Non so nemmeno perché ora che sono a sto stramaledetto gala ma me la prendo solo con Dylan che poverino non c'entra proprio nulla. Dopo 7ore si è deciso a farmi mettere quello che volevo. Mi sento afferrare per il braccio e portare verso una stanza. L'ansia mi assale perché non ho ancora visto chi cazzo mi sta trascinando. Appena la luce di questa stanzetta si accende la faccia chiaramente delusa di Brian si fa vedere. Mi sento in colpa. Oh se mi sento in colpa.
"Come cazzo hai potuto lasciarmi?"
"Io come ho potuto lasciarti?? Non non stavamo nemmeno insieme. Mi dicevi sempre che ero una persona importante. Che non mi avresti lasciata sola e cazzo, ci credevo eccome se ci credevo. Ero convinta che stavi dicendo la verità, che ero un minimo importante per te ma mi sbagliavo, cazzo se mi sbagliavo. Se fossi stata importante per te non mi avresti lasciata in quel modo, non mi avresti trattata male, non avresti fatto lo stronzo ma soprattutto, mi saresti stato accanto. Sai perché mi ero innamorata di te? Perché mi capivi, con un unico sguardo riuscivi a capire ciò che sentivo, come stavo. Ti bastava solo guardarmi negli occhi. Tu sei sempre stato un enigma per me, dicevi che eri troppo complicato, che nessuno ti avrebbe mai capito perché fin'ora nessuno lo aveva fatto. Ma io cazzo,ti ho capito e anche se tu sei troppo orgoglioso per ammetterlo, ti ho capito. So sempre cosa pensi anche se non te lo dico. So come ti senti, so che non vuoi far vedere le tue emozioni, so che ci rimani male anche se dici di sbattertene di tutto e di tutti. Ma tu mi hai abbandonata, non mi hai mai dato un motivo reale per il quale te ne sei andato, non mi hai mai detto un cazzo. Hai deciso di andartene come sei venuto. Se mi conosci così come dici sai bene che non ti riconquisterai mai la mia fiducia. Detto ciò, ti auguro il meglio dalla vita Brian Walker."
"Non puoi farmi questo Megan"
"Sto facendo esattamente ciò che tu hai fatto con me. Ti abbandono"
***
"So che non ti diverti, ste cose non fanno per te. Andiamo"
"Eh?"
"Ti porto da un'altra parte"
Dylan mi prende per mano e mi porta verso l'uscita dove incrocio lo sguardo di Brian. Di male in peggio.
"Fame?"
"Un po'"
Dopo circa 10 minuti che ci siamo infiltrati nel traffico di New York si ferma in un piccolo chiosco e prende due hot dog
"Ehm se vuoi possiamo andare in un ristorante ma so che odi quelle cose quanto me perciò ho pensato che un hot dog, delle patatine e la birra andassero bene"
"Vanno più che bene"
"Vieni ti porto in un posto"
Mi trascina verso il palazzo di fronte dove chiama l'ascensore è schiaccia l'ultimo pulsante
"Cos'è hai un attico anche qui?"
"Ha ha. Simpaticissima sei. No andiamo sul tetto"
"Mi vuoi buttare giù?"
"Ma che hai il ciclo?"
"Ho parlato con Brian"
"Onestamente era molto meglio il ciclo. Che cazzo voleva?"
"Nulla abbiamo chiuso"
"Tanto tra di voi non è mai iniziato nulla"
Nemmeno il tempo di ribattere che le porte dell'ascensore si aprono facendo intravedere la meravigliosa vista di New York. Mi sono innamorata di questa città. Nonostante sia primavera la sera fa ancora freddo e da persona intelligente non mi sono portata nessuna giacca.
Sento il suo fiato caldo sul collo e sussulto "non ti darò una giacca come fanno tutti perché non c'è l'ho ma ti stringerò così forte a me che ti dimenticherai come si respira"
"Che originale Dylan"
"Hai sempre saputo che non sono come tutti i tuoi amici"
"E tu saresti diverso?"
"Non avrei degli hot dog in mano e non sarei su un tetto, non credi?"
"Bhe può essere sai, non vuol dire essere diverso"
"Certo che vuol dire che sono diverso. Altrimenti saremmo in un ristorante in centro a mangiare caviale e piatti di pasta grandi quanto il mio mignolo"
"Su questo ti do ragione"
"Tu mi devi dare ragione, perché io ho ragione"
"E sei anche molto modesto"
"Se sono bello devo anche essere modesto, altrimenti non piaccio a nessuno"
" A me piaci così come sei"
"Stai cercando di dirmi che ti piaccio?"
"Non nel senso che credi tu"
"Mm perciò se faccio questo non ti fa effetto?"
Sì avvicina lentamente alle mie labbra mi lecca vicino al labbro"
"Eri sporca di senape"
Ah già non ho resistito e ho dato un morso all'hot dog. Aveva un profumo delizioso e quel gala del cavolo mi ha messo fame. Alzo la testa verso il cielo. È stupendo.
"Dylan, vieni a vedere le stelle con me?"
"Va bene. Anche se probabilmente guarderei solo te"
Dice in un sussurro l'ultima frase, ma non l'ha sussurrato abbastanza perché l'ho sentito.Spazio autrice
Hey amori miei. Scusate l'assenza ma sto studiando per recuperare i debiti.
Che ne pensate?💕
Lasciate un commento 😇
STAI LEGGENDO
Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...