Rapporto

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Haley

Chiudo la porta dell'alloggio dietro di me con due giri di chiave, osservando il numero inciso sul fianco del pre-fabbricato: 45.
Ci è stato detto che questo alloggio una volta apparteneva a una coppia che è morta recentemente in una missione di salvataggio, mentre tentavano di recuperare un guerriero con le gambe spezzate caduto in una gola. La cosa mi mette i brividi ma non ci posso fare nulla e di certo non posso lamentarmi con nessuno, non qui in questa base, dove la gente cade come mosche.
Di struttura la Base 26 e il Centro non sono così diverse: gli alloggi sono disposti a mezza luna da est a ovest, mentre a sud c'è la mensa e la segreteria. A nord ci sono le serre ma stando a quello che Waldhar ci ha detto ieri sono in disuso da mesi perchè non c'è nessuno che può occuparsene: tutti gli Alium sono utilizzati per la guerra.
È tutta un'altra realtà questa, rispetto al Centro. Messe al confronto, il Centro è il paradiso, con tutta quella gente che gira impegnata ma felice.
"Terra chiama Haley. Sei con me?" Chiede Logan sventolandomi la mano davanti al viso un paio di volte, facendomi distogliere dai miei pensieri.
"Scusa stavo pensando." Dico io mettendo le chiavi nella tasca dei pantaloni.
Lui alza un sopracciglio, facendo un mezzo sorriso "Oh pensi anche? Che gran ragazza che mi sono scelto."
Io apro la bocca senza emettere alcun suono. Sarà anche che sono sveglia da appena dieci minuti e che ieri ho quasi rischiato un infarto vedendolo sparire nel bosco con al seguito un'orda di Vuoti, ma non posso fare a meno di sentire le farfalle nello stomaco al sentire quella frase.
Okay uno sciame molto grande di farfalle.
Logan aggrotta le sopracciglia alla mia reazione e si sposta i capelli all'indietro, dato che gli arrivano quasi davanti agli occhi.
Non si è nemmeno accorto di quello che ha detto probabilmente.
Faccio un sospiro e proseguo dritta, vedendo poco lontano da noi Ethan e Leyla insieme a Lionel e Daya parlare amichevolmente.
Oh wow Daya non ha ancora iniziato a brontolare, questo sì che è un evento da segnare sul calendario.
Mi prendo un momento per guardarmi intorno, dato che ieri sera non ho avuto granchè tempo per farlo. I miei piedi sono appoggiati su uno strato molto resistente di roccia grigio chiara con delle venature bianche e nere. Riesco a sentirne la forza repressa e stando ai miei calcoli non sono pochi i metri che mi separano dal vuoto. 
"Ehi aspetta! Che ho fatto ora?" Mi raggiunge Logan, mettendosi accanto a me, tenendo tranquillamente il mio passo. Maledette gambe lunghe.
"Ascoltami attentamente: Tamara già ci odia...anzi, ti odia. Vedi di non incasinare tutto dato che ieri sera per poco non vi lasciava fuori tutta la notte." Dico, arrestando improvvisamente la mia camminata e girandomi verso di lui.
"Tamara...?" Chiede lui assottigliando le palpebre, riducendo così le iridi verde smeraldo, in un'espressione confusa.
"È il capo della base e ha un caratterino niente male...oppure era solamente incazzata perchè hai urlato."
Lui scrolla le spalle "Poverina ho rovinato il suo riposino di bellezza? Sai che me ne frega."
Mi trattengo dallo sbuffare e roteare gli occhi, cosa che mi costa molta fatica. Il bello è che non lo fa neanche apposta: gli viene naturale.
"Non metterla alla prova Logan." Dico solamente, puntandogli l'indice al petto, toccando il tessuto ruvido della maglietta stranamente non strappata.
Il suo viso si adombra e annuisce, per poi guardarmi attentamente negli occhi rimanendo impassibile. Ma nonostante questo riesce comunque a farmi sentire di nuovo le farfalle nello stomaco.
Sembro una dodicenne alle prese con la sua prima cotta...Haley riprenditi!
"Oh ecco gli Alium più forti della squadra! Hunt, sei pronto a fare rapporto? Sai sono davvero curiosa di sapere cosa avete dovuto passare tu ed Ethan ieri sera." Esclama Daya dal gruppetto dietro di me.
Ah eccola.
Distolgo lo sguardo da quello smeraldino di Logan e mi giro verso di lei, decidendo poi di ignorare la prima frase.
Ha i capelli rossi tirati indietro da tre corte trecce che impediscono alle ciocche di caderle davanti agli occhi e gli occhi lanciano delle fiammate cristalline di malizia, che mi fanno venire voglia di prenderla a sberle.
È appoggiata con un braccio alla spalla di Lionel che sta giocherellando con due fili di rame, ignorando completamente il mondo intorno a lui. Devo ancora capirlo del tutto quel ragazzo: è molto taciturno e quasi sempre sulle nuvole. Mi ricorda un po' me prima che mi mettessero il micorchip.
"Fra poco verrai accontentata allora." Ribatte il mio Compagno, superandomi e mettendosi accanto ad Ethan, con cui si cambia qualche pacca sulla spalla.

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora