Capitolo 17

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"Ciao Piper"
" Ciao Alex , ben tornata"
" Grazie".

Lei era lì , Alexandra Vause era lì, davanti ai miei occhi e non riuscivo più a capire nulla.
Mi stava offrendo del vino per cui, deduco che, lei era nel bar ma io non me ne ero accorta, non me ne ero resa conto.
La guardavo sbigottita, incredula.
Tutto quello che stava succedendo era una sorpresa a cui non riuscivo a dar risposta, spiegazione.
Avevo i suoi occhi addosso.

"Come stai Piper?
"Io? Bene.. sto molto bene.." menti..
"Mi fa piacere.."
"Cosa ci fai qui? Quando sei tornata? All'università ci avevano informati che non potevi essere a New York , per problemi personali, e che saresti solo successivamente ritornata in modo da gestire meglio il progetto.."

Continuava a guardarmi dritto negli occhi, seguiva le mie labbra, i miei movimenti; era bella ma, non volevo e non potevo ricascarci.

" Sì, lo so ma, sono riuscita a liberarmi.
Volevo tornare, dovevo tornare, e ora ancor di più mi accorgo che devo risolvere dei problemi, devo sistemare e rimediare ad alcuni errori che ho commesso."
" E io, Alex rientro in cosa? Nei problemi o negli errori?" Le dissi tutto d'un fiato, incurante del male che avrei potuto causarle; in realtà io non sapevo cosa pensava di me, cosa pensava di ciò che era successo ma, davvero, non volevo più aggiungere nulla a riguardo .

"Piper non è come sembra, credimi.."
"Crederti Alex? Senti, non è un problema mio, davvero. Siamo state assieme, ecco la faccenda finisce qui.
Una sana e liberatoria scopata.
Non è necessario aggiungere nulla perché sarebbe davvero tutto inutile.

Le urlai quelle parole.
Avrei voluto invece baciarla, a lungo. Stringere e spingere le mie labbra contro le sue.
Sentire la sua lingua giocare con la mia.
Abbracciarla.

Sentivo che era cambiato qualcosa,  era diversa dal solito.
Il suo essere sicura di sé, il suo essere dominante, sembrava fosse svanito.

"Hai ragione Pipers, forse è meglio non aggiungere nulla, in fondo sei felice no? L'hai detto tu ..e poi quella ragazza bionda è davvero molto carina." Disse Alex con una nota di sarcasmo.

"Ma da quanto tempo sei qui? Cosa fai, mi controlli??"

"Controllarti ? Non dire schiocchezze, io non ti controllo, anzi, sai cosa ti dico? Non me ne frega nulla di quello che fai. Vai e divertiti e non farla aspettare; se non erro non è da te fare aspettare la gente..o almeno con me non hai aspettato".

Fuck. Stronza. Dritta al dunque. Se voleva punirmi ecco credo che ci sia riuscita.

"Scusate ma,cosa sta succedendo? Piper ci sono dei problemi ? Io e i ragazzi non ti vedevamo tornare..così sono venuta a cercarti".

"Oohhhh  ecco la nostra paladina!!! No cara ragazza, non è successo nulla. Puoi star tranquilla, te la lascio, è tutta tua tanto stavo andando via.
Ciao Piper e buona fortuna!"

Alex era furiosa.
Aveva le pupille dilatate e il suo nervosismo era palese ma, davvero, io non avevo fatto nulla anzi..
Avevo aspettato un suo messaggio, un suo contatto per lunghi e lunghi giorni..inutilmente..
E ora questa scenata...

"Piper ma chi è quella donna?"
"Nessuno Pat, nessuno.."
"A me non sembrava invece; ti conosce bene e sembrava estremamente gelosa.
Durante tutta la sera ti ha osservata, da un tavolo poco lontano dal nostro, poi quando ti sei alzata per uscire fuori, ha ordinato un bicchiere di vino ed è uscita anche lei, subito dietro di te.
La tua amica Annie mi ha detto che la conoscevi .."
"Si, hai detto bene.. io la conoscevo o meglio credevo di conoscerla ma mi sono sbagliata."dissi  malinconica.

"Dai il Piper, entriamo dentro e non pensiamoci più, non roviniamo questa uscita".

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Pov Alex

...Sai a volte mi capita di pensare a te mentre cammini sulla spiaggia e il mare d'improvviso si ferma, immobile, calmo e ti osserva, così come si osservano solo le cose belle...
Mi piace pensare a te, mentre ti muovi nel bel mezzo di un parco naturale, di un bosco o in mezzo ad un paesaggio innevato ed anche lì ogni cosa di colpo si ferma e tutto si incanta a guardarti...
Spesso ti vedo sul tuo letto mentre ti svegli ( tutto inizia, in quel momento, a prendere forma e anche il sole inizia a splendere) o quando ti addormenti (la luna accompagna il tuo sonno e le stelle ti fanno da cornice)...

Cretina, cretina, sono una perfetta cretina, una grandissima cretina.
Non faccio mai ciò che penso, al contrario metto tutto sottosopra, tutto in discussione, tutto e il contrario di tutto.
Ho pensato a questo momento un milione di volte, a come sarebbe stato, a cosa le avrei voluto dire e invece mi ritrovo a ripetere il discorso nella mia mente come un disco rotto nel giradischi.
Lei è andata via e non è qui con me, come avrei sperato.
Avrei voluto dirle che avevo sentito, in queste giornate, la sua mancanza e che in alcuni momenti della giornata questo "mancare" era davvero straziante e forte tanto da, sentire, quasi, male fisico.

I posti che vedevo, i quadri che analizzavo non erano più belli anzi, mi sentivo circondata dal suo "non esserci".
Avrei voluto dosare le mie parole e usare solo quelle più appropriate , quelle che non l'avrebbero ferita, quelle che non le avrebbero fatto male.
Ho nascosto dentro di me il ricordo dei suoi respiri.. nel mio cuore e nella mia mente in modo da usarlo di tanto in tanto, soprattutto di notte, quando la casa si avvolgeva in un nero tremendo e io mi sentivo indiscutibilmente sola.
Avrei voluto dirle tantissime cose perché, in fondo, io e lei ci conoscevamo poco anche se avevamo una forza e una carica enorme, pazzesca
Avrei voluto tanto raccontarle tutto di me e invece non ho fatto altro che rovinare ogni cosa con la mia stupida gelosia e la mia stupida arroganza.
In fondo, io chi ero per dire quelle cose?  È vero eravamo state assieme ma, io e lei non ci conoscevamo ancora.

Avrei voluto sentirla e vederla ridere, ridere di me , ridere di lei , ridere di ogni cosa e poi magari ridere assieme e rimpire le nostre anime.
Ho sbagliato, è vero .
Il mio viaggio improvviso è avvenuto per colpa del mio passato; passato che non vuole dimenticarmi ma su cui io ho messo una pietra sopra, finalmente, nella speranza che non mi importuni più e non intervenga più nel corso della mia vita.
Ora l'unica cosa che vorrei dirle é che il pensiero di lei mi fa stare bene, che il pensiero di lei mi rende solare proprio come un girasole, splendente, carico, luminoso, ricco, sempre sorridente, sempre dalla parte del sole e mai nell' ombra.
Purtroppo questi rimangono soltanto miei pensieri , parole che non posso fare altro che lanciare in aria e sperare che il vento le possa trasportare al suo cuore.

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