Base 26-Parte prima

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Logan

Scendo dal furgone, atterrando sul morbido terreno ricoperto di aghi dei pini altissimi che ricoprono tutta la montagna. Funziona come un silenziatore naturale: anche se lo volessi, non potrei comunque fare rumore quando cammino.
Okay questo posto inizia a piacermi.
Allaccio la giacca della divisa rabbrividendo leggermente per la fredda umidità che avvolge tutto il bosco e prendo un respiro profondo, sentendo l'aria pulita e fresca scorrermi dentro i polmoni.
Dei tonfo leggeri accanto a me mi fa capire che anche gli altri sono scesi ma non emettono alcun suono, forse per non interrompere la quiete di questo posto.
Non sono mai stato in vacanza in montagna -come si usava una volta, prima della Rovina- come nessuna persona nata dopo il 134 D.R d'altra parte. Ne ho solo sentito parlare attraverso i documentari che trasmettono qualche volta in tv e dai miei genitori. Raccontano sempre di come sia il peggior posto dove esser mandati perchè i Vuoti prediligono le montagne per fare strage di Alium.
Beh eccomi qui ora, pronto a fare festa e perchè no a decapitare parecchi di quegli stronzi.
Due Alium senza fare il minimo rumore scendono dagli alberi con un poderoso salto, atterrando a una decina di metri da noi. Sono vestiti come le due guardie che abbiamo incontrato la prima volta al Centro: attrezzatura completa, pronti a un possibile attacco.
Il terreno su cui appoggiamo i piedi in realtà è un sentiero naturale: divide a metà il vasto bosco e solo ora noto un piccolo rigagnolo d'acqua che affiora dal terreno alla mia sinistra, attraversando il sentiero e continuando di sotto, alla mia destra, dove si andrà a unire con il fiume. Il rumore dell'acqua scrosciante non è molto forte, ma è impossibile ignorarlo.
Waldhar e Livia ci fanno cenno di seguirli e camminano decisi verso le due guardie, non producendo il minimo rumore.
Devono essere messi davvero male se anche il minimo rumore attira i Vuoti. Vuol dire che ce ne sono davvero troppi.
Carico il mio borsone su una spalla e una volta giunti davanti alle guardie facciamo il saluto militare.
"Tutto qui? Solo voi? Dove sono gli altri dieci Alium che abbiamo chiesto?" Ringhia una guardia, chiaramente una guerriera. Ha i capelli onice  legati in due corte trecce e la pelle color del caramello senza alcuna imperfezione: come al solito il microchip ha adempito al suo compito.
"Calma Fersha, conserva questa aggressività per gli scontri. Il Centro si sta preparando a mandare via quasi tutti, il problema è che ci vuole tempo. Molte basi hanno bisogno di soldati in questo momento." Interviene Waldhar, chiamando per nome la guerriera. Sono amici di vecchia data a quanto pare.
La guerriera impreca sottovoce e poi sputa a terra con sdegno.
"Conoscete già la strada per cui non serve vi dia le indicazioni. Però state attenti, fra circa un'ora farà buio, vi conviene sbrigarvi." Interviene a quel punto il mago dalla voce profonda, senza togliersi il cappuccio scuro e impermeabile.

"Che bella accoglienza." Sussurra Haley una volta messa abbastanza distanza dai due.
"Cosa ti aspettavi, che ci lanciassero petali di rose e si mettessero a ringraziarci piangendo commossi? Ritorna alla cazzo di realtà Haley e smettila di fare la stupida." Sbotta Blas dietro di noi.
"Ehi modera i toni." Mi giro di scatto lanciandole un'occhiata di fuoco.
Waldhar scambia due parole con l'autista del furgone e poi ci raggiunge impassibile, sistemandosi meglio il borsone su una spalla.
"Saranno tre quarti d'ora intensi di camminata fino alla Base, senza soste. Quindi se qualcuno è stanco o ci rallenta, resterà indietro. E credetemi, non è una bella esperienza rimanere fuori di notte. Chi se la sente può anche volare, l'importante è che non facciate rumore." Spiega con cipiglio deciso. Solo ora mi accorgo che non ha più il codino: se l'è tagliato. Ora ha i capelli biondi molto corti.
Si è preparato in tutto e per tutto per venire qua.
"Tenete gli occhi aperti e se avvistate un Vuoto non provate a fare gli eroi e rimanete con il gruppo. Non azzardatevi a fare cose stupide, altrimenti sarò io stessa a gettarvi in pasto ai Vuoti." Sibila Livia guardandoci attentamente, come a sfidarci di commentare.
La coerenza di Livia mi stupisce sempre.
Ovviamente nessuno si azzarda a dire qualcosa e lei si gira, iniziando la lunga salita che ci porterà alla base.
Waldhar rimane fermo sul posto, con il compito di chiudere la fila. Non l'avrei mai detto ma sotto sotto gliene frega qualcosa di noi. Avrebbero potuto tranquillamente partire senza dirci nulla nè avvisarci dei Vuoti. Si stanno quasi comportando da Maestri.
"Muoviti Mainz." Dice il guerriero facendo un cenno con la testa verso la prima fila di pini dove Livia è sparita.
Haley mi lancia un'occhiata nervosa prima di farsi avanti e far affondare gli scarponi nel terreno morbido davanti a lei.
Già, proprio una bella accoglienza.

Compagni Di Guerra - Ferite AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora