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Mi sono addormentata sulla terrazza. Ho fatto una sfuriata al telefono con mio padre perché non mi dava i soldi e non li avevo nemmeno per mangiare. Ho dovuto chiedere a Caroline di prestarmeli. Ovviamente lei è tornata ai suoi problemi con Matthew e Dylan è via praticamente sempre, deve prepararsi per una gara. Sono quasi sempre sola qua dentro e ho anche un po' di paura che venga qualcun'altro che ha la sua chiave. Anche perché come cavolo lo chiudo un ascensore? Sta cominciando a fare davvero freddo ma siccome sono sola da quasi una settimana non so dove si accendano i riscaldamenti e non c'è nemmeno la legna per il fuoco perciò mi sto mettendo le felpe pesanti di Dylan che probabilmente nemmeno se ne accorgerà. Abbiamo legato molto di più prima che fosse totalmente assente e non chiamasse, mi ha raccontato qualcosa del suo passato ma non troppo, ho capito che ha avuto molti problemi familiari perciò non ho voluto approfondire. Dallo sdraio al bagno per truccarmi e vestirmi ci ho messo 40 minuti il che è un miracolo per me che ci metto mezz'ora solo a sistemare le ciglia. mi dirigo verso l'atrio perché ho bisogno di fare shopping, non posso continuare a usare le felpe di Dylan anche se non c'è. Noto un gruppo di ragazzi vicino alla porta d'ingresso del palazzo ma non faccio molto caso ai visi.
Mi dirigo verso la fifth avenue, devo comprarmi qualcosa di più caldo. Ci sono tantissimi negozi con prezzi stellari che non posso permettermi. Wow, non mi sarei mai aspettata di dire una cosa del genere. Megan Campbell, figlia di uno degli uomini più importanti di NY city, non può permettersi un vestito da 500 $. Non che mi dispiaccia ovviamente, non me ne faccio proprio niente con un vestito del genere.Mi dirigo verso forever 21, negozio che ovviamente mi ha fatto scoprire Brian, quando mi ha preso il vestito ma l'intenzione iniziale di comprarmi qualcosa qui dentro svanisce quando ricordo il giorno in cui mi ha accompagnato, così vado a fare shopping più avanti, in un negozio a caso. Mi scontro con qualcuno evviva le figure di merda. Alzo la testa e vedo Tyler. Non lo vedevo da tantissimo tempo. Mi abbraccia e mi prende in braccio, forse è l'unico che mi è mancato sul serio, con Tyler ho fatto tutte le scuole insieme, compreso l'asilo. I nostri genitori si conoscono, i suoi sono simpaticissimi e disponibili, perché i miei non sono così?
"Aaa, mi sei mancato"
"Pure tu scimmia"
"Ancora con la storia della scimmia? Eravamo all'asilo, mica è colpa mia se mi arrampicavo negli alberi?"
"Com'è sta storia degli alberi?"
Sussulto appena la voce di Dylan mi arriva alle orecchie. Che cavolo ci fa lui qui se non lo vedo da giorni? Sto cominciando a pensare che mi stia seguendo ma non mi va di dirglielo davanti a tyler, gli causerei solo problemi.
"Tu chi sei?"
"Un amico di Megs, vive con me, tu invece?"
"Amici d'infanzia."
"Bene, io e Megs dobbiamo andarcene, scusami, ci becchiamo in giro"
Saluto Tyler con un bacio e ce ne andiamo, non posso dirgli che in realtà non andiamo da nessuna parte e che non lo vedo da tempo o si preoccuperebbe.
"Ma che fai, mi segui ora?"
"No, passavo di quì e.."
