Mi sveglio sudata dall'incubo che ho appena fatto.
Non lo facevo da tempo ormai, i vecchi incubi riguardo alla notte in cui Adam voleva uccidermi erano stati sostituiti dalla morte di Abigail. È un Brutto effetto tornare a fare vecchi incubi, questo è stato terrificante. Sembrava così reale, non mi era mai successo. Probabilmente è dovuto al fatto che oggi devo tornare ad incontrarlo, crede ancora che stiamo insieme. I dottori dicono che è difficile riprendersi dalla sua malattia mentale ma che è stato fortunato, molte persone sono impazzite.
Mi alzo lentamente, non ho la minima voglia di andare da Adam ma glielo devo, è per colpa mia che è diventato pazzo.
Che delicatezza hai a dire che è diventato pazzo? Wow, chissà perchè me lo aspettavo
ignoro i miei pensieri e vado a farmi una doccia che dura ore. Devo prepararmi per andare a scuola e all'uscita andrò insieme a Caroline, anche se lei non ha la minima intenzione di vederlo. Mi trucco in 5 minuti e prendo l'auto ignorando le lamentele di mio padre. Già, vivo ancora con lui perchè ho fatto un gran casino con la deposizione che ho fatto alla polizia.
Il traffico di New York è una cosa che odio in questa città, devi uscire di casa minimo mezz'ora prima, infatti dopo una buona mezz'ora mi trovo nel parcheggio della scuola. Ogni mattina è la stessa storia, mi guardano tutti come se avessi commesso un crimine, per loro sono la viziata ribelle, credono che io non senta i loro bisbigli ma li sento benissimo, solo non mi interessa l'opinione di gente che non sa nulla di me, credono che siccome sono scappata di casa i miei genitori si sono lasciati, credono che sia stata tutta colpa mia l'incidente con Adam, il che per metà è una cosa vera.
"Guarda è quella che aveva l'amica pazza che si è suicidata perchè il ragazzo l'ha mollata, certo che bisogna essere proprio pazzi per suicidarsi per un motivo del genere" "Hai ragione, secondo me era solo una squilibrata che si voleva far parlare di sè"
non ci vedo più dalla rabbia, ma come si permettono?
"Baby, non ne vale assolutamente la pena, tu sai com'è andata vero?"
"Oddio ma non è quel figo di Dylan Smith?"
Mi trovo Dylan davanti e quasi mi viene un infarto.
"D-dylan, cosa ci fai tu qui?"
"Dovevo farmi perdonare e non volevo venirti a cercare a casa, soprattutto, non andare da Adam, mi ha chiamato Justin con suddette parole: mi stai sul cazzo ma Megan non deve assolutamente avvicinarsi a quell'essere, perciò eccomi qui, vuoi marinare?"
"Intanto non è un essere e non posso marinare altrimenti mi bocciano. Oltre a questo pensi che venendo a scuola ti perdonerò? Ho passato davvero delle brutte giornate anche a causa tua perciò trova un'altro modo di farti perdonare"
Mi dirigo verso l'entrata di suola, pensa di farsi perdonare così? Quando mi accorgo di ciò che ha detto torno indietro
"Come fai a sapere di Adam?"
"Beh, mi ha raccontato Justin"
"Ok addio"
I sussurri di quegli antipatici dei miei compagni di scuola li sento fino in classe, non li sopporto proprio, Caroline ha corsi diversi tutto il giorno e non credo di riuscire a sopravvivere oggi, per non parlare del fatto che ho matematica ed è una delle materie che odio di più in vita mia, solo perchè non la capisco.*****
6 ore dopo sono libera dall'inferno chiamato scuola ma non pronta per l'uragano chiamato Adam.
"Pensavi che me ne fossi andato così? Bhe ti sbagli perchè ho aspettato 6 ore qui che uscissi"
"Dylan smettila non mi farai cambiare idea, devo andare da Adam"
"Non gli devi niente"
"Gli devo la sanità mentale"
"Lui ti stava per ammazzare solo perchè era arrabbiato, ti pare normale?"
"Ti ripeto non mi farai cambiare idea"
"Nemmeno così?"
Mi prende dai fianchi e mi bacia con rabbia mentre i sussurri della gente intorno a noi spariscono. Mi rilasso immediatamente, ammetto che mi è mancato baciarlo, ciò non giustifica il modo in cui si è comportato con me. Chi cavolo è quel tipo che ho trovato a casa sua? Cosa vuole da lui e soprattutto da me?Spazio autrice
Scusate il ritardo ma alla fine c'è l'ho fatta, è più un capitolo di passaggio, scusate se non è niente di che :)
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Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...