"Si, puoi continuare.."
Gli occhi di Alex , dopo le mie parole si illuminarono..
La sua dolcezza era infinita..
Una donna come lei bella, sensuale, forte che chiedeva il permesso di agire..
Mi meravigliai.
Non è da tutti ma, in fondo lei era molto di più, lei era diversa dalle altre. Lo sentivo.
Già dal nostro primo incontro mi resi conto che una strana vibrazione ci accomunava.
Il destino ci aveva fatto incontrare e quello stesso destino ora ci aveva permesso di unire i nostri desideri in un immenso vortice di emozioni.
Ciò che stavo vivendo era, per certi versi, irreale.
Mai, e dico mai, avrei permesso all'irrazionalità di prendere il sopravvento su di me; io che sono sempre stata pragmatica mi ritrovavo, ora, tra le braccia di una perfetta sconosciuta che mi stava donando vita, piacere.
Alex era in piedi difronte a me.
Il suo sguardo era come impazzito, un fuoco acceso era nulla a confronto: era sicura di sé e lo dimostravano i suoi gesti.Le labbra erano leggermente socchiuse e, nonostante tutto, riuscivo a sentire il suo respiro sul mio viso farsi sempre più accelerato.
La sua eccitazione, il suo desiderio diventavano sempre più forti."..Piper.." disse sottovoce Alex come se non volesse alterare quel silenzio così intriso di vibrazioni,
"..sdraiati sul letto.." continuò sussurando al mio orecchio .Strinse la sua mano nella mia per poi farmi posizionare al centro del letto .
La vidi allontanarsi.
Si tolse le scarpe per poi passare poco dopo al vestito che scivolò, leggero , sul pavimento.
Tutto questo accade in un tempo indecifrabile sotto al mio guardo desideroso.Non riuscivo più a dire nulla.
La sua bellezza era fuori da ogni desiderio, non avrei mai potuto immaginare, ma soprattutto, non avrei mai potuto desiderare una donna come Alex.
Lei andava oltre ad ogni mia aspettativa.La vidi salire sul letto per poi posizionarsi accanto a me: una di fianco all'altra.
Bació le mie labbra come solo lei riusciva a fare: piano, con leggerezza e senza fretta.
Poggió la sua fronte alla mia e sorrise.
I suoi occhi brillavano ed erano ancora più verdi, ancora più vivi di quanto mi ricordassi.Si girò e si posizionó su di me.
Mi slacció il reggiseno per poi contenere il mio piccolo seno tra le sue mani.Sentivo le sue mani calde accarezzare ogni centimetro del mio corpo, ogni angolo, ogni piega.
Ero inerme sotto a quel tocco.
Le sue mani si fermarono lungo i miei fianchi e, nuovamente, le sue labbra iniziarono a ripetere i movimenti appena vissuti dalle sue dita.
Le sue labbra erano ovunque: la fronte, le guance, gli occhi.
Alzo lo sguardo e mi guardò.
Sorrise per poi riscendere sul mio mento, lo baciò per poi morderlo delicatamente.
Mi eccitava maledettamente.Ero completamente in estasi.
Un gemito incontrollato mi sfuggí, non riuscii a soffocarlo .
Alex continuava a scendere sul mio collo e ivbaci si facevano sempre più forti, sempre più decisi.
Fece scorrere la lingua sulla mia clavicola, sul lobo del mio orecchio. Scese fino al seno.
La sentivo sempre più eccitata ed io ero completamente folle.
Folle per lei, ma anche completamente immersa nella sua (che poi era la stessa) mia follia.Mi sfioro i capezzoli con il palmo della sua mano e con la punta delle dita ne strinse uno, gemetti sempre di più , sempre più forte.
Si fermò di colpo allontanando la sua mano da me, mi guardó negli occhi riuscendo, così, a catturare tutto il desiderio, tutta la passione sprigionata dal mio corpo.
Questo suo modo di guardarmi , di bloccare il tutto, mi eccitava da impazzire.
Ero sotto il suo sguardo.
Stavo giocando il suo gioco.
Io ero, letteralmente, nelle sue mani.Ripose lo sguardo su di me per poi ricominciare.
La sua mano si posizionò sul mio ventre.
Mi graffió e io divaricai, improvvisamente, le gambe in risposta a questo gesto incontrollato, incondizionato.
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Il nostro tempo
FanfictionUna giovane Piper Chapman all'ultimo anno di università.. Alex Vause un'attraente docente e direttore della M&C una importante galleria d'arte parigina.. Punto focale l'arte nelle sue molteplici forme e colori. Due donne. Un unico destino. L'amore. ...