"Buongiorno ragazzi, siamo giunti quasi agli sgoccioli di questo anno accademico; tra due mesi sarete finalmente liberi..il vostro percorso qui è quasi terminato.
A tal proposito, vorrei informarvi che devo comunicare i nominativi delle persone che si recheranno a Parigi per la collaborazione con la galleria M&C.
Proprio ieri ho ricevuto una mail della dott.ssa Vause, la quale richiedeva conferma per attivare l'iter burocratico.
Ragazzi, non voglio risultare noioso ma, davvero non fatevi scappare questa opportunità.
I nominativi prescelti sono quindi pregati di raggiungermi a fine lezione nel mio ufficio con un documento di identità."Ero lì in facoltà, ero seduta al mio banco con il block notes aperto e la penna tra le mani, il professore parlava ma io ero entrata nel mio mondo fantastico.
Vedevo muovere le sue labbra ma non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole, le facevo uscire dalla mia testa, non volevo che mi rovinassero i pensieri."Piper ma stai ascoltando??"
La voce di Annie arrivò così fastidiosa alle mie orecchie..
"Si, si ci sono. Cosa c'è?" Le risposi seccata.
"Dobbiamo andare nel suo ufficio, hai i documenti vero?"
"Io non devo andare da nessuna parte"
"Ma cosa stai dicendo? Vuoi rinunciare?"
"Certo che voglio rinunciare.
Non mi interessa, e poi ho già un altro incarico""Si, certo al bar da Pat, ma quello non è un vero ingaggio. Non buttare in aria questa opportunità per colpa.di una stronza che ti ha voltato le spalle"
È vero, c’è un tempo per insistere e un tempo per lasciar scorrere, tu lascia scorrere, non ne vale la pena. Lasciala crogiolarsi nelle sue idee e nei suoi cambiamenti. Piper, non mandarmi lì da sola""Non lo so. Ieri ha provato a telefonarmi ma l'ho mandata al diavolo"
"Hai fatto bene, ma, davvero..alla fine tu sei una studentessa che espone solo i suoi lavori. Niente di più. Al massimo lascia il tuo nominativo al prof e se poi non te la senti..abbandoni.."
" Va bene, proverò a far così"
Annie cercava sempre di consigliarmi anche se avevo le mie idee ed era difficile cambiarle.
Mi sono sempre definita un orso.
Molto chiusa e poco propensa agli stravolgimenti, Annie mi aiutava spesso a veder le cose da angolazioni differenti.Finita la lezione ci radunammo al primo piano davanti all'ufficio del professore Smith.
I miei colleghi erano ansiosi ed estremamente eccitati, io invece ero palesemente apatica.
Ero lì con il mio documento in mano in attesa che si aprisse la porta; volevo tornar a casa, avevo voglia di far altro.
Decisamente."Bene Piper, documenti consegnati! Ottimo no?"
"Si, Annie..si.."
"Senti vitalità stasera cosa fai??"
"Non so ancora, non ho programmato nulla, perché?"
"Ci vediamo da Frank? Vorrei tanto farti conoscere una persona..è una mia cara amica e sono certa ti piacerà"
"Annie, lo sai che non voglio impegni.."
"Nessun impegno! Promesso..ci vediamo alle 21 e..non farti troppo bella!! "
Tornai verso casa ma sulla strada del ritorno decisi di fermarmi nel parco per camminare un po'.
Adoravo farlo, era un modo per allentare la tensione, per liberare i pensieri.
Non era Alex che mi mancava ma mi mancava ciò che io ero con lei.
Strano ma era proprio così.
Quando ero andata via, da quella che era diventata la nostra casa, non avevo idea di quello che significasse realmente.
Con il passar dei giorni poi ho capito il suo significato e, ad ogni battito di tempo avevo cercato di aggiustare, piano piano la mia anima rotta, persa nel mio corpo.Inizialmente mi svegliavo con un vuoto enorme che mandava sotto sopra il mio stomaco ma, non era fame, non era rancore; era invece mancanza, era amore avanzato che non avrei più donato a lei.
Non c'era, per cui non avrei incontrato i suoi occhi cercarmi in mezzo alle nostre cose, non avrei avuto più notizie né di lei né del suo lavoro, delle sue passioni, delle sue paure, dei suoi sogni.Non era riuscita nemmeno a dirmi addio..forse era stata questa la cose che mi aveva ferito maggiormente.
"Addio", cosa poi avrebbe voluto dire Addio..
Non avevo idea di quel che significava, in realtà poi, il tempo mi aveva insegnato cosa voleva dire; soprattutto non averla più intorno, tutte quelle volte che la vita mi veniva contro, significava star male nel pensarla di fronte al mare o nel mentre osservava città o dipinti sognati assieme.
L'avevo amata e mi aveva fatto sentire una foglia in balia del vento ma mi sono ripromessa di cambiare.
Buttare tutto alle spalle.
Così feci..Arrivai al bar con qualche minuto di ritardo, il traffico e la mia lentezza avevano generato quella situazione.
Entrai e vidi accanto ad Annie, seduta nel tavolo prenotato, una bella ragazza dai lunghi capelli neri.
Mi avvicinai ed Annie mi sorrise divertita."Ciao" dissi con la mia solita sicurezza.
"Hey Piper, sei arrivata finalmente!!
Ti presento la mia amica Lauren."Mi allungò la mano e dopo averla stretta in un saluto alquanto formale notai i suoi occhi scuri resi ancor più profondi dalla matita nera.
"Ciao Lauren, piacere mio"
"Bene ragazze presentazioni fatte, ordiniamo qualcosa?? Ho una fame da lupi!"Era indubbiamente una bella ragazza..
Aveva qualche anno più di me e lavorava come consulente finanziario.. i numeri sono da sempre stati un mistero per me!
Era simpatica e spigliata.
Avevamo tantissimo in comune: musica, viaggi, libri..leggeva tanto e questa cosa non poteva che darmi gioia perché c'era sempre da imparare e c'era sempre qualcosa.su cui confrontarsi.La serata passò velocemente, anche prima del voluto..
"Lauren spero di vederti presto" le dissi sorridendo
"Credo sia una buona idea. Ti lascio il mio numero così ci mettiamo d'accordo"
La salutai mentre Annie era ancora al bancone del bar insieme al suo amico Luke.
Era stata carina, perché ci aveva lasciate da sole per la maggio parte del tempo..Alla fine ci si rende conto che non sempre le cose vanno come vorremmo. Che però tutto è importante: un sorriso, una poesia, una canzone, un film, un aperitivo, un silenzio, una contraddizione, un caffè, un dolce al pistacchio, un gelato alla stracciatella, un libro, un giorno di pioggia; tutto, ma bisogna solo rendersene conto.
Tornai a casa addormentandomi con questa idea.
STAI LEGGENDO
Il nostro tempo
FanfictionUna giovane Piper Chapman all'ultimo anno di università.. Alex Vause un'attraente docente e direttore della M&C una importante galleria d'arte parigina.. Punto focale l'arte nelle sue molteplici forme e colori. Due donne. Un unico destino. L'amore. ...