Capitolo 1

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È dicembre.
Adoro questo mese, l'atmosfera natalizia mi mette allegria.
Adoro perdermi per le vie della città, rapita dalle mille luci colorate, gli addobbi e il profumo di cannella e arancio.
New York quest'anno è davvero speciale e sono contenta di essermi trasferita qui, sto bene o almeno così sembra.
Ho quasi finito l'università, manca davvero poco e finirò questo percorso. Ho voglia di una spruzzata di novità.
Adoro tutto ciò che é arte, pittura e scultura; l'astrattismo mi incuriosisce ma adoro perdermi in Klimt, Van Gogh e Monet.
Mi definisco una ragazza qualunque, che ama dipingere, passare le serate da Frank, un bar vicino alla mia facoltà, con i miei amici.
Vivo da sola in questa città che amo osservarla sfrecciando con la mia moto all'alba quando tutto pian piano si sveglia, invece creo i miei lavori soprattutto di notte quando i pensieri urlano e il silenzio avvolge la mia casa in periferia.
Prima o poi qualcuno si accorgerà dei miei lavori.
Prima o poi qualcuno si accorgerà di me..
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Piper camminava serena per le vie della città osservando con curiosità le persone che le passavano accanto.
Fin da bambina, provava ad immaginare le storie che potevano caratterizzare le persone che incrociavano il suo sguardo e che catturavano la sua attenzione:
"Che casa avrà?"
"Quale sarà la sua paura più grande?"
"Sarà felice?"
"Sarà triste?"
A volte rimaneva senza parole quando, incrociando degli sguardi notava che, la frenesia del quotidiano aveva, a poco a poco, spento quei sorrisi, quei volti..
"Come possono vivere in una città come questa, ricca di bellezze e meraviglie ed essere così freddi e tristi?" penso Piper aggiustando bene il suo cappello nero a falda larga che copriva una parte dei suoi capelli biondi.

Percorse una delle strade principali, piene di luci e suoni, che dopo poco la condusse verso una piazza maestosa dove una grossa fontana zampillava acqua, accogliendola in tutto il suo splendore.
Si guardò intorno e percepì una presenza quasi familiare accanto a sè. Si voltò e notò un gruppo di bambini che correvano felici ma, la sua attenzione fu catturata da una donna che con estrema attenzione ripassava un suo disegno su un block notes.
Si fermò a guardarla.
La delicatezza con cui sfiorò la pagina in modo da rendere la sfumatura ancora più reale la catturó.
Rimase ad osservarla per un tempo indefinito, infatti mentre gli altri passanti si fermavano pochi istanti Piper rimase lì perché il suo modo di disegnare, cancellare, di muovere le mani era ipnotico.
I suoi capelli erano neri e lunghi, i suoi occhi: lunghe ciglia scure mentre il suo iride era di un verde smeraldo, luminosi e profondi; le sue labbra disegnate e carnose.
Rimase incantata da quella figura tanto da avvicinarsi sempre di più.
Fino a quando lei alzò lo sguardo e disse..

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