Haley
Non so bene quale sia la causa del mio risveglio, perché nonostante tutto sento una stanchezza ingombrante e pesante attaccata alle mie membra, impedendomi movimenti fluidi e veloci. Ma un gemito esce dalla mia bocca quando mi giro su un fianco, incontrando la morbidezza delle coperte e di un materasso vagamente caldo, la persona a cui appartiene quel calore, ormai lontana.
È bello risvegliarsi qui invece che appesa a testa in giù con delle catene. Non credevo dovessi essere grata a un materasso, ma queste esperienze mi ricordano di quanto poco la vita sia sicura.
Veloce, effimera, brutale.
Apro gli occhi lentamente, venendo accolta dalla stanza di Logan in penombra, la luce del sole morente che penetra dolcemente dalle tende che lasciano un piccolo spiraglio.
Siamo stati dentro quel posto orribile per un giorno e mezzo. Un giorno e mezzo di scontri, sangue, dolore e rivelazioni inaspettate che invece che portare soluzioni, non hanno fatto altro che portare più dubbi e problemi di prima.
Non credo di aver mai provato così tanta rabbia davanti a qualcuno se non a David, anche se lui è un caso particolare. Ma Sahar...anzi, tutta l'associazione a cui è a capo, fi o ad ora non si sono dimostrati clementi o affabili nei nostri confronti. Neanche un briciolo di gentilezza da parte di chi vorrebbe il nostro aiuto.
Perchè è di questo che si tratta: bisogno di armi e carne da macello disponibile a partire per la fine della guerra. Non sono tanto diversi neanche loro dai Generali che ci usano e basta. E poi ho visto come Sahar guardava Logan: aveva una luce ammaliata negli occhi, che però non ha nulla a che vedere con la sua persona.
Il Demone è più importante e straordinario. Altrimenti perchè istigarlo? Lo hanno messo alla prova come hanno messo alla prova me e alla fine non sono neanche riusciti a controllarlo.
Eppure ho visto anche lo sguardo pericoloso di Logan, determinato e orgoglioso che mi fanno temere per il peggio. So già qual è la risposta che lui vorrebbe dare.
E non è la stessa che voglio dare io.
Sempre lentamente mi metto a sedere, appoggiandomi con la schiena al muro, prendendomi la testa tra le mani e chiedendomi cosa abbiamo fatto per arrivare fin qui.
Ammetto che quando abbiamo preso quella mappa negli alloggi di Amos ed Elise all'Accademia Suprema, non pensavo di arrivare a questo punto. Mi bastava sapere, ma a quanto pare il detto 'Beati gli ignoranti' non è stato inventato a caso.
E anche le parole di Omeir, sul fatto che non ti lasciano andare se sei potente...mai più vere. E credo che me e Logan stiamo venendo perseguitati, in qualche modo.
Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità, giusto?
Un sorriso amaro spunta sul mio volto e decido di alzarmi definitivamente, soprattutto perchè il mio stomaco sta brontolando dalla fame, ma è inutile rimanere a rimuginare da sola.
La discussione con Logan deve avvenire prima poi, come prima o poi devo anche affrontare la questione A.D.E.R..
Uscendo dalla stanza, un vento freddo mi accarezza le gambe nude e solo ora mi accorgo di indossare solo una maglietta nera, appartenente a Logan, e che i vestiti bianchi non sono visibili da nessuna parte.
Forse li ha bruciati.
Il che la domanda seguente è: come sono effettivamente arrivata qui? Logan si è svegliato prima di me? E Sahar ha ordinato di portarci a casa Hunt?
Non ho alcun ricordo dopo esser stata addormentata con la forza, troppo esausta per combattere quel liquido ad effetto istantaneo.
I piedi nudi non fanno alcun rumore sul parquet freddo e riesco ad arrivare fino in cucina senza essere sentita, dove trovo Logan intento a prepararsi un panino, vestito con abiti comodi ma esclusivamente neri.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...