"Non dire cavolate, tu odi i negozi quindi perchè sei quà e come fai a sapere che sono venuta in sto posto"
"Okkay, mi hai scoperto. Sai quelli che stavano sotto casa? Sono miei amici e diciamo che gli chiesto di controllare come stavi perché non tornavo a casa da un po'.  Stasera c'è una gara, vuoi venire e stare in macchina con me? Non è qualcosa di importante ma se vinco facciamo un aperitivo a casa nostra"
"Punto primo: se dici di nuovo ai tuoi amici di stalkerarmi ti uccido. Punto secondo: si vengo. Punto terzo: non è casa nostra ma è casa tua, sarebbe casa nostra se contribuissi di più, se fossimo fidanzati o sposati ma dal momento che contribuisco poco e le altre due opzioni non sono nemmeno valutabili, è casa tua"
Ride con talmente tanto gusto che si deve fermare in mezzo alla strada mentre la gente lo guarda malissimo, probabilmente è abituato a ignorarli.
"Quindi tu credi che non potremo mai finire insieme?"
"Esattamente"
"Se entro un mese mi baci e finiamo a letto con la tua volontà mi devi dare qualcosa, se invece riesci a resistermi ti do la mia macchina, ti do lezioni e ti iscrivo a una corsa"
"E se finiamo a letto con la tua di volontà?"
"Se finiamo a letto con la mia volontà non conta"
"Si certo credici"
"Sei vergine?"
Sussulta a quella domanda. Chi diavolo fa domande del genere in mezzo alla strada
"No, non sono vergine mi spiace per te se volevi fare qualche battuta di pessimo gusto"
"Sembri molto vergine però"
"bene, non lo sono, riportami a casa tua caro coinquilino"
Mentre ci dirigiamo verso la macchina di Dylan un flash le acceca gli occhi. Fotografi? Che diavolo ci fanno qui?
"Megs credo che siano qui per te, sai era uscito un presunto articolo dove dicevano che tuo padre avrebbe abbandonato l'azienda e che saresti stata tu a capo di essa quindi probabilmente sono qui per questo."
"Non farei mai nulla per mio padre che cavoli. E poi mi stanno fotografando mentre siamo a braccetto chissà quanti altri articoli stupidi usciranno. A chi interessa la mia vita non sono mica una Kardashian?"
"E allora scappiamo"
Mi prende per mano e comincia a correre verso la sua auto, scoppio a ridere per quanto è buffo, il cappellino gli è caduto dalla testa, si ferma e me lo mette di fretta e storto mentre riprende a correre. Questo ragazzo è pazzo e in questo momento non me ne frega niente dei fotografi che potrebbero averci scattato migliaia di foto insieme. 
Arriviamo sotto casa sua in meno di 10 minuti, con tutto il traffico che c'é a New York, ma cosa ci si può aspettare da uno che fa corse. I suoi amici per fortuna non ci sono più. Appena entrata in casa mi programmo il resto della giornata: butterò le borse a caso, mi metterò il pigiama e dormirò fino a prima di andare alla gara. Purtroppo sto scemo di ragazzo rovina i miei piani.
"Ora ci mettiamo nel divano a guardare un film"
Provo a protestare ma si oppone e mi butta nel divano.  Va ad alzare i riscaldamenti, finalmente, quando non c'era non sapevo dove accenderli perchè c'erano troppi pulsanti. Accende pure il camino, e a quanto pare la legna stava nello stanzino. Sono stupida. Prende una coperta grandissima che mi fa venire caldo solo a vederla ma ora come ora non mi importa, ho ancora il naso rosso dal freddo che fa fuori. Vado verso camera mia a togliermi questo jeans troppo stretti e infilo la felpa di Dylan senza mettermi i pantaloni, è abbastanza lunga di suo, è come un vestito. Mi dirigo verso il salotto e dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua noto lo sguardo di Dylan su di me, o meglio, sulle mie gambe. Non mi sembra di essere così scandalosa, infondo ho solo Delle calze con i cuoricini. Sento il suo respiro sul mio collo e mi sento bloccata tra il suo corpo e il bancone. Ho mille insulti per la testa ma appena apro bocca l'unica cosa che riesco a dire con un filo di voce è:"cosa stai facendo"
Il suo fiato sul collo mi fa venire i brividi in tutto il corpo, se solo la sua vicinanza al suo collo mi provoca questo effetto, non oso immaginare le sue mani sul mio corpo. Mi sento quasi stupida a pensare a certe cose ma il pensiero suo e mio su un letto fa alzare la mia temperatura corporea. All'inizio non mi ispirava fiducia e lo odiavo e francamente c'era Brian di mezzo e il fatto che si fosse offerto di aiutarmi.  Ma ora Brian non c'è e Dylan è l'opposto di Brian. Dylan sa cosa vuole da una persona e se vuole qualcosa, lui se la prende. In questo caso lui vuole me e credo che non aspetterà tanto prima di avermi.
