Spazio me: leggete questo capitolo con in sottofondo la canzone Thousand years, mi ha accompagnata in tutti i miei momenti no e credo che questa lettera vada letta con quell'atmosfera.
Cara Abigail, non so perchè sto scrivendo tutto ciò in un pezzo di carta, le mie emozioni contrastanti tutte qui. Perchè contrastanti? Perchè non so se provare amore o odio verso di te. Ti volevo tanto bene, lo sapevi meglio di me ma non lo hai voluto accettare, hai accettato solo l'odio verso di te mettendo da parte, chiuso in un cassetto del quale avevi gettato la chiave, il nostro amore. Com'è possibile tutto questo? Ancora oggi dopo praticamente un'anno io spero che tu possa sbucare da dietro la porta con del cibo, ogni volta che mi vibra più volte il cellulare spero che sia tu che mi mandi 300 messaggi scrivendo una parola in ognuno. ogni volta lo spero e ogni volta ci rimango male constatando che non sei tu.
Quando dico che non so se amarti o odiarti non scherzo. Non so se amarti per tutto ciò che abbiamo passato insieme oppure odiarti per ciò che mi hai fatto, ci, hai fatto. Probabilmente quando avevi in mano tutte quelle pastiglie non ti sei ricordata di noi, che ti volevamo bene. Avevi in mente solo le cattiverie, che dicevi di fartele scivolare addosso e diamine, sono stata così stupida a non capire che tu stavi davvero male, che quando dicevi di farti scivolare le cose addosso quelle in realtà ti tagliavano come il vetro. Quando ti dicevano sei grassa e tu rispondevi a tono, mandandoli più volte a quel paese ridendo. Come ho fatto ad essere così stupida? A non accorgermi che quelle parole ti facevano male, tanto male. Quelle stesse parole che anche a me molto spesso hanno fatto male, ma io ci sono passata davvero sopra, tu ti sei fatta affogare da quelle parole e dai ricordi della tua infanzia, ti sei trascinata tutto sul fondo insieme a te e sei annegata con quelle pastiglie. Non me lo perdonerò mai, non mi perdonerò mai il fatto di averti lasciata morire in quel modo, di aver lasciato a tutti noi un vuoto incolmabile, che nemmeno 2, 20, 100, 10000 persone possono colmare. Non mi interessa il numero di persone che ho vicino, mi interessa a che gradino stanno nella mia vita. Tu, cara Abigail, stavi in alto, nel gradino più alto. Non lo scrivo per rimpiangermi, per commiserarmi, ma mi manchi. Mi manchi ogni giorno di più.
Quando eri viva non ci facevo caso al fatto che avresti potuto mancarmi, infondo eri sempre qui, dove saresti potuta andare? Non avevo calcolato il tuo sentirti incompresa, il tuo sentirti fuori luogo e il tuo star male. Perciò perdonami, perdonami se sono stata una stupida che non si è accorta di nulla, se non ti sono stata sempre accanto quando ne avevi bisogno perdonami se non sono stata l'amica che volevi,perdonami di tutto, non volevo farti del male, non volevo portarti a fare ciò che hai fatto. Scusami.
Hai presente la teoria dell'elaborazione del lutto? Quella che avevamo studiato a scuola. Quella che dice che ci sono 5 fasi:1 negazione/rifiuto
2 rabbia
3 negoziazione
4 depressione
5 accettazione
si dice che ci siano 5 fasi che vengono in ordine dalla prima alla quinta. Pensavo di essere arrivata all'ultima fase, quando la seconda si è ripresentata, dopo la quarta, di nuovo la prima. Hanno creato tutte un mix di emozioni dentro di me che mi stanno portando di nuovo alla depressione, poi alla negoziazione, al rifiuto. Non sono d'accordo con questa teoria, credo che queste fasi esistono e che si presentino sempre. Quando una persona lascia un vuoto verso di te è difficile riempirlo, è difficile convivere con quello squarcio al cuore, forse, l'ultima fase, non arriva mai. Non riuscirò mai ad accettare la tua morte.
scusami.
spazio autrice
buonasera a tutti/e. questo capitolo non è lungo come gli altri ma non me la sentivo di aggiungere qualcosa che avrebbe rovinato l'atmosfera della lettera. Spero davvero vi piaccia.
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Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...