Capitolo 21

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Presi il pennello in mano...guardaii i colori che avevo proprio difronte a me..
Era difficile.
Non si può dipingere a comando, sarebbe un'assurdità; un po' come quando cerchi di ridere ad una battuta che al contrario non fa ridere o piangere ad un film comico...
No.
La pittura é anima.
Si dipinge, o almeno io dipingo, solo quando voglio esprimere ciò che con le parole non riesco, solo quando ne sento il bisogno.
Parte tutto dal centro del mio petto, sento vibrare l'interno di me.. la carica, poi, si espande alla mia testa fino ad esplodere nelle mie mani.
Le mie mani: piccole ma altrettanto forti; capaci di reggere la gioia e altrettanto il dolore, capaci di amare e di farsi amare.
Guardai nuovamente quella tela e chiusi gli occhi.
Cercai di vedere all'interno di me.
Cercai di catturare le micro-particelle del mio essere.
Allontanai i rumori della stanza, le voci, le risa, i commenti degli altri; cercai di eliminare ogni figura presente in quella stanza perfino eliminare la presenza di Alex ..il suo respiro, il suo profumo, la sua bellezza.
Mi guardai dentro e l'unica cosa che vidi fu: esaltazione.
Vedevo me stessa e vedevo una me felice, finalmente.
I miei occhi erano colmi e carichi di fuoco.
Ero ROSSO, un rosso acceso, carico di sentimento, positivo per certi versi, negativo per altri.
Aprii di scatto i miei occhi come se fossi in estasi.
Abbandonai il pennello, che avevo tenuto in mano e iniziai a dipingere senza l'ausilio di quello strumento ma utilizzando solo ed esclusivamente le mie mani.
I polpastrelli, il palmo, il dorso..ogni parte aveva un compito ben preciso..
Non so quanto tempo passò, non so chi si accorse di me e del mio modo di operare; so solo che quando ritornai in me feci un lungo respiro e osservai ciò che era venuto fuori.

Non so quanto tempo passò, non so chi si accorse di me e del mio modo di operare; so solo che quando ritornai in me feci un lungo respiro e osservai ciò che era venuto fuori

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Mi misi a piangere dall'emozione.
Ogni quadro, se dipinto attraverso la spinta emozionale ti porta all'estasi.
È come far l'amore.
Se si arriva al culmine assieme, se si vive il tutto non come puro e sano sesso, beh allora si arriva ad un apice ancor più forte ed intenso.
Ci si completa.
Io mi sentivo così.

"Signorina Chapman si sente bene?"
Era la voce di Alex, bella ma altrettanto preoccupata.
"Si, sto bene, la ringrazio. "
"Vuole uscire un attimo? È piena di colore..ovunque"
"Oh si, grazie, torno subito."

Uscii dall'aula e cercai il primo bagno disponibile.
Avevo le mani completamente zuppe di colore, "peggio di un bambino" pensai.. mi guardai allo specchio e perfino sul mio viso c'erano schizzi..
Ero davvero un disastro.

"Quando dipingi sei ancor più bella"
"Alex cosa ci fai qui? Sei sola?"
"Piper stai calma, anche io posso aver bisogno di un bagno cosa ne pensi?? Non sto facendo nulla di male. Calmati."
"Si scusami, sono ancora scossa per prima."
"Ho visto..ed è meraviglioso.."
"Cosa?"
"Lavoro in questo ambito da anni oramai e pochissime volte ho sentito l'emozione uscir fuori dal corpo e scagliarsi sulla tela..tu oggi ci sei riuscita, e lo spettacolo che mi hai mostrato mi ha fatto capire ancor di più quanto tu sia speciale.
Alcuni tuoi colleghi hanno buona tecnica, hanno il senso delle forme ma tu hai un punto in più..tu dipingi le emozioni, tu dipingi con tutta te stessa. Brava Piper."
" Alex..io faccio solo ciò che sento. Solo ed esclusivamente ciò che viene dal mio interno. "

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