La casa era calda, il camino acceso non solo aveva creato un'atmosfera unica ma aveva riscaldato ogni angolo, anche il più remoto.
La legna ardeva e lo scoppiettio della legna mi rapiva.
Accesi lo stereo.
Misi un disco nuovo consigliato da un'amica pochi giorni prima :
"Particles" di Olafur Arnalds & Nanna Brindis Hilmarsdottir.
Lei amava questo gruppo e io imparai ad ascoltarlo con lei.
Mi aiutava a rilassarmi.
Versai del vino bianco, un Gewurztraminer, un vino molto aromatico autoctono italiano che avevo comprato in uno dei mercatini natalizi durante queste giornate di shopping, e mi misi a sorseggiarlo seduta sul mio divano di pelle scura.Mi accorsi solo dopo che fuori dalla finestra il paesaggio stava pian piano cambiando.
La neve leggera e soffice scendeva maestosa in quella serata di dicembre, troppo fredda per il mio cuore.
Chiusi gli occhi e per un attimo risentii ancora le labbra di Alex sulle mie.
Risentii il suo profumo, il suo tocco gentile ma esperto.
Mi abbandonai a quel pensiero..addormentandomi..Ore 07:00
La sveglia come ogni mattina iniziò a suonare, rimbombando per tutta la casa.
Dovevo alzarmi, dovevo andare a lezione.
Avevo passato la notte sul divano. La mia schiena era a pezzi e l'alcoll della sera prima lo sentivo ancora in circolo. La mia testa esplodeva.
Era stato solo un sogno.
Solo un sogno, pensai tra me e me.
Mi infilai sotto la doccia cercando riparo e sollievo sotto la doccia calda.
L'acqua cadeva sulla mia schiena, e i brividi risvegliavano il mio corpo sopito da tempo.
Avevo voglia di una carezza..
Avevo voglia di mani forti su cui poter cedere..
Labbra da mangiare...
Di emozioni..Uscii dal bagno e notai la luce led del mio telefono pulsare: era Nicky
"Piper tra 10 minuti sono in facoltà, ti aspetto lì, devo raccontarti delle cose !!! . A dopo".Chissà quale storia deve raccontarmi.
Nicky era una compagna di corso, una con cui andavamo spesso da Frank con il resto della comitiva.Misi la felpa nera e i jeans, decisi di prendere un taxi, non avevo voglia di usare la moto ero ancora troppo agitata.
Arrivai in facoltà, i miei amici erano già seduti pronti per la lezione, erano sorridenti; ognuno con i propri problemi ma sorridenti. Che belli vederli così."Ciao ragazzi"
"Ciao Piper" dissero quasi tutti in coro.
"Piper ma dove andavi ieri sera così di corsa?" disse Nicky
"Si, ti abbiamo visto andar via di corsa dal bar" aggiunse Red
"Abbiamo chiesto anche a Frank, e lui ci ha detto che sei andata via di fretta lasciando anche il libro sul bancone, che ha dato alla tua amica" continuò Morello."La mia amica...?...ah si si la mia amica" disse Piper e quel velo di malinconia ritornò a caratterizzare i suoi occhi.
Il libro.. cazzo il libro..
Nella fretta l'ho lasciato sul bancone.
E ora?
Era in mano della dott.ssa Vause?
Dentro c'erano anche i miei bozzetti e il suo bigliettino da visita.Alex.
Dovevo fermare questa situazione.
Non potevo continuare così, anche perché non volevo che i miei amici sapessero.."Piper sai chi c'era da Frank ieri sera? Non lo indovinerai mai!" disse ridendo Nicky.
Il sangue mi gelò. Sapevo già dove voleva arrivare.
Feci un lungo respiro e risposi :
"Chi?", cercando di essere il più convincente e sorpresa possibile.
"La dott.ssa Alex Vause! Era con altre persone tra cui una ragazza mooltoo bella, asiatica forse, ma la cosa strana è che sembravano molto intime.." sghignazzó Morello.
