Capitolo 49

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La luce del sole aveva oramai smesso di illuminare la città da tempo, e  aveva lasciato il posto ad una luna splendente, carica, imperturbabile, misteriosa.
Ricordo che, spesso nelle notti d'estate da ragazza, mi piaceva andar in riva al mare ad osservar la luna che brillava nelle onde; era tutto così armonico, tutto così perfetto.
Ricordo che immaginavo mondi fantastici, animali docili e premurosi, una vallata verde con mille papaveri rossi e girasoli..ho sempre amato quest'immagine e poi sorrisi, tantissimi sorrisi.
In mente avevo sempre lo stesso motivo che canticchiavo come se fosse un ritornello prestabilito ma che in realtà mi serviva per sentirmi ancor di più a casa, ancor di più protetta.
Avevo voglia di mare..ora più che mai..

Stavo sfrecciando con la moto lungo i viali che a breve mi avrebbero portato da Frank; avevo accettato l'invito di Annie perché era da tempo che non facevo qualcosa con lei e poi perché avevo voglia di distrarmi.
All'improvviso misi la freccia ed accostai, tolsi il casco, lo agganciai al braccio e ripartii ancor più veloce di prima.
Il vento passava dentro ai miei capelli, oltrepassava il mio petto, correva forte nella mia testa; era una sensazione bellissima..di libertà..

Arrivai davanti al bar e tutto mi sembrava vecchio.
Le emozioni che stavo provando mi avevano riportato indietro nel tempo: al nostro primo incontro qui, al nostro scontro, al nostro diventare noi..
Era strano ma dovevo andar avanti proprio come aveva fatto lei.
Ora cosa starà facendo? Sarà in giro per Notre Dame o accanto alla Tour Eiffel..tutti posti che ci eravamo ripromesse di veder assieme e invece non era così, nuovamente "Tutto e in suo contrario", io mi ritrovavo qui al bar e lei chissà dove tra gli Champs-Élysées o Montmartre..
"Al diavolo Alex", pensai, vai al diavolo tu e le tue parole finte; finte come te..
Se davvero avesse provato un minimo rispetto non sarebbe andata via..

Ma cosa lega due persone? Cosa porta a far sì che esse si amino? Sinceramente, non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.
Probabilmente la sintonia che si forma, le risate ricevute e vissute, forse le parole raccontate e le poesie  regalate.
Mi piace molto quel periodo iniziale dove l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po’ di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore nasconde, diventa una buona base per imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, per le arrabbiature e le battute che ci caratterizzano.
Era stato fantastico quel periodo con Alex.
Il nostro raccontarci in continuazione aveva riempito il mio cuore di aneddoti e di stranezze vissute e condivise.
Poi il buio più totale aveva preso il sopravvento, aveva preso il posto a tutto ciò che era bello; ma, va bene così perché non si può obbligare nessuno a far cose di cui non si ha voglia.
Le cose accadono perché devono accadere; perché le anime, seppur nel loro breve percorso sono destinate a trovarsi e, perché no, anche a perdersi se necessario.
Ed era quello che aveva fatto Alex, ed è quello che avevo fatto io: ritrovate e perse.

Entrai nel locale stracolmo di gente.
Annie era seduta al nostro solito tavolo, era con un gruppo di amici.
Quando mi vide entrare si fiondò alla porta a salutarmi.
"Ciao tesoro, vieni qui, fatti abbracciare!!"

"Woow Annie come siamo amorevoli!!"

"Sei sempre il solito orso Piper..non cambierai mai!!
Ma dov'è Alex?? Sta parcheggiando?? Effettivamente c'è tantissima gente stasera"

Annie parlava così di fretta da non lasciarmi spiegare.

"Annie, Annie ascoltami: non c'è nessuna con me stasera, come non c'era nessuna ieri e non ci sarà nessuna domani. Sono sola. E così voglio stare"

"Ma scherzi? Ma cosa diavolo è successo?? "

"No, non scherzo. Le cose a volte cambiano. A volte le cose non vanno come dovrebbero mia cara amica ma nulla è perduto. Sto risalendo la montagna..a volte inciampo in qualche ricordo, in qualche canzone, in qualche pensiero ma credo sia ovvio..piano piano tutto sparirà perché nulla è importante quanto se stessi"

