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Ormai è l'ultima lezione comune di questa settimana. Credo sia stata una delle settimane più strane. Alla fine ho chiesto scusa a Kayla per il mio comportamento e mi ha detto che non c'è nessun problema. Tutti stanno parlando di un argomento a loro piacere e una ragazza sta appunto parlando del suo cane che si chiamava Molly e che è morto l'anno scorso. Dice che non è mai stata così male e che se fosse morta una persona che conosceva sarebbe stato meglio. Già mi girano le palle.
"Scusa, mi puoi spiegare come riesci a dire che la  morte di una persona cara sarebbe stata meglio di quella del tuo cane?"
"Lo dico perchè è vero, credo che se morisse la mia amica non ci starei così male"
"Quindi tu mi stai dicendo che se ora la tua amica morisse non staresti così tanto male come lo sei stata per il tuo cane? Ma ragioni quando parli? Tu, metti al primo posto la vita di un animale e al secondo quello di una persona? Non dico che gli animali non steno nulla, anche io ci sono stata tanto male quando è morto il mio cane ma sicuramente non preferirei morisse la mia amica. Tutt'ora il mio cane mi manca ma il tuo discorso non ha senso"
"Certo anche perchè se avessi una vera amica verrebbe a trovarmi invece di starsene con i suoi amici"
"Magari ha problemi più gravi? Hai mai perso una persona davvero importante per te? Una con la quale sei cresciuta, che manteneva i tuoi segreti e che metteva se stessa al secondo posto pur di metterti nel primo. Hai mai provato quella sensazione soffocante, come se ti stessero strozzando o come se ti stessero togliendo una parte di cuore."
E come ogni volta che vado a fare le lezioni comuni me ne esco. 
Dovrebbe arrivare qualcuno dopo, dalla segreteria mi hanno avvertita che sarebbe venuto qualcuno perchè ha telefonato. In tutti questi giorni i miei genitori hanno prvato a venire e li ho fatti entrare una sola volta. È colpa loro se sono quì dentro. 
qualcuno bussa alla porta e spero veramente che non siano loro, non lo sopporterei e li manderei via.
"Cia.. Dylan ma che diavolo? Che ci fai tu qui e soprattutto, come fai a sapere che sto quì?"
Non capisco, solo con un permesso speciale si può entrare in settimana, a meno che non siano i familiari
"Ciao bambolina, anche io sono contento di vederti"
"Cosa dovrei dirti? Ehi ciao semi sconosciuto che si presenta quì  senza che io ti abbia detto nulla di me"
"Ti ho seguita l'altro giorno e ho ammaliato con il mio fascino quella donna, come si chiama? Jane forse? Si probabile, Jane. E ah mio padre potrebbe essere suo amico perciò eccomi qui, nessun fascino, anche se avrebbe funzionato ugualmente"
"Ma che diavolo? Cosa vuoi da me?"
"Mi devi un appuntamento e poi potresti uscire sai, solo se un maggiorenne ti viene a prendere e firma per prendersi la responsabilità della tua uscita. conosci qualcuno? Perchè io li faccio il prossimo anno 21, non credo che resisterai un anno, credo che ti taglieresti le vene dalla faccia che hai, magari ci hai già pensato e hai una lametta nascosta sotto la maglietta?"
"Non azzardarti  a scherzare nuovamente con me sul suicidio. E si ho un'idea, domani posso uscire e tu mi devi accompagnare"
"Okay bambola. Non pensavo fossi così ricca da avere tutte quelle borse di gucci, chanel eccetera, shopping terapeutico?"
"Per la cronaca, la mia famiglia è ricca sfondata ma non chiedo quasi mai soldi a mio padre, odio lo shopping terapeutico e quelle me le ha date Brian pensando di comprarmi con due cavolate della gucci"
Non le ho nemmeno aperte, non l'ho chiamato e non ho nemmeno parlato con Caroline, avrei potuto chiedere a sua madre di firmare ma se sta male non voglio chiederle un favore.
"Wow, gentile il ragazzo, se pensa di farsi perdonare per uno schiaffo in faccia è ancora più stupido di me. Vieni andiamo."
