"Signorina, mi ha mandato sua madre, la signora crede che sia ora di svegliarsi per prepararsi per la scuola"
Ogni giorno, Susan, la nostra domestica, viene a svegliarmi. Mi dispiace per quella donna, ha una famiglia con 3 bambini da mantenere e deve anche sopportare mia madre.
"Grazie Susan, ti ho detto molte volte di non darmi della signorina, ti prego"
Mi ha fatto solo un debole sorriso. L'altra sera da Caroline non ho chiuso occhio, oltre al fatto che ha pianto su di me perchè quel deficiente di Matthew ha deciso di lasciarla sola al parcheggio per una troia qualunque, non sono riuscita a dormire ripensando a tutto ció che mi ha detto Brian. Sembrava un ragazzo misterioso ma quando mi ha fatto il nome di Abigail h sentito il bisogno di allontanarmi, se non fossi stata in una macchina che andava a 200 km orari. Nemmeno io osavo pronunciarlo quel nome, era peggio di 3000 lame conficcate nel petto e ogni volta che lo scrivevo o lo pensavo un forte senso di nausea mi faceva star male. Tutti abbiamo una persona importante nella vita, puó essere una persona che conosciamo da poco o una con la quale siamo nati e cresciuti. Un giorno, vi svegliate con un brutto presentimento ma non ci fate caso perchè è il classico giorno dove ti svegli con l'ansia per la scuola. Il pomeriggio peró ricevi una telefonata dove ti dicono che quella persona se ne è andata e quando realizzate che non la vedrete più, scoppiate in un pianto isterico. Questa è stata più o meno la mia reazione e sapere che Brian e lei si conoscessero mi ha fatto un brutto effetto. Ho passato due sere a farmi problemi e a scoppiare in pianti isterici perché non piangevo per lei da mesi e stamattina sono tutt'altro che curata. Mia mamma farà scena, lo so.
"Signorina, dove credi di andare conciata così? Le occhiaie fino ai piedi, i capelli in disordine e.."
"Ho capito, mi sistemeró tutto con il correttore, basta che ti calmi. "
"Non rivolgerti così a me, sono tua madre"
"Ha ragione signora Jane. "*messaggio da Jus*
Passo a prenderti al solito posto, a dopo amore*
Justin è la cosa giusta per farmi distrarre da lei..
*a Jus*
Certo, vengo al vicoletto*Dopo essermi sistemata il correttore corro giù per le scale della casa per non imbattermi di nuovo in Jane, ne ho abbastanza, si fa problemi addirittura su come esco di casa e questo non è normale per una madre. Cammino verso il vicolo dove mi vedo ogni giorno con Justin per portarmi a scuola e lo vedo in sella alla sua moto bianca che odio. Odio il modo in cui guida la moto."Justin ti ho detto un sacco di volte che non mi piacciono le moto, perché ti ostini a portarla?""Oh dio Megan, non mi detto nemmeno ciao, potresti provare almeno a fare la persona normale? Lascio quì la moto e andiamo a piedi, in metro, in autobus o in taxi, basta che tu sia contenta okay?"
sono sbalordita. Credevo che mi avrebbe urlato contro e che avremmo litigato di nuovo, invece mi ha assecondata. Okay, credo che stiamo facendo passi avanti
"prendiamo la mia macchina in garage, puoi lasciare lì la tua moto, tanto oggi non c'è nessuno che vada lì"
"guido io però, sai che adoro la tua auto"*****
Ho sempre detto che il cibo della mensa fa schifo e i ragazzi sono tutti d'accordo con me. Quest'insalata più che tale sembra erbagatta. Non che l'abbia mai mangiata ma al gatto d quella vecchia di mia zia Susan piaceva.
Io, Caroline, Francisco, Justin e Tyler siamo seduti al solito tavolo. Francisco continua a tirarmi occhiatacce, lo sto fissando da mezz'ora con il sopracciglio alzato, non capisco che problemi abbia, so che non gli sono mai stata particolarmente simpatica ma potrebbe provare a evitare di guardarmi male. Evidentemente Samantha ha preso esempio da lui visto che mi guarda male mentre le sue amiche ridono. Saranno anche delle ragazze assolutamente belle ma sono delle oche pronte a sparlare di chiunque per sentirsi superiori e io odio le persone superficiali."Meg, Walker ti sta fissando"Quasi prendo in colpo quando Caroline mi si avvicina all'orecchio. Cosa vuole anche lui adesso? Ci hanno preso gusto tutti oggi a fissarmi o faccio schifo? Non parlo con lui da quella sera.
Oggi ho deciso di mettermi una maglia troppo leggera e dei brividi di freddo mi fanno venire la pelle d'oca. Fottuto autunno."Amore, freddo?""Un po'"
Mi passa la sua giacca che sa di lui, ha un buon profumo.
"Grazie"
Sussulto appena Tyler comincia ad urlare "Meg, perchè quel coglione di walker ti sta fissando inquietantemente?"Cazzo Tyler, sta zitto per una volta."Mh non lo so." Mento.Eccome se lo so perché mi sta fissando. Francisco ha uno sguardo che non arrivo a decifrare e appena chiede a me e a Caroline di andare a parlare fuori la mia amica ansia mi fa visita. Justin e Tyler sono perplessi così come me. Caroline invece è arrabbiata perché non ha ancora finito il panino ma appena passiamo davanti al tavolo di Matthew e dei suoi amici, lancia uno sguardo gelido a Matthew, si tira più su i jeans a vita alta che le evidenziano il suo bellissimo fisico e sposta i capelli biondi tutti da un lato. E' consapevole di essere una bella ragazza e questo è un vantaggio a suo favore, perché fa impazzire qualsiasi ragazzo etero.
"Quando pensavate di dire a me e ai ragazzi che dopo che uscite con noi andate a sballarvi con quegli squilibrati di Walker e Collins? Cazzo, Caroline, nemmeno una settimana fa siamo usciti insieme e ora te la fai con Collins che pensa solo a ciò che hai tra le gambe. Tu invece sei peggio di lei, perché almeno lei non ha un ragazzo. Tu ce l'hai e continui a mentire a lui e a tutti noi"
"Francisco, mi chiedo che problemi tu abbia. Perché fai la ramanzina a noi? Evidentemente c'eri anche tu quindi è inutile fare il superiore. Caroline fa quello che vuole e ciò che fa con Matthew non sono affari tuoi. Tu non sei Justin quindi fatti gli affari tuoi perché non ho la minima voglia di litigare con te. Non mi sono fatta Brian e se Caroline ha preferito Matthew a te fattene una ragione"
"Ma almeno ti ha limonata bene?"
"Chi è che ti ha limonata bene?"
Walker. quale onore averlo difronte a me.
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Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...