Capitolo 22

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Chiusi a chiave la porta e uscimmo assieme.
La mia mano era stretta ancora nella sua.
La guardavo e vedevo i suoi occhi splendere, era raggiante.
"Dove mi porti?"
"Sará una sorpresa"
"Dai dammi un aiutino.."
"Ti porto nella vita di Alexandra Vause"

Mi fece entrare in auto, aprendomi la portiera; non nego di aver sorriso per quel gesto così galante, ma lei era fatta così..piena di sorprese e di gesti folli, a volte minuscoli a volte grandi come macigni. Forse era questo che mi attira di lei. La sua sicurezza, il suo modo di fare, la sua calma interiore eppure sapevo che aveva una tempesta dentro ma, sapevo anche che, sapeva mascherarla.

"Allora Alex sorprendi sempre così le tue conquiste?" dissi con dire sarcastico anche se poi me ne pentii subito.
"Mah a volte si..ho il mio fascino, non posso negarlo."
Mi rispose donandomi un sorriso e facendomi l'occhiolino.

A quelle parole un pizzico di gelosia mi colpì.. pensai inevitabilmente al numero di persone con cui era stata, a quante ne aveva conosciute, conquistate, amate; e se io rientrassi tra quelle "sedotte ed abbandonate" ?
No..non poteva esser così..non dovevo pensarci.. non potevo rovinare tutto con questi stupidi pensieri.

"Ecco lì, la mia Pipes che sta pensando a qualcosa che la turba"
"No, non è così.."
"Ti conosco..o meglio sto imparando a conoscerti. Cosa c'è? Cosa ti turba? Non mentirmi.. lo sai che le cose le sento a pelle, lo sai.. per cui..io ora so che c'è qualcosa che non va.
Sii sincera con me".

"Alex ti sembrerà sciocco ma stavo pensando a quello che poteva esser il tuo passato, le tue precedenti compagne.. insomma.. un pizzico di gelosia mi ha turbata"

"Ahahahha"

Rise, lei rise alle mie parole.
Mi sentii davvero stupida, presa in giro.

"Vedo che la cosa ti fa ridere, mi fa piacere."
"No dai scherzo, non volevo esser seria, volevo al contrario cercar di sdrammatizzare la cosa."
"Ok va bene, come non detto"

"Piper, piccola ascoltami bene una buona volta.
Mi spieghi cosa importa in questo momento quante persone io abbia o meno conosciuto?
Cosa cambia?
Cambierebbe il fatto che io ora sono qui?
Qui con te?
Cambierebbe il mio modo di emozionarmi?
Il mio modo di sorriderti?
Di baciarti?
No Piper, no.
Sono qui e sto mettendomi in gioco proprio come stai facendo tu.
Tu pensi che io non abbia paura?
Ti sbagli.
Sai cosa penso? 
In realtà io penso che potresti farmi male, ma male da morire; tanto quanto te ne potrei fare io. Mi potresti colpire tanto che, se ci penso ora, qui seduta in questa macchina non posso far altro che avere una paura tremenda. Io cerco di non pensarci, cerco di non pensare a nulla e sai perché? Perché quando ti guardo mi basta già per capire di restare, per provare a vedere come può andare. Ora cerca di tranquillizzarti e godiamoci la serata per favore va bene?

"Si scusami"
Restammo in silenzio.
