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M sveglio mezza stordita e non capisco perchè ho il braccio di qualcuno sulla schiena. Cerco di girarmi, con molta fatica perchè questa persona pesa un po'. Non capisco chi è finche non si gira anche lui e vedo la faccia di Brian. Probabilmente ieri sera mi ha presa e mi ha portata fino al suo letto. È mezzo nudo e spero che i pantaloni, almeno qulli, ce li abbia. Ha un fisico stupendo che mi farebbe sbavare se non fossi incazzata con lui. Già, perchè nonostante mi abbia portata fin qui , sono ancora arrabbiata. 
"So che sei sveglia e so che sei incazzata quindi ora alzati che ti porto a mangiare le ciambelle"
"E mi lasci sola appena trovi una più figa di me? Passo grazie"
"Dai smettila di rinfacciarmelo, per farmi perdonare ti porto da starbucks e ti pago la colazione"
"Sono in grado di pagarmi la colazione anche da sola sai"
Accendo il telefono per vedere l'ora e un centinaio di chiamate e messaggi dai miei genitori quasi mi bloccano il telefono. Non me ne frega niente, così come non frega a loro, cercano di fare i genitori adesso che non hanno idea di dove io sia?
"So che puoi pagartela da sola ma se te la pago io fa un'altro effetto"
"Sì, mi verrebbe da vomitare sul caffè"
"Dai Megs , non fare l'acida. Ti ho chiesto scusa, sono andato da lei per dimenticare molte cose e ho visto che non ci sono riuscito"
"Se vuoi dimenticare le cose non vai dalla prima troia ma vai da uno psicologo"
"Non è che sei gelosa?"
"Io gelosa? Figurati. E poi mettiti una maglia"
"Non ti piace ciò che guardi baby?"
"Ho visto di meglio"
No non è vero che ho visto di meglio ma dettagli. Justin  era abbastanza secco se dobbiamo parlare di muscoli ma non sono il tipo di ragazza che si lancia addosso al primo ragazzo senza maglia che vede
"Io non ho problemi a dirti che non ho visto mai meglio di te"
"Bugiardo. La tipa con cui sei andando ieri lasciando me sola aveva un bel fisico e un bel viso"
"Partendo dal fatto che era rifatta e troppo truccata per i miei gusti, era anche più truccata di te che quando ti ci metti ti fai quella linea spessa negli occhi. E poi tu mi piaci così, anche adesso struccata sei bellissima. Mi perdoni?"
"Sei un paraculo e poi si chiama eyeliner, non sono bellissima ma si ti perdono"
"Aaaaa, ti amo"
Mi salta addosso come un bambino e mi lascia baci ovunque facendomi ridere. 
"Ma ora, siccome sono le sette, vorrei dormire ancora un po' "
Solito Brian. Io non riuscirei ad addormentarmi quindi mi metto a fargli i grattini sulla sua schiena. Schiena, sembra fatta di marmo con tutta quella palestra che probabilmente fa. Continuo a fargli i grattini anche sui capelli e sembra che si sia addormentato quindi tolgo la mano per girarmi dall'altra parte ma a quanto pare è sveglio quindi mi prende il polso e me lo rimette sulla sua schiena.
"Il tuo tocco mi rilassa terribilmente e ora ho bisogno di te"
la sua voce roca e il suo sguardo mi fanno morire le parole in gola perciò continuo a massaggiarlo senza fiatare.
"Vorrei riempirti di baci, non so cosa mi succede ma voglio baciarti fino a farti consumare le labbra."
Mi mette le mani sulle guance e mi dà un bacio a stampo e poi mi dà baci sul collo, sotto l'orecchio e sopra il seno
"B-brian"
"Sappi che se non mi fai smettere tu io continuo"
Non so cosa mi prende ma voglio che continui così lo prendo dalla nuca metto le mie labbra sulle sue e mi sorride.i suoi baci mi stanno facendo girare la testa.

*****

Siamo da Starbucks e pensavo che sarei stata imbarazzatissima da ciò che è successo ma lui non me lo ha fatto pesare ed è felice. Io lo sono un po' di meno perché devo tornare in quel collegio del cazzo o stasera o domani mattina presto e mi sembra di stare in gabbia.
Brian mi ha preso una confezione da 6 ciambelle glassate è un caffè enorme. Sta sorridendo mentre mi guarda mangiare perché mi sto sporcando ovunque e lui continua a pulirmi gli angoli della bocca. D'un tratto sbianco. Che cazzo ci fanno Francisco e Justin qui?
Brian nota la mia faccia e si gira arrabbiandosi sempre di più. 
"Oh, wow, guardali, ora stanno facendo i fidanzatini, il figlio di puttana e la troia"
"Stai zitto o giuro che ti faccio ingoiare ciò che la mamma ti ha dato"
"Non sono io quello che ruba le ragazze quindi devi solo stare zitto"
"Justin basta stai zitto. Vattene o giuro che vado a denunciarti"

"Fallo pure, io non ho problemi, l'unica ad avere problemi sei tu, come spieghi a papino che eri in un locale?" 
"Oh tu invece avrai molti problemi quando ti romperò il naso"
"Su fatti avanti Walker, o hai paura?"
"Di certo non ti spacco il naso in un posto pieno di ragazze quindi vieni pure al parcheggio"
"No Brian, calmati, andiamo via e basta"
Parlo inutilmente perché va verso la porta. Lo seguo lasciando le ciambelle e il caffè lì e prendendo le chiavi della sua auto, non si può neanche mangiare in pace. Il tuo ex ragazzo e il ragazzo che ti piace si stanno per prendere a pugni e a te interessano le ciambelle? 
Coscienza non ora.
Corro verso il parcheggio e si stanno urlando già qualche insulto con Francisco che ride da una parte. Gli spaccherei il naso. 
"Brian porca troia ascoltami, andiamo via e basta"
"Devo fare ciò che avrei dovuto fare tempo fa"
E gli tira un pugno sul naso. Non ci posso credere. Iniziano a picchiarsi e quasi mi viene un attacco di panico ma devo smetterla di fare la debole e aiutarlo. Appena butta Justin a terra vado verso di lui e gli stringo forte la mano, ha detto che il mio tocco lo rilassa. Si gira verso di me e vedo il senso di colpa balenare nei suoi occhi. Penso abbia qualche problema a gestire la rabbia. Justin se ne sta andando con Francisco ma urla un'ultima cosa:
"Smettetela di fare i fidanzati,  a Walker piacciono le cose usate. Quando scoperete però ricordati di quando io me la sbattevo ovunque okay?"
Brian va verso di lui e gli tira altri pugni in faccia e prima che lo uccida, lo prendo per il polso e mi appoggio su di lui. Sono terrorizzata ma devo calmarlo prima che uccida anche me.
"Brian, calmati okay? Ascoltami, non ne vale la pena e non è vero che mi sbatteva ovunque. Ci sei? Lo ha detto per farti arrabbiare. Vieni qui. "
Sta praticamente tremando dalla rabbia e mi sento in colpa. Gli accarezzo la testa e lo porto  in macchina. Lo faccio mettere nei sedili posteriori e mi siedo su di lui. Metto la mia faccia sul suo collo e gli lascio qualche bacio. Rimaniamo così per attimi interminabili e lui sembra rilassarsi. "Scusami"
Me lo dice con un filo di voce e sembra impaurito dalla mia reazione. 
"Megs, cosa mi stai facendo" 
Cosa mi stai facendo tu Brian.


Portami all'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora