Capitolo 44

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Volevo far l'amore con lei proprio come la prima volta, quando è tutto nuovo, quando non sai cosa fare, come muoverti; quando non sai cosa può piacere o cosa può turbare l'altra.

Volevo sentire le sue mani sul mio corpo, volevo che mi donasse la sua forza, le sue spinte; volevo i suoi occhi, i suoi respiri, volevo sentirmi amata.
Allo stesso tempo desideravo tranquillizzare Alex.
Volevo darle piacere, volevo renderla unica ( del resto sarebbe stato difficile non farlo dato che lei per me è estremamente importante ) , volevo assecondare i  suoi desideri, volevo darle piacere ma soprattutto volevo che lei capisse quanto fosse necessaria per me.

"Fai l'amore con me Piper..ora..ho bisogno di te, ho bisogno di noi.."

Ogni volta che faceva così mi mandava letteralmente in crisi, più che un desiderio sembrava una richiesta disperata.

Mi aveva guardata fissa negli occhi e con la voce rotta da un flebile pianto  aveva pronunciato quelle parole.

Mi spostai su di lei alla ricerca delle sue labbra morbide e carnose. Accarezzai le sue mani e le bloccai accanto alla sua nuca.
Il mio unico desiderio era che si abbandonasse completamente a me.

Morsi le sue labbra avidamente,  come mai prima d'ora, e poi ancora e ancora una volta;per poi spingere la mia lingua dentro la sua bocca calda e altrettanto desiderosa.
Spingevo il mio ventre contro il suo.
I movimenti erano dettati dal desiderio. Il più puro possibile.
A ritmo. Sempre più a ritmo.
I suoi polsi stretti nelle mie mani.
Le mie labbra sempre più spinte verso le sue..

Alex aveva i occhi chiusi, anche se, nonostante questo, riuscivo a perdermi nel suo desiderio.
"Piper.. ti desidero"
"Anch'io" dissi con un filo di voce..

Non potevo rimaner ferma a quella richiesta per cui le lasciai le mani e iniziai a spogliarla completamente.

La girai di schiena.
Era bella, molto bella.

Accarezzai il suo corpo, lo massaggiai utilizzando, dapprima il mio seno e poi le mie mani.
I miei polpastrelli disegnarono lungo la sua schiena cerchi concentrici, vortici, spirali.
I suoi respiri erano i miei e viceversa.

Feci scendere la mia mano lungo i fianchi e notai che la sua respirazione era sempre più accellerata tanto che, quando la sentii gemere così forte, il mio corpo iniziò a chiedere di più.
Volevo di più e volevo darle di più.

Le mie mani, i miei baci erano sempre più desiderose di lei..

La girai concentrando i miei baci sul suo collo. Lo adoravo, era così liscio ed intrigante.
Scesi di poco e mi trovai il suo seno molto più prorompente del mio ad accogliermi.
Lo strinsi a me, forte, tra le mie mani per poi iniziarlo a baciare..pezzettino dopo pezzettino.

Alex sussultó dal piacere ricevuto per  poi si alzarsi leggermente e con estremo desiderio strinse i miei fianchi a sé.

Presi il suo viso tra le mani la guardai negli occhi obbligandola a guardarmi per poi ricominciare a baciare le sue labbra.
Si aggrappó a me per poi inarcare la schiena e spingere una gamba tra le mie.
Il mio intimo era contro il suo, sedute in quell'abbraccio così stretto.

Iniziammo a muoverci, una contro l'altra.
Avvicinai la mia mano tra le sue gambe e lei fece lo stesso.

Entrai dentro di lei e nello stesso momento lei fece lo stesso con me.

In quel momento non c'era niente che ci potesse distrarre, niente che potesse allontanarci.
Eravamo io e lei.
Niente parole, niente malintesi, niente..

Sfinite una nelle braccia dell'altra...

"Alex..sei così bella.."
"Anche tu.."

La guardavo, e rimasi sorpresa vedendo le lacrime venir fuori dai suoi occhi..
"Perché piangi?"
"Non lo.so.."
"Come non lo sai..??"
"Mi sento a pezzi, sono sconvolta ancora per ciò che è successo"
"Proviamo a dormire e ne riparliamo domani..va bene? Con calma.."
"Si, è meglio perché ora non direi cose belle anzi.."

Mi misi dietro di lei, l'abbracciai cercando di tenerla stretta il più possibile.
Non volevo perderla.

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