Capitolo 2

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Piper si avvicinò sempre di più e ciò che vide la lasciò senza parole.
Quella donna stava disegnando un paesaggio costiero incantevole: una scarpata rocciosa verticale a strapiombo sul mare. Le onde, disegnate, scavavano alla base delle pareti dei solchi che formavano nella roccia archi, scogli e grotte.
Che sensazione straordinaria.
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Fin da bambina, quando i miei genitori mi portavano al mare amavo chiudere gli occhi e catturare il suo profumo, i suoi misteri; prendevo in mano i sassi e accarezzandoli cercavo di immaginare quel moto perpetuo delle onde che le avevano levigate fino a farle diventare così lisce e belle.
Il profumo del mare si mescolava sempre al profumo delle vecchie reti che i pescatori conservavano nelle barche ormeggiate sulla spiaggia.
In quel momento chiusi gli occhi e pensai al passato ma, fui riportata alla realtà da una voce calda e roca..
"Allora? Cosa ne pensi? Ti piace?" disse quella ragazza puntanto due bellissimi occhi su di me.
Aprii di scatto gli occhi, come svegliata all'improvviso e riportata alla realtà. La ragazza che stava disegnando mi aveva rivolto la parola e io come una sciocca risposi solo :
"È bellissimo".
La ragazza corvina, sorrise, regalandomi un'ulteriore ondata di emozioni, abbassò lo sguardo e continuò il suo lavoro.
Che sciocca.
Avrei voluto aggiungere altri mille parole, avrei voluto dire che ciò che aveva disegnato aveva fatto riesplodere in me mille un passato ormai sopito, mille sensazioni ma la mia goffaggine ancora una volta aveva preso il sopravvento e rimasi senza parole.

Mi sarebbe piaciuto rimanere lì ad ammirare i suoi progressi ma la lezione all'università era troppo importante, non potevo perderla, infatti, oggi il professore di arte moderna ci avrebbe comunicato una grossa novità e io non potevo mancare.
Mi misi a camminare spedita con passo veloce, ero già in ritardo..

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