"sei sicura di volerlo fare da sola?"
"Sì sicura, non metterti ancora di più nei guai"
"Hai preso tutto?"
"Sì, al massimo spediscimi le cose"
"Sai che te le posso portare vero?"
"Spediscile. Non voglio crearti problemi"
"Non sei un problema per me, anzi"
"Lo so ma per mio padre lo sei"
"Può andare a fanculo"
Mi accompagna fino all'auto che mi hanno mandato apposta
"Chiamami okay?"
"Sì, ti chiamo"
"Un'ultima cosa Megs"
Mi prende per i fianchi appoggiandomi all'auto e baciandomi.
"Mi mancherai piccolina"
"Sono sempre qui"
Mi lascia un'ultimo bacio ed entro in auto, diretta verso la casa di mio padre. Lo stronzo ha vinto la causa dando della instabile di mente a mia mamma, che sta affrontando un processo. Pensa che prendendomi in affido fino ai 22 anni mi avvicinerà a lui ma si sbaglia di grosso. Lo odio.
Arriviamo a casa dopo circa mezz'ora. Abita in una villa enorme. Lascio i bagagli al tassista ed entro in casa sbattendo tutte le porte
"Si vede che sei arrivata"
"Spero anche che si veda che non me ne fotte un cazzo di te, di sta casa e della tua fidanzata che puzza ancora di latte"
"Se non fosse per la mia fidanzata saresti dentro con una denuncia per aggressione"
"Se non fosse per te e per quella fidanzata saremmo ancora una famiglia e avrei preferito essere dentro con una denuncia piuttosto che vedere la sua faccia da culo ogni giorno"
"Bene, Hanna ti mostrerà la tua stanza. Spero ti piaccia"
indica questa Hanna e scopro che è la sua fidanzatina del cavolo con i capelli rossi
"senti fammi un favore, io questa non la voglio vedere, chiamami una domestica"
"non fiatare e fatti accompagnare in stanza. Sono sicuro che diventerete ottime amiche"
"Io sono sicura che continuerò ad odiarla come prima"
"Bene, questo è il soggiorno, di la sta la cucina, li c'è la porta che porta verso la palestra e la piscina interna, c'è anche la porta per la piscina in giardino. Questa è la stanza mia e di tuo padre, queste sono stanze per gli ospiti e questa è la tua, l'ho arredata io e ti ho messo qualche vestito nuovo nel guardaroba."
La stanza è completamente rosa, credo che la tingerò già domani, tutto questo rosa fa davvero vomitare. Apro il guardaroba e un'ondata di paiettes, maglie rosa, gonne, perfino reggiseni rosa, ma che cazzo di problemi ha sta donna?
"Senti carissima Hanna, a me stai sul cazzo, non voglio avere nulla a che fare con te se non fosse chiaro. La stanza mi fa schifo, odio il rosa, così come odio i vestiti. Non è che comprandomi qualche vestito di merda otterrai la mia simpagtia, anzi, hai aumentato il mio odio, perciò riprenditi i tuoi vestiti e vattene"
"Senti carissima, è grazie a me se tu non sei chiusa in una cella perciò portami rispetto o sarà peggio per te, chiaro?"
"Mia mamma è un'avvocato e stai ben tranquilla che da lì me ne uscivo anche senza di te, traquilla. Sparsci"
"Ti conviene portarmi rispetto"
"hahahhaah"
prendo tutti i vestiti che mi ha lasciato lì e li lascio fuori dalla porta. Osceni. inizio a tirare fuori i miei che sono di gran lunga più belli. Il nero sta dominando il mio guardaroba che in confronto alla stanza è un buco nero****
Mi sono addormentata ovviamente. Credo che l'unica cosa che farò finchè sarò qui sarà dormire per non sentire quella cornacchia. Esco in corridoio tentata di andare in cucina a prenermi da mangiare visto che a quanto pare nessuno si è degnato di farmi da mangiare. Sento dei gemiti dalla stanza di mio padre e ommiodio che schifo, credo che potrei vomitare. Scendo le scale di corsa e vado in cucina sbattendo le porte
"Salve signorina, io sono Marie, la domestica. Ha fame? Volevo portarle da mangiare ma la signora Hanna mi ha detto di non portarle nulla"
"Ovviamente. Salve Marie, non serve che mi chiami signorina mi chiamo Megan. Avrei un po' di fame sinceramente"
"Lei ha preferenze di cibo?"
"oddio no mangio di tutto."
"bene. Cosa vuole mangiare quindi?"
"Non so un'hamburger?"
"Ho solo gli hamburger di soia perchè la signora Hanna è vegana. Le vanno bene?"
"Che schifo. Credo che ordinerò qualcosa d'asporto, non si offenda ma non voglio cibo vegano"
"va bene Megan. Le prometto che domani farò la spesa e comprerò altro anche per lei"
"Non si preoccupi, tanto ho voglia di sushi"****
ho chiamato Caroline e siamo sul divano a mangiare il sushi che ho ordinato prima.
"Ma quindi seriamente hai sentito quei due scopare?"
"signorina si dice fare l'amore. In quanto a te Megan certe cose non dovresti dirle in giro"
"Oh ecco Caroline, lei è la troia dai capelli rossi"
"Megan smettila non ti permetto di parlare a Hanna in questo modo"
"Ma sai quanto me ne frega? Sono sul divano con la mia migliore amica, posso fare il cazzo che mi pare?"
"Caroline credo che dovresti andare a casa adesso"
"caroline non va da nessuna parte, è anche casa mia e se io lo voglio lei sta qui, chiaro? "
faccio andare Caroline in stanza mentre prendo il sushi dal tavolo, ho fame
"Comunque non voglio quel cibo di merda in casa mia capito?"
"Io non voglio le puttane in casa mia capito? Purtroppo devo adeguarmi, vedi di farlo anche tu oppure finirà male"
"Sono più grande di te porta rispetto."
"Avrai si e no 5 anni più di me ma la tua bocca puzza ancora di latte"
Spazio autrice
buongiorno amori miei. Che ne pensate? Vi ricordo che ho fatto una fanpage per la storia dove pubblico i personaggi, frasi tratte dal libro, foto ecc, se vi va seguitemi su ig: portamiallinferno_fanpage (Sto aggiungendo personaggi al cast piano piano verranno fuori tutti, date un'occhiata e ditemi cosa ne pensate)
Kisses
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Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...