Facemmo l'amore con le parole, sussurrate, a volte a malapena accennate, per paura di svegliarci, per paura di scoprire che forse tutto quello era solo uno sogno.
Facemmo l'amore, quella sera, con gli occhi, con gli sguardi fugaci, dolci; quegli stessi sguardi che trasudavano passione e desidero reciproco.
Ci si guardava e si godeva di ogni centimetro messo in esposizione all'altra, di ogni imperfezione che ci caratterizzava, di ogni dolore vissuto in passato, di ogni pezzo unico e altrettanto irripetibile che ci rendeva tali.
La nostra testa, fece l'amore, con l'immaginazione.
La mente ci portava a vivere sensazioni che pian piano divennero sempre più reali e concrete.
Il nostro amore, quella sera fu fatto dapprima con il corpo e successivamente con le mani, attraverso carezze gentili che sfiorarono la pelle; carezze dapprima lente, rispettose, poi forti, lussuriose, violente e piene di aspettative.
Restammo una, avvolta all'altra, con semplicità, con lentezza; i nostri abbracci ci avvolgerono.
Una chimica pazzesca, la nostra, che fece sí che le emozioni vissute potessero tramutarsi in speranza e a loro volta trasformarsi in felicità.Facemmo l'amore perché non potevamo farne a meno, perché non erano solo i nostri corpi a cercarsi, a volersi ma erano le nostre vite a volersi unire.
Il mio corpo era più suo che mio e la mia anima stanca, dalle troppe bugie, aveva bisogno di lei per completarsi e iniziare a vivere nuovamente.
Il mio cuore, come il suo del resto, cercò di non entrare in questo gioco che stavamo vivendo. Rimase in silenzio perché troppo intimorito e impaurito di quello che poteva accadere.
Quegli attimi vissuti, erano quasi perfetti. Ma bisognava star attenti perché erano "attimi" e la perfezione si conquista passo dopo passo; tassello dopo tassello..come un mosaico antico.Mi svegliai ed ebbi subito la sensazione di essere osservata.
"Buongiorno" mi disse Alex,
"Alex ma da quando sei sveglia?"
"Non da molto ma, ero troppo curiosa di catturare le tue espressioni.. sei buffa sai? Quando dormi ti si formano delle strane fossette ai bordi delle guance.. sei davvero adorabile"Mi misi a ridere e lei mi bació, lentamente sulle labbra, giocando con una ciocca di capelli che faceva girare lentamente tra le sue dita; quelle stesse mani che la sera prima mi avevano fatto sentire davvero bene, completa, soddisfatta.
Lei era davvero lì con me o forse stavo sognando? Forse tutto quello che avevo vissuto era solo un fantastico sogno..
Avevo bisogno di certezze per cui le chiesi:
"Alex dimmi che ora non squilla il tuo telefono come la scorsa volta, dimmi che non vai via"
"No piccola, non vado via. Stai tranquilla. Ho impiegato tanto tempo per riaverti qui con me e ora non posso rovinar tutto e andar via.. non credi?"
"Non so cosa pensare con te, tutto succede in fretta. Ieri pomeriggio, ad esempio, non avrei mai immaginato tutto questo e sinceramente non so nemmeno ora cosa pensare di quello che è accaduto tra noi.."."Piper non devi pensare a nulla, l'unica cosa che vorrei è imparare a conoscerti; l'unica cosa che voglio pensare è viverci."
Ero spaventata, non sapevo come comportarmi, non sapevo come reagire alle sue parole; avevo desiderato quel momento e ora che lo avevo vissuto, ora che lo stavo vivendo, tutto mi sembrava così strano.
" Alex io sono sincera con te, l'unica cosa che non voglio é essere prese in giro; non prenderti gioco di me, non prenderti gioco dei miei sentimenti perché non potrei sopportarlo"
"Non accadrà, te lo assicuro. Ti do la mia parola"La guardai dritta negli occhi, sembrava sincera.
Avevo bisogno del suo contatto, non soltanto visivo ma anche fisico, così intrecciai le mie gambe alle sue, mi avvicinai al suo viso e lo presi tra le mani. La baciai dolcemente, lentamente, a lungo.