Le sue parole furono un colpo per la mia mente già scossa.
Quella di cui parlava Morello era la stessa persona che aveva richiamato Alex al tavolo.
Chi diavolo era?
Perché l'abbracciava?
"Piper hai capito cosa ti ho detto?"
"Si, si, Morello ho capito. No io non l'ho vista. Sono andata via di corsa perché avevo dimenticato una cosa a casa..ehm.. Chissà la mia testa.."
Cercai di nascondere il mio imbarazzo, inventando una scusa tanto sciocca quanto banale.
In realtà volevo avere più dettagli ma sapevo che non mi avrebbero spiegato il gesto che avevo vissuto.Il suo modo di prendermi il viso tra le mani, le sue labbra, i suoi occhi.
Cazzo.
Ero caduta nella sua stupida rete.Il professore parlava e io facevo, forse per la prima volta una fatica immensa ad ascoltare e rimaner concentrata.
Era quasi finita l'ora quando Annie mi dette un colpo al braccio: "Piper ti vuoi svegliare??"."Ragazzi , subito dopo le feste natalizie, inizieranno i lavori con la dott.ssa Alexandra Vause.
Vi consiglio di utilizzare questi pochi giorni di vacanza per pensare ai vostri futuri progetti, alla tecnica che volete utilizzare ma soprattutto al soggetto. Non voglio essere noioso e ripetitivo ma cercate di impegnarvi seriamente, non buttate quest'occasione."
Il professore chiuse il microfono e la lezione finì nel mormorio generale di tutti i ragazzi.
Tutti entusiasti.
Tranne me.Decisi di passare le feste natalizie a casa dei miei a Boston. Loro ci tenevano molto e per me era un modo per liberar la mente e cercare di pensare al nulla più assoluto.
Avrei avuto tempo da dedicare a me e ai miei familiari.
Magari sarebbe tornata la voglia di dipingere e creare.________Qualche giorno dopo_________
Avevo passato il giorno di Natale a casa dei miei. Loro avevano bisogno di star con me, e io di loro. In fondo dopo il mio trasferimento ci vedevamo davvero poco.
Mia madre passò l'intera giornata a cucinare i miei piatti preferiti; perfino mio fratello era tornato a Boston con la sua famiglia per l'occasione.
Era bello stare con loro anche se certe cose non tornano più..
Guardavo la mia stanza, le mie cose, gli affetti con occhi diversi.
Non ero più una bambina, la mia vita era completamente diversa da come la immaginavano loro.
Eppure mi amavano.
Lo stesso."Allora Piper come va l'università?"
"Bene mamma, tutto molto bene. Pensa. Che quest'anno l'università ha organizzato una collaborazione con la M&C, una importante galleria d'arte moderna di Parigi. Selezioneranno cinque opere che verranno poi esposte lì per un mese."
"Oh bambina mia, speriamo tu possa essere tra queste cinque persone! Spero tu possa avere questa possibilità.. te lo meriti!!"
"Speriamo mamma"
"E l'amore?? Qualcuno ti ha rubato il cuore? Ti ho vista a volte assente in questi giorni.."
"No mamma, non preoccuparti, nessuno è ancora riuscito a rubarmi il cuore"
"Tesoro devi però lasciarti il passato alle spalle, e stai sicura che, verra chi saprà amarti davvero.."
Mi abbracció e io mi persi in quell'abbraccio.
Avevo bisogno di quel calore e lei lo aveva capito. Sapeva leggermi dentro meglio di chiunque altro, perfino di me stessa.
Mi sentì come quando da piccola mi rifugiavo tra le sue braccia dopo un brutto sogno.
Lei era così dolce e premurosa.
Grazie..

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Il nostro tempo
FanfictionUna giovane Piper Chapman all'ultimo anno di università.. Alex Vause un'attraente docente e direttore della M&C una importante galleria d'arte parigina.. Punto focale l'arte nelle sue molteplici forme e colori. Due donne. Un unico destino. L'amore. ...