Nel frattempo da Frank tutto era pronto.
Prendemmo posto al nostro tavolo.
Che bella sensazione, che bella emozione, tutti quanti insieme!!
Un altro anno sarebbe terminato. È stato un anno di gioia ma anche di enormi cambiamenti che mi avevano portato a diventare però, quella che sono ora; una donna diversa, forse migliore , chi può dirlo..
Chi siamo noi se non il prodotto derivante del nostro stesso passato? Carrie in primavera andò via lasciandomi in piena crisi
Ho passato per questo notti insonni a chiedermi perché era accaduto tutto quello , perché quel gesto così cattivo nei miei confronti ..
Solo a distanza di mesi posso dire che grazie a lei, grazie al suo sano egoismo ho creato la mia corazza; grazie a lei sono riuscita a liberarmi e a buttare fuori tutto quello che avevo dentro ma che non avevo mai avuto il coraggio di esternare..I piatti preparati per la serata erano degni dei migliori chef !!!
Frank si era davvero superato e finalmente sentivo che quella serata poteva portarmi qualcosa di buono.. finalmente riuscivo a ridere e scherzare con i miei amici senza preoccuparmi di ciò che avrebbero detto o pensato gli altri..Ma quanto sarebbe durato tutta questa mia apparente serenità?
Il cambiamento non tardó ad arrivare infatti.Alzammo un po' il gomito ma non importava, ridevamo tutti insieme.. un brindisi e dopo un altro e dopo un altro ancora... la musica nel locale dava la spinta.
Mancava poco alla mezzanotte quando la porta d'ingresso si aprí. Entrò un gruppo di ragazzi e ragazze, qualcuno di loro era allegramente ubriaco, infatti non faceva altro che ridere ma la mia attenzione fu catturata dall'ultima persona che entrò..
era lei , era Alex .
Rimasi senza fiato.Il mio sguardo si poso su di lei.
Era bella da far paura .
Indossava un vestito appena sopra il ginocchio che le fasciava elegantemente il corpo; era nero , nero come i suoi capelli sempre più belli e lucenti.
Volevo parlarle, dovevo parlarle.
Mi resi conto che dovevo trovare il momento adatto perché lei era con i suoi amici e io con i miei.
Non potevano vederci insieme anche perché che cosa avrebbero pensato? Che ero una raccomandata??
No, non potevo permetterlo, dovevo trovare un modo per avvicinarla senza che gli altri ci potessero vedere.10, 9, 8 ,7, 6 ,5 4, 3, 2, 1.........
Auguri!!! Buon anno!!!Ci scambiamo gli auguri, era davvero un enorme caos. Il bar era completamente invaso da coriandoli colorati con sopra scritte le frasi più belle di auguri e suoni di bicchieri in festa. Tutti gli invitati sembravano impazziti, sembrava una grande famiglia dove ognuno abbracciava l'altro incurante del fatto di esser sconosciuti o meno..anche io lo ero.. fino a quando ricevetti un abbraccio speciale, un abbraccio che arrivò inaspettato: Alex si avvicinò a me.. mi abbracciò delicatamente e io non potei far altro che perdermi, per un attimo, tra le sue braccia.
Il suo abbraccio era caldo e sensuale allo stesso tempo. Sentivo una spinta fortissima.. ora sapevo cosa dovevo fare.
Avevo bisogno di sentirlo nuovamente quel tocco, ne avevo bisogno per capire cosa volevo, se era solo un castello di sabbia o aveva solide mura. Quel leggero contatto aveva provocato in me un vortice tanto grande da non riuscire più a gestire il mio cuore e la mia testa. Tutto era amplificato.
È paradossale ma, più ti aspetti una cosa e più quando ti capita non sai spiegarla il cuore batte a mille, la testa inizia a girare e avresti voglia solo di avere il tempo necessario per godertelo questo momento ma più cerchi di metabolizzarlo e più la testa e il cuore esplodono."Tanti cari auguri Piper"
"Auguri a lei dott.ssa Vause"
"Chiamami Alex per favore.. ascoltami ti aspetto a fine serata devo parlarti, non scappare questa volta, per favore " sussurró al mio orecchio.
Le sorrisi per poi girarmi verso Annie che mi guardava con un enorme sorriso da ebete..Finimmo la serata tra musica e confidenze, ormai era tardi e bisognava tornare a casa.
A fine serata i miei amici erano quasi tutti ubriachi così con la scusa di chiamare un taxi per tornare a casa mi staccai da loro e mi trattenni nel locale.
Stavo per finire il mio bicchiere di champagne quando lessi il bigliettino di auguri poggiato proprio vicino al mio bicchiere :
" Anche se il timore
avrà sempre più argomenti,
tu scegli la speranza.."
Sorrisi.
Sorrise la mia bocca e i miei occhi.Chiusi gli occhi e mi misi a fantasticare..
Ciò che desideravo era: trovare qualcuno da amare, da amare realmente, qualcuno capace di scoprire ogni mio piccola e grande mancanza ma non per colmarla o riconoscerla ma solo, semplicemente, perché con un suo semplice tocco della mano avrebbe potuto curarmi e magari riuscire a farmi dormire una notte intera,tra le sue braccia, dopo un bacio ricevuto, uno di quei baci leggeri che ti sconvolgono l'anima.
Io dovevo, ma soprattutto volevo, imparare ad amare chi non mi avrebbe fatto del male, e non come in passato quando l'amore andava solo in una direzione.
Dovevo trovare chi mi amava incondizionatamente a prescindere dalla sua vicinanza o dalla lontananza , sentivo di aver bisogno di qualcuno che aveva voglia di infilarsi dentro al mio cuore e ai miei sorrisi per farli un po' suoi e renderli ancora più belli e vivi.
Avevo bisogno di qualcuno che potesse condividere con me un'emozione, un pianto, un silenzio, un paesaggio, un sorriso, il rumore del mare o il suono della pioggia sul viso.
Sorrisi ancora.. piano..Il locale era quasi vuoto, tutti pian piano raccolsero le loro cose e andarono via..
Vidi Alex salutare gli altri e fermarsi poco dopo con la ragazza dai tratti asiatici. Sembrava quasi un litigio il loro.. all'improvviso quella ragazza voltò le spalle ad Alex e raggiunse la porta non prima di avermi scrutata così come si guarda un nemico.Alex si avvicinò a me e con la sua voce roca disse:
"Scusami, sono qui, grazie per avermi aspettato"
"Nessun problema, avevo voglia anche io di parlare con te"
"Se vuoi ti accompagno a casa, non hai la macchina vero?"
"No, ma tranquilla prendo dopo un taxi"
"Piper, permettimi di accompagnarti tanto conosco la strada e poi sarei più tranquilla".Accettai, incurante di ciò che poteva accadere.
Salimmo in macchina.
L'imbarazzo era enorme.
Ebbi la brutta idea di chiederle..
"Chi è quella ragazza che parlava con te? Mi ha sguardata malissimo!!"
"Ahaha si, ho notato.. lei è una mia assistente, si chiama Meg."
"E perché mai mi ha guardata in quel modo??"
"Meg fa sempre così... forse è gelosa.."Sorrisi piano, ma lei riusciva a guardarmi dentro con un semplice sguardo..era davvero un donna particolare.
Eravamo quasi a casa quando accese la radio la musica iniziò a rimbombare nell'abitacolo.
Erano i Rem!
Every whisper
Of every waking hour
I'm choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt lost and blinded fool
Oh no, I've said too much
I set it up"Ti piace?" Disse Alex
"Moltissimo. La musica è vita, è arte, è sentimento; l'emozione che ci regala è solo nostra perché niente potrà mai interferire" risposi."Siamo arrivate, vuoi parlare in macchina oppure saresti tanto gentile da farmi entrare, ma solo per evitare di congelare qui dentro data la temperatura.."
Era incredibile.
Riusciva sempre ad ottenere ciò che voleva."Entriamo" dissi aprendo lo sportello della macchina.
Lei mi seguì.Entrammo in casa.
Il camino era ancora acceso, per fortuna prima di uscire misi della legna in più in modo da trovar la casa al caldo al mio rientro.
Dopo aver tolto il cappotto chiesi ad Alex se voleva un calice di vino. Accettò, così mi spostai in cucin, versai il vino e al ritorno in sala trovai Alex di spalle, davanti al camino.
Il silenzio della camera mi mise i brividi.
"Alex.." dissi..
Si girò verso di me piano, senza dire una parola prese il suo calice e lo appoggiò sul tavolo, prese anche l'altro e lo accosto' accanto al suo.
In un silenzio irreale spostò una mia ciocca di capelli, prese delicatamente il mio viso tra le mani e dopo avermi accarezzato le guance si avvicinò a me.
Il suo tocco fu di una dolcezza disarmante, le sue labbra erano sulle mie.
Ero con lei e ancora una volta non capivo più nulla.
Staccò piano le sue labbra dalle mie, non dopo averle morse leggermente, e mi girò delicatamente.
Le sue dita affusolate iniziarono ad accarezzare la mia schiena, pianissimo quasi come se volesse catturare ogni mio centimetro di pelle; spostò i miei capelli su un lato e appoggiò le sue calde labbra sul mio collo.
Il suo tocco era qualcosa di indescrivibile."Piper, ho bisogno di te... posso continuare?"
La guardai negli occhi, presi la sua mano e la strinsi nella mia .
La portai nella mia camera.
Cominciai a spogliarla lentamente e nel modo più dolce che conoscessi.
Lei mi guardava negli occhi e io non smisi un attimo di guardarla.
"Si, puoi continuare.." disse Piper con un filo di voce..
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Il nostro tempo
FanfictionUna giovane Piper Chapman all'ultimo anno di università.. Alex Vause un'attraente docente e direttore della M&C una importante galleria d'arte parigina.. Punto focale l'arte nelle sue molteplici forme e colori. Due donne. Un unico destino. L'amore. ...