capitolo 39

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Rimasi scossa dal messaggio appena ricevuto e non perché avevo qualche titubanza nei confronti del mio rapporto con Alex anzi, ero certa di ciò che voleva il mio cuore ma, semplicemente, ero scossa perché non riuscivo a capire come una persona potesse continuare a pensare di poter cambiare e gestire la vita degli altri.
Era assurdo, davvero assurdo.
Una storia quando finisce porta sicuramente dal rammarico dietro ma, Carrie ora stava superando se stessa.
Scesi in cucina, con il telefono in mano, e andai direttamente da Alex.
Il mio viso era molto cupo tanto che a quella vista Alex mi chiese preoccupata:
"Sembra che tu abbia visto un fantasma, cosa succede?"

"Ho ricevuto un messaggio da Carrie, vuole vedermi domani alle 16 al parco" dissi tutto d'un fiato

"Ecco che ritorna alla carica.."

"No, non torna nulla. Vorrei che tu domani mi accompagnassi."

"Quindi hai deciso di andare?"

"Si, vorrei andare ma ad una sola condizione..che tu venga con me.
Io ho chiuso questa storia ormai da mesi e non ho nessuna intenzione di affrontarla da sola,"

" Come vuoi, ti accompagno ma, tu sei certa di non voler riprovare? Sei certa  che non vuoi stare con lei?"

" Alex io te l'ho spiegato già mille volte: No, la risposta alle tue domande è No; a me non interessa, non mi importa; ciò che pensa o prova non è affar mio, doveva svegliarsi prima, non si può avere il passato due volte perché niente rimane immutato; una tela dipinta non potrà mai ritornare bianca non credi? Non esiste gomma capace di mandar via i momenti,  non esiste per cui io ora ho un'altra vita e questa vita mi piace e non solo perché ci sei tu ma perché, ora ho degli obiettivi, ho una meta da percorrere e raggiungere, ho la pittura, ho Parigi, ho la galleria, ho il lavoro da Pat.. a me di ciò che pensa Carrie non me ne frega nulla e spero che lo capisca anche lei;  sinceramente se non lo capisce me ne farò una ragione e dovrà farsela anche lei.
Io non cambio idea ne' ora e nemmeno domani"

"Io non posso che esser contenta di tutto cio. Domani chiudiamo questa storia."

Pov Carrie

Mi chiedo come hanno fatto le cose a prendere una piega così sbagliata, mi chiedo come io sia potuta diventare così stupida, certo non riesco a biasimare Piper per essersi arrabbiata con me; non so se accetterà il mio incontro ma io me lo auguro perché vorrei chiarirmi, chiarire le cose e magari riconquistarla.
Certo che, se io fossi stata diversa, se non fosse stato per il mio stupido desiderio di libertà, se non fosse stato per il mio essere sciocca e testarda a quest'ora le cose sarebbero diverse.
Piper non è per me un semplice capriccio e ora me ne ero resa conto davvero, lei era importantissima per me.
Spesso mi capitava nelle città che visitavo di vedere cose che sicuramente avrebbero attirato la sua attenzione, era stranissima questa cosa perché soltanto ora mi rendo conto di quanto sia importante lei per me.

Era giunto il momento di agire.
Come avrei potuto sistemare la situazione? Che modo avrei dovuto utilizzare per riconquistarla?

Mi sdraiai sul divano e incominciare a passare le mie mani tra i capelli corti,  li avevo tagliati e ora ero tutto tranne che femminile.. di certo non come Alex..

Avevo combinato solo casini e anche qui a  New York avevo combinato lasciato il segno.
Andare nel bar in centro, da Cat e riuscire a farmi assumere.. ecco quella era un'altra mossa che ora non posso dire a cosa mi porterà eppure, l'avevo fatta.

Controllai più volte il telefono nella speranza di notizie da parte di Piper, ma solo nel tardo pomeriggio ricevetti un messaggio
Era semplice e telegrafico:" va bene".

Cosa dovevo aspettarmi?
Non certo i salti di gioia eppure c'era una parte di me che ancora ci sperava.
Lessi il suo messaggio e lanciai il telefono dall'altra parte del tavolo..

- Non ti vuole lo vuoi capire?
Ma perché devi entrare nella vita degli altri?
Sei una bambina viziata..
Lo vuoi capire che non ti vuole più? Ma perché devi continuare ad insistere?
Che gusto ci provi?
Non hai un minimo di amor proprio? Devi lasciarla andare, non vuole vederti più eppure cerchi ancora un contatto..
Lei non vuole più niente da te-

Quella vocina in testa suonava peggio di una chitarra scordata le cui corde erano ormai ossidate dal tempo, non avevo voglia di darle ascolto anche se sapevo che in realtà aveva ragione.

Mi alzai dal divano e andai verso la cucina.
Avevo bisogno di bere così presi una bottiglia dal frigo la stappai e bevvi direttamente dalla bottiglia come se quell' alcol potesse farmi dimenticare tutte le stupidaggini fatte, come se quell' alcol potesse attenuare la mia tristezza.

Mi venne in mente la prima volta che incontrai Piper: eravamo due adolescenti, io più di lei questo..di questo ne ero certa.
Sorrisi al ricordo

Ma perché mi piaceva così tanto? Esistevano milioni di altre ragazze al mondo, molto più disponibili, facili eppure io andavo dietro ad un' utopia.

Non so quanto bevvi, so solo di essermi svegliata e il sole era ormai alto.
Guardai l'orologio, erano le 14:00. Avevo dormito un'infinità.
Avevo il braccio indolenzito per averci dormito sopra e un gran mal di testa.
Dovevo sbrigarmi.
Dovevo alzarmi e fare una doccia per poi uscire.. Piper mi stava aspettando.
Avrei fatto qualunque cosa per lei..ero disposta a tutto..anche al peggio..
Piper doveva esser mia..
Solo mia e se non avesse accettato.. avrei trovato il modo di portarla via con me con me con la forza..

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