Il tocco era delicato.
Non volevo altro, se non la sua risposta al mio bacio e ogni volta che lo faceva mi sentivo bene; come se fosse la cosa più bella in assoluto che potessi vivere."Tesoro che programmi hai per oggi?" "Devo andare in facoltà per le 11, oggi dovremmo iniziare il progetto con la M&C e nel pomeriggio dovró raggiungere Cat al bar, per un lavoro"
"Cat? La ragazza bionda? Quella simpaticona??"
"Si, lei.."
"E sentiamo un po'...cosa vuole proporti oltre a quello che penso io???"
"Smettila Alex, é un'amica niente di più. Il suo capo vuole inserire dei pannelli piuttosto grandi nel suo locale e vuole che me ne occupi io tutto qui"
"Allora posso venire con te? Posso accompagnarti?"
"Non credo sia la cosa più giusta "
"E perché??"
"Perché non credo sia l'ideale farsi vedere assieme, non vorrei che pensassero che io stia con te per interesse.. sai il progetto..Parigi.."
"Piper, semmai l'interesse è il mio.
Sono io che ti ho cercata, scelto. Io non ho problemi a farmi vedere con te ma, faccio quello che desideri, per cui non ci sono problemi, davvero. Come ho detto ieri , voglio viverti e mi accontento anche di far la quindicenne...vederci di nascosto .."Mentre mi parlava rideva o meglio sorrideva.
Mi piaceva il suo modo di muovere le labbra.
In fondo aveva ragione lei : eravamo adulte e consapevoli ma volevo agire con prudenza.."Stasera posso invitarti almeno a cena?"
" E dove vorresti andare Alex?"
"Diciamo che ti passo a prendere per le 20:00 e poi.. tranquilla ti piacerà"
"Va bene, allora ti aspetto stasera"Mi alzai dal letto.
Sentivo i suoi occhi addosso..
" Piper ?"
"Dimmi Alex "
Mi girai e incontrai il suo sguardo.
"Mi rendi felice.."
"Anche tu.."
Non potei fare altro che sorriderle.._______________________________________
Pov Alex
Piper si era alzata da quello che era stato il nostro letto. Era in bagno e sentivo l'acqua della doccia scorrere.
Immaginavo gli schizzi d'acqua colpire il suo corpo.
Un brivido. Due.
Avevo il suo profumo addosso.
Lo sentivo forte e non facevo altro che darmi la sensazione di felicità.
Quella ragazza aveva qualcosa che mi legava a lei in modo allucinante, in modo quasi incomprensibile.Mi accorsi che sul mobile vicino alla finestra c'era una sua foto.
Mi alzai e andai più vicino.
Era stata scattata in un giorno di sole e ritraeva Piper in moto.
La osservai con curiosità.
Il suo viso era raggiante quasi perfetto nella sua naturalezza e semplicità.
La presi in mano e cercai di catturare ogni minimo dettaglio."Ti va se un giorno di questi ti passo a prendere con la mia moto e andiamo a fare un giro? Così ti faccio visitare la città con il vento tra i capelli!!!"
Mi girai di scatto e sgranai gli occhi.
Ero così contenta.
"Certo,sarebbe fantastico! Quando vuoi e puoi..con te ovunque.."Mi avvicinai a lei e le diedi una carezza sul viso.
Arrossí.
Era così timida a volte."Dai, mi preparo anche io così raggiungo la facoltà. Sono curiosa di osservare i vostri lavori, ma soprattutto i tuoi lavori, ma cercherò di essere imparziale ed estremamente critica"
"Certo devi esserlo!!"Usciammo di casa ed entrambe prendemmo la nostra strada.
Tutto doveva andare bene.
Dovevo dimostrare a me stessa e agli altri di essere cambiata.
Volevo liberarmi del passato e di quella che ero stata.
Piper era per me una boccata di aria nuova, di aria pura.
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Il nostro tempo
FanfictionUna giovane Piper Chapman all'ultimo anno di università.. Alex Vause un'attraente docente e direttore della M&C una importante galleria d'arte parigina.. Punto focale l'arte nelle sue molteplici forme e colori. Due donne. Un unico destino. L'amore. ...