamo, spingendo piano la porta di legno, che si apre del tutto, rivelando la figura di Logan senza maglietta, tutto piegato in avanti, verso il lavandino bianco.
Quasi faccio un sospiro di sollievo quando vedo lui e non qualcun'altro o peggio, qualcos'altro.
Appunto, quasi.
Perchè quando alza la testa vedo i suoi occhi continuare a cambiare forma, tipico di quando non è capace di controllarsi.
In più le punte dei denti affilati spuntano dalla sua bocca quando la arriccia in un muto avvertimento.
"Haley vattene." Riesce a sibilare, stringendo forte i bordi del lavandino, facendo sbiancare le nocche e producendo lo stesso suono di prima.
Io sgrano gli occhi sfilando la chiave dalla serratura della porta e un attimo prima che si giri pronto ad attaccare, la richiudo a chiave dietro di me.
Il legno trema quando lui ci si butta contro, ma rimane integra, per cui faccio un passo indietro mettendomi seduta per terra, sul pavimento freddo dell'alloggio, armandomi di pazienza.
Sta succedendo qualcosa dentro di lui, ma non so cosa. Io voglio aiutarlo, ma come si fa ad aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato, credendo che se qualcuno lo aiuta allora lo fa per pietà o perchè lo crede debole?
Lo sento emettere un verso grutturale, come fa un animale quando è chiuso in gabbia contro la sua volontà.
"Adesso ti racconto una storia..." inizio, prendendo una decisione di cui forse mi pentirò più avanti.
Mi sposto di qualche centimetro in avanti, riuscendo a percepire gli sforzi che sta compiendo per non sfondare la porta e attaccarmi.
Non posso credere che lo sto facendo veramente.
Punto lo sguardo sulle mie mani intrecciate e inizio a raccontare.
"Nove mesi fa ho conosciuto un ragazzo. Capelli scuri, occhi chiari, fisico niente male e un carattere particolare, del tipo che si comporta da stronzo con tutti tranne con chi gli sta a cuore. Siamo molto diversi e all'inizio non ci andavo molto d'accordo. Lui aveva la sua visione del mondo, molto più brutale e crudele della mia e io non ci volevo avere nulla a che fare. In più si credeva il più bravo, il re del mondo e insomma, chi ha voglia di stare dietro ad uno così? Ma poi le cose sono cambiate. Piano piano ho iniziato a capire i suoi modi e a vedere sotto quella facciata da guerriero perfetto. Ho scoperto una persona dalle straordinarie capacità che ci mette anima e corpo per fare quello che gli viene detto, mantenendo comunque un certo distacco, una certa individualità. Ma soprattutto ho scoperto una persona che farebbe di tutto per quelli a cui vuole bene: attraverserebbe oceani, scalerebbe montagne e scaverebbe il duro terreno roccioso pur di arrivare da coloro che ama."
Un ringhio debole giunge alle mie orecchie, ma continuo a parlare "Così è diventata una delle poche persone a cui tengo moltissimo. Se non fosse per lui forse non sarei neanche qui. È lui che nonostante tutto mi ha aiutata a migliorarmi, anche se con dei metodi un po'...spartani. Questo ragazzo ora come ora sta affrontando un brutto periodo, ma sono fiduciosa del fatto che si inventerà qualcosa per uscirne. Anche perchè ha persone pronte ad aiutarlo che non lo giudicano debole o difettoso, anzi. Sta a lui farsi avanti quando si sente pronto."
Non sento più alcun suono provenire da dietro la porta e colta da una strana sensazione, mi alzo dal pavimento, facendo scattare la serratura della porta con uno schiocco delle dita.
Logan è inginocchiato a terra con le ferite che hanno smesso di sanguinare e mi guarda fisso negli occhi per qualche istante che sembra durare minuti interi.
Poi, fa un mezzo sorriso "Suona quasi come una dichiarazione Hal." Dice e io arrossisco leggermente.
"Si beh mi sono lasciata un po' andare." Rispondo non controllando le parole che escono dalla mia bocca.
Lui si alza in piedi e mi viene in contro prendendomi gentilmente il viso tra le mani "Grazie." Sussurra, dandomi un bacio sulla guancia e poi mi abbraccia, stringendomi forte a lui. E ancora mi bacia la fronte.
"Grazie Haley." Sussurra di nuovo.
Contro la sua spalla io sorrido, improvvisamente in pace con il mondo.




Spazio Autrice

Tataaaan ecco a voi il tanto atteso capitolo. Lo so è passato molto dall'ultima volta che ho pubblicato e mi dispiace :(

Comunque, ecco i tanto amati Loley e ammetto che all'inizio non doveva essere così dolce sto capitolo ma mi sono lasciata andare (san valentino si sta avvicinando bah)

Dal prossimo ci sarà sicuramente più azione per quelli di voi che la volevano tanto eheheh

E quindi nulla lol spero vi sia piaciuto 😘

Domande:

-Paese dove vorreste vivere in questo momento?

-Stagione preferita?

Baci ❤

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora