"Abigail, Abigail, dove sei ti ho vista torna indietro"
continua a correre, è velocissima. Sono sicura che sia lei, i suoi capelli ricci e dorati sono inconfondibili.
"Ti prego Ab, fermati, non voglio farti niente, solo parlare e abbracciarti"
"Non si può fare ormai, ciò che è fatto è fatto"
Mi sveglio di soprassalto e comincio a piangere. Era solo un sogno, uno stupidissimo e inutile sogno
"Stronza mi hai rovinato la vita"
Lo dico in un sussurro, sperando che dall'alto lei non mi abbia sentito. Anzi, voglio che mi senta, che capisca che mi ha rovinato la vita, che poteva risparmiarselo così non rovinava la vita anche a noi altri.Mi faccio una doccia veloce, vado a prendere i vestiti che mi ero preparata da ieri sera e mi trucco, sono vestita e truccata rigorosamente di nero. Si apre la porta d'ingresso e vedo Caroline, bella come sempre, con in mani un mazzo di chiavi di casa mia
"ma che cazzo?"
"Hey hey, non le ho rubate, me le ha date tua madre perchè in sti giorni deve partire e mi ha detto che posso venire qui quando voglio"
"Okay. Sei pronta?"
"Non proprio ma dobbiamo farlo. Glielo dobbiamo"
Mi infilo i tacchi e la prendo per mano, unite come sempre.
"Chi ti ha chiamata per avvertirti della manifestazione?"
"A me sua sorella, mi sembrava un sacco distrutta ma ha cercato di ridere un po', a te?"
"Sua mamma. A malapena mi ha detto ciao, credo ce l'abbia con me"
"che motivo avrebbe"
"Non so magari mi da la colpa, avrebbe ragione"
"No. Senti, smettila okay' Non riniziare con la storia che è colpa tua, tuttta questa faccenda non è colpa di nessuno, ha deciso lei di fare tutto ciò okay? Non teneva abbastanza a sè stessa punto. non è colpa di nessuno, men che meno tua"
Sospiro e in un attimo siamo arrivate. Prendo Caroline per mano e ci sosteniamo a vicenda.
"Benvenuti a tutti signori e signore. Oggi, a un anno esatto della sua morte, vogliamo commemorare la signorina Abigail Anderson, qualcuno vuole parlare in suo onore?"
Sto per alzare la mano ma qualcuno mi precede. Con che faccia Ethan Walker si è presentato qui?
"Ricordo Abigail come la persona più dolce del mondo. Si preoccupava sempre per gli altri, non era tranquilla se lei stava bene e gli altri no. Ci siamo conosciuti per caso, nel supermercato dove lavorava. Stava sistemando le scatole di cereali in alto su una scala quando le cadde tutto e ovviamente finirono nella mia testa. Era sbadata, ma si impegnava per tutte le cose che doveva fare, anche per le più insignificanti. Era testarda, acida, proprio come Megan Campbell, seduta in prima fila, ma voleva bene alle persone che sceglieva di avere a fianco. Amava i bambini, cavolo se li amava. Erano la sua vita, diceva sempre di volerne uno. Oggi voglio ricordarmela come la Abigail con il sorriso, quella che non si scoraggiava mai e che faceva di tutto pur di rendere felice chi aveva affianco. Detto ciò, Abigail Anderson, sei l'unica donna che io abbia mai amato in tutta mia vita"
È distrutto, lo vedo dallo sguardo, ma è anche sincero.
"Grazie signor Ethan Walker. Qualcun'altro vuole parlare?"
Mi alzo subito in piedi e mi dirigo verso l'uomo.
"scusate il ritardo"
Vedo entrare Brian e il mio cuore si ferma un secondo. Quando smetterò di sussultare ogni volta che siamo nella stessa stanza?
"Molti di voi non capirebbero l'amicizia che ci legava. Eravamo legatissime, ci dicevamo sempre tutto, fin da piccole. Lei è stata la mia spalla destra per tutto il tempo. Era un anno più grande di me. Mi ricordo ancora quando ogni volta che cadevo, lei mi dava della sbadata e iniziava a medicarmi le ferite, in silenzio. Si prendeva la colpa quando facevo una cosa che non avrei dovuto fare. Giocavamo sempre insieme, un giorno contavamo di fare le modelle, abbiamo preso i tacchi di sua mamma e ci siamo messe a sfilare. Eravamo felici, io almeno lo ero, lei forse, neanche tanto. siamo cresciute, i nostri interessi sono cambiati ma nonostante ciò, continuava a medicarmi le le ferite, sta volta non la sbucciatura sul ginocchio, ma le ferite psicologiche. Era quel tipo di persona sulla quale sapevi di poter contare sempre perché bene o male, anche se con lei litigavi, se eri importante ti avrebbe aiutato in qualsiasi modo, voleva gli altri felici piuttosto che se stessa. Bhe, ora che non c'è, mi sento vuota, sola, come se mi mancasse un pezzo di cuore. Andandosene ha preso l'altra metà. Spero riposi in pace e che sia felice ora."
Torno a sedermi mezza sconvolta. Sono riuscita a parlare. Sento altre persone tra cui Caroline e Brian ma non distinguo le parole di nessuno. Pensare Delle cose e dirle ad altra voce è completamente diverso. Mi dirigo verso l'uscita insieme a tutti gli altri, sento gente che mi fa complimenti per il mio discorso ma non distinguo i visi, sono sconvolta, non so perché. Probabilmente perché non sono stata al funerale.
Mi sento prendere per il polso da Ethan Walker
"Senti bello mio se vuoi che io ritiri la denuncia no non lo farò. Spiegami perché cazzo hai fatto quella merda di discorso sui bambini che non c'entravano nulla"
"Non voglio Parlare della denuncia, era a questo che volevo arrivare. Parlavo del bambino perché quando è morta era incinta di 5 mesi"
"Cosa cazzo stai dicendo"
"Era incinta di me, di 5 mesi. Era felicissima per quella bambina. Pensavo sarebbe stata la sua forza, mi sbagliavo. Ha portato via sia lei che mia figlia"
Mi lascia e mi appoggio sul muro, credo che potrei svenire da un momento all'altro. Delle braccia mi reggono, cosa ci fa Dylan qui?
"Dylan"
"Sono venuto magari avevi bisogno di supporto, non me la sentivo di entrare, non la conoscevo"
Mi appoggio su di lui che mi fa calmare dall'attacco di panico che avrei avuto da un momento all'altro.
Brian mi si avvicina con Matt e Caroline
"Hey, non andartene, abbiamo bisogno di confortarci a vicenda. Tu io e Caroline abbiamo perso la nostra migliore amica, Matt ha perso una cara amica perciò abbiamo bisogno di confortarci a vicenda. Ti prego non scappare di nuovo da me, Megs ho bisogno di te adesso"
Lo abbraccio. Dovrei perdonare tutti. È proprio vero che quando si è in difficoltà ci si rende conto di chi ci manca davvero. Guardo Dylan, è appoggiato al muro a fumare la sua sigaretta, è bellissimo. Gli sorrido e mi sorride di rimando. Non è incazzato, sa che ho bisogno di loro adesso e apprezzo lo spazio che mi sta lasciando.Spazio autrice
Dovete amarmi solo per questo capitolo per 2 motivi
-ho aggiornato prima
-Brian non sta dalla parte del 'nemico'
Che ne pensate?♥
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Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...