"Piper io davvero non so cosa dire, nel senso che pensavo che un amore, un po' come il vostro, poteva costruirsi dapprima su una bella amicizia e da quel che vedevo sembravate molto unite.
Non avrei mai immaginato un vostro distacco, almeno non ora.
Non so cosa sia successo, non so il motivo di questo allontanamento ma davvero non riesco a crederci.
Sai cosa penso di te?
Penso che tu sia una persona estremamente fragile; una persona che si è ritrovata a vivere esperienze che ti hanno resa un po' più emotiva ed empatica degli altri.
L'empatia è un dono ma anche un'enorme condanna.
Ti fa sentire e vedere il bello dove non c'è apparentemente, ti fa ancora sperare quando tutto è da buttare, ti permette di guardare il cielo senza risentimento pure se è stato lui in un certo senso a crearti un buco dentro,  ti fa vedere la poesia dove tutti vedono solo un miscuglio di frasi e parole messe assieme"

"Annie, io a volte mi sento diversa dagli altri, e lo dico davvero..
A volte, sento ciò che gli altri non vedono, semplicemente perché, loro non capiscono e questo non perché sono diversi o sbagliati ma solo perché, loro, non lo sanno che quello che per loro non conta può essere invece importante per me.
I dettagli Annie sono importantissimi, un po' quando dipingiamo..una pennellata di bianco a volte aiuta a stendere meglio l'altro colore o a volte lo rende ancor più chiaro e unico..
Sembra che gli altri non sognino, non dormono, loro corrono sulla strada e non si fermano mai fino a quando non cadono e se cadono prima di rialzarsi fanno passar del tempo ma quando si rialzano diventano più forti di prima anche dopo un brutto  sgambetto.
Io invece se cado o piango, trattengo tutto quello che sento dentro per poi all'improvviso scoppiare.
Tutto questo è terribile perché quando lo faccio, quando accade, tutta la debolezza traspare dai miei occhi, prosciugandomi infinitamente.
Ora sono stata ferita, sono inciampata ma, non crollo, non lo faccio almeno apparentemente, e senza fare rumore ritorno nel mio mondo.
Non voglio niente, non voglio nessuna promessa, non voglio nessun legame, nessun abbraccio..l'unica osa che voglio è tranquillità"

"Sei sempre stata una donna diversa dalle altre..
Se vorrai sarò qui ad ascoltarti"

"Annie non c'è altro da aggiungere..davvero"

"Dai andiamo al tavolo, ci sono degli amici che ti voglio presentare"

Ci sedemmo al tavolo.
Le persone che erano lì con noi non li conoscevo, non li avevo mai visti fino ad ora..
Erano spiritosi e amicali.
Ero contenta di esser passata..

Tornai a casa quasi alle due, tra una chiacchierata e una storia ds ascoltare il tempo era passato velocemente.
Mi buttai sul divano a peso morto, ero esausta.
Accesi lo stereo e ascoltai "Until" di Sting.

If I caught the world in a bottle
and everything was still beneath the moon
without your love would it shine for me? 

Quelle note mi piacevano, mi piacevano tanto.
Mi lasciai cullare da quella melodia; poi presi il mio taccuino su cui annotavo frasi, musiche, canzoni, poesie..
Aprii al centro e trovai un testo letto pochi mesi prima..destino, fato, chissà..non ci avevo mai creduto eppure ora sembrava reale..

"Si cade in mille modi e per mille motivi
Per un sasso, una radice, un assegno, una promessa
Per un colpo di vento tra i capelli
Per malinconia o per amore o per niente
Tutta la vita e' una lunga rincorsa
Verso quel tonfo in fondo al pozzo
Verso quel volo dal trampolino alto
Ogni gesto e ogni pensiero ci prepara
Al punto esatto in cui diremo addio
La madre che stringiamo,
il libro letto a meta'
quel viaggio in Francia, il pane
La ragazza bionda abbandonata male e quella amata troppo e senza speranza la casa vecchia e la nuova e la panchina il grido, la preghiera, la canzone, un cane
Le parole amare gettate addosso all'amico
E quelle taciute in una sera bianca d'Aprile
Un lavoro ripetuto ogni giorno,
ogni giorno il chiodo ficcato dentro il muro
Quel sogno che sembrava vero ed era aria
Tutto e' una strada con mille curve che tira dritta
E che prepara il nostro appuntamento
Nulla accade veramente per caso
Nulla cade senza il nostro consenso
Abbiamo avuto tempo per scrivere una storia
Correggere i colori e gli aggettivi e i passi
Spingerla verso un senso e un saluto
Ma il punto finale è sempre una sorpresa".

Avevo bisogno di dormire, dormire..
E così feci..

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