Prende la mia mano e la mette sul cavallo dei suoi pantaloni e sembra che la mia temperatura corporea si sia alzata e ho le guance in fiamme. Io non arrossisco mai. 
In un attimo si toglie la maglietta e ancora una volta non riesco a respingerlo. Non voglio respingerlo.  Mi mette le mani sotto la felpa e mi prende per i fianchi, facendomi salire sul bancone mentre la sua testa è nell'incavo del mio collo e le sue labbra mi sfiorano. Non è come il tocco di Justin, con lui non sentivo nulla. Non è come il tocco delicato di Brian. É eccitante, delicato e rude allo stesso tempo e mi sta provocando un piacere che non ho mai provato. Mi stringe il sedere e quando mi tocca la pancia rabbrividisco e cerco di ritirarmi, mi imbarazza il mio corpo. Ma lui mi tiene saldamente per il sedere sussurrandomi sulla pelle che non devo vergognarmi. Il suo fiato caldo mi procura un gemito che avrei voluto trattenere ma non sono riuscita e spingo i miei fianchi sulla sua vita. Non ho mai fatto una cosa del genere.
"Baby doll rendi tutto più complicato sbattendo i tuoi fianchi sul mio amico sai? Mi sai eccitando talmente tanto che ti sbatterei quì ora, sul piano della cucina, sul lavandino del bagno, in terrazza e in tutti i posti di sta casa"
Probabilmente sono arrossita ma da quanto sento il corpo in fiamme non ci faccio caso.
"E allora fallo"
Non posso crederci che quelle parole sono uscite dalla mia bocca, io che ho aspettato prima di farlo per la prima volta, io che mi imbarazzavo quando mi toccava il sedere o mi metteva le mani sui fianchi. Ma non mi ritiro, perché è ciò che voglio veramente. C'è sempre stata attrazione fisica tra noi e me ne accorgo solo adesso che le sue labbra stanno baciando ogni centimetro del mio seno e le sue mani stringono forte il mio sedere. Si avvicina alle mie labbra e ci lascia un bacio delicato. Rimango delusa. Lui la fa eccitare solamente mettendole la mano sotto la maglietta, un bacio delicato non è da lui.
"Nonostante come ti ho detto prima lo farei ovunque con te, non sei pronta, è troppo presto per te e lo sai. Non voglio forzarti o farti sentire sbagliata e credimi, mi è servito tutto l'autocontrollo che ho in corpo per non saltarti addosso appena ti ho visto con la mia felpa. Non voglio forzarti a fare qualcosa che probabilmente non vuoi o della quale ti pentirai, quando arriverà il momento vedremo."
Rimango quasi delusa dalle sue parole ma la voce roca e bassa con il quale l'ha detto, come se fosse un segreto che dovessero condividere solo loro due nonostante non ci fosse nessun'altro nella stanza, mi convince che se fossimo andati oltre dopo qualche ora si sarebbe pentita e sentita in colpa.

spazio autrice

saaalve, premetto che mi sono imbarazzata tantissimo a scrivere sto capitolo ma credo che ogni tanto scene del genere non guastino mai 😛
Vi piacciono i capitoli di questo genere?

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