"Ma non posso uscire, ricordi e poi non ho intenzione di andarmene con uno sconosciuto"
"Sei stata a casa di questo sconosciuto e non ti ho fatto niente anzi mi sembra che io stia cercando di aiutarti e ti ho detto che mio padre è amico di quella tizia della quale mi scordo il nome"
"Quindi tu, hai chiesto il permesso di farmi uscire prima che accettassi? Se avessi detto di no?"
"Ti avrei presa comunque forza muoviti"
"Perché mi aiuti se neanche mi conosci?"
"Sei simpatica... Credo"
Scoppio a ridere, probabilmente non sa nemmeno lui perché mi sta aiutando.
"Mi devi accompagnare a casa di Walker"
Non so cosa sto facendo ma ho bisogno di Jessica, anche se i suoi figli ora come ora non li sopporto, ho bisogno del suo aiuto.
"Fermati qui"
"Va bene bambola"
"Non chiamarmi bambola smettila"
Si mette a ridere mentre suono il campanello, se non mi stesse aiutando lo avrei mandato via volentieri.
"Tu stai quì"
"No io vengo con te, ti ho fatta uscire io e sei sotto la mia responsabilità"
Sbuffo ma per quanto mi costa ammetterlo, ha ragione.
"Ciao Jessica, scusa se sono venuta senza preavviso ma devo parlarti"
"Ciao tesoro, nessun disturbo dimmi pure"
"Vedi, sai del collegio, ho bisogno del tuo aiuto per uscire da lì. Se tu venissi a farmi una firma mi faresti un favore enorme e io potrei reiscrivermi alla scuola pubblica, non ne posso più di quel posto"
"Tesoro non avresti un posto dove vivere, ti prenderei volentieri quì ma sai che mio marito lo direbbe ai tuoi genitori e io non posso farci niente"
"Può venire a stare da me, ho un appartamento"
Quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva, che cosa ha detto? Mi ha praticamente obbligata a vivere con lui e io di lui so solo che si chiama Dylan. Perché mi metto in queste situazioni? Ovviamente non vivrò con lui ma se questo basta a farmi uscire, uscirò da quella scuola e lo ignorerò fino alla morte.
"Questa è una buona idea"
Perchè questi due si sono messi d'accordo senza chiedere nulla a me?
Jessica alla fine ci ha chiesto di rimanere a cena, le ho spiegato la situazione con Brian e Ethan ma mi ha detto che sono fuori città con il padre ed è una benedizione per me. Mi ha spiegato meglio ciò che mi aveva detto Brian, ovvero che lei non è la madre biologica dei due ma solo di Daniel, a quanto pare la madre è morta quando entrambi erano piccoli. 
"Quel ragazzo, Dylan, da quando lo conosci?"
"Lo conosco da poco, precisamente da sabato ma non so perchè mi vuole aiutare"
Lancio uno sguardo a lui che è seduto sul divano a giocare con la play station insieme a Daniel, è davvero bello.
"Secondo me lo hai fatto innamorare"
"Jessica non posso far innamorare uno sconosciuto, lui non mi piace molto, anche se mi ha aiutata"
"Vuoi dirmi cosa è successo tra te e mio figlio senza girarci troppo intorno inventandoti cavolate? Sono tutto tranne che stupida, ho capito che non avete discusso e basta"
"Si è messo a fare rissa con Dylan e nel casino mi ha tirato una sberla in faccia"
"Ommiodio. Davvero, non capisco cosa gli sia preso, mi dispiace ma fidati di me, si era preso una grande cotta"
Sto per rispondergli quando suona il campanello e Jessica dice a Dylan di aprire perchè probabilmente è il fattorino della pizza e in un attimo succede di tutto, i fratelli Walker sono tornati e riesco ad urlare solo un Brian fermati prima che Dylan venga scaraventato a terra da Brian che gli urla 'cosa ci fai in casa mia'
È scoppiata una lite ed è colpa mia, era meglio se stavo in collegio.

Portami all'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora