Capitolo 33

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Pov Carrie

Mi sentivo una stupida.
Non ero riuscita a far nulla o forse non potevo far nulla.
Quando Piper era uscita dal bar e ho visto la scena che si è palesata davanti ai miei occhi, non ho fatto altro se non pregare che tutto potesse essere solo un brutto sogno.
Ho visto la ragazza del bar correre subito fuori per sincerarsi che non fosse capitato il peggio e fare, poco dopo, una telefonata a quella che poi è risultata la compagna di Piper.
Era molto bella.
Sono stata una sciocca e la cosa più buffa è che me ne accorgo solo ora.

Ho passato questi mesi, questi anni pensando solo a me: a quello che più mi piaceva, a quello che più mi faceva star bene; avevo però dimenticato un piccolo particolare : la bellezza e la gioia che porta il condividere.

Solo ora, con il senno di poi, mi rendo conto di come era bello condividere le emozioni che provavo, solo ora mi rendo conto di come mi faceva sentire bene Piper.
Piper... lei è sempre stata attenta ai dettagli , è sempre stata una ragazza intelligente, solare, simpatica, dolce e premurosa, a volte anche testarda e cocciuta ma mi amava, come lei nessun'altra mai; mi amava tanto, forse tantissimo, eppure io l'ho lasciata andare.
Perché?
Semplicemente perché pensavo di essere invincibile, perché pensavo di essere la più forte di tutti.

Ho passato questi anni cercando di divertirmi il più possibile.
Ho avuto accanto persone diverse, senza pensare a nulla.
Erano amori inutili, di passaggio; mi facevano stare bene, a volte solo per pochi attimi altre volte nemmeno in pochi attimi; so solo che al mattino era consuetudine mandarle via perché avevo bisogno della mia libertà, avevo bisogno di stare da sola.
Ora dopo lunghi mesi questa condizione mi aveva portato a sentirmi "imbrattata".
Imbrattata come quando Piper dipingeva e il colore andava ovunque: sui vestiti, sul pavimento, sul corpo, perfino tra i suoi capelli....i suoi capelli folti e lunghi erano, e sono ancora, bellissimi.
Ricordo che amavo perdermi nei suoi capelli, sempre scompigliati, sempre ribelli.

La cosa importante di lei non era la sua esteriorità ma quello che riusciva a trasmettermi e a trasmettere all'esterno; quello che riusciva a darmi, quello che riusciva ad esprimere.

Quando scesi dall'aereo mai avrei immaginato di incontrarla.
Forse è stato il destino, forse il caso ma, quello che so è che ora vorrei riprovare a riavvicinarla, vorrei farle capire che ho sbagliato, vorrei farle capire che io non ho mai smesso di amarla.
Ora, è vero, ha accanto un'altra persona ma ciò che noi eravamo era molto bello e io questo l'ho capito soltanto a distanza di anni.

La cosa che mi mortifica maggiormente é che le ho lasciato delle ferite che probabilmente non guariranno mai.
So che, la sua testardaggine l'ha portata spesso al punto di cancellarmi anche se, nel bene o nel male, quando si sta assieme ad una persona , quando si vive in simbiosi, é inevitabile che pezzi di noi vadano ad insinuarsi nelle fessure dell'anima dell'altra: come io avevo Piper nella mia pelle sono sicura che lei aveva parte di me sotto la sua.

Piper aveva lasciato in me una serie infinita di ricordi pronti ad uscire ad ogni occasione : i suoi occhi grandi pieni di sogni e di emozioni, i viaggi che avrebbe voluto fare, i tramonti in riva al mare e le albe in piena montagna, le tele da dipingere, le canzoni a metà... tutte cose che erano parte integrante di me perché erano parte integrante di lei; avevo imparato a conoscerla e ad apprezzare le cose che amava.
Era bello ma mi chiedo perché non l'ho apprezzata prima?
Ma perché solo quando ci si allontana si capisce??
Io ero parte di lei eppure ho fatto in modo che si innamorasse di un'altra.
Ma perché se ci piace una persona, se ci fa stare bene, se ci fa ridere, se con lei possiamo parlare di tutto, se ci attrae sessualmente la allontaniamo??
Qual é la motivazione per cui mandiamo via una persona "legata a noi" empaticamente per poi accontentarci della seconda scelta?
Siamo davvero stupidi in questo, e io lo ero abbondantemente.

Io sono sicura di averle lasciato, invece, un odio profondo per l'amore e sono sicura che prima di fidarsi di quella donna dai capelli corvini il suo cuore ha combattuto a lungo; le ho lasciato della malinconia, quella stessa con cui ha riempito i suoi quadri, le sue agende; quella tristezza che ha cercato nelle canzoni che ha ascoltato e nelle poesie che ha letto.

Mi sento una sciocca.
Mi sento sciocca perché ci sono certe sere che vorrei qualcuno che mi ascoltasse; vorrei qualcuno che sappia vedere dentro di me proprio come sapeva far lei; vorrei condividere i miei sorrisi, i miei pensieri in modo da dimezzarli, da renderli più leggeri, con qualcuno che li sappia accettare e sopportare.
Vorrei poter avere la possibilità di regalare tutte le parole che non sono mai riuscita a dire, nella speranza di riuscire a riaprire un cuore chiuso a chiave e donato ormai ad un'altra persona..

A pensarci bene, poi è questo il gran casino: come faccio a riavere Piper se lei non mi vuole più?
È giusto mettermi in mezzo?
È giusto portare la mia presenza tra due persone?
Del resto se qualcuno ti abbandona, perché dovrebbe continuare a essere importante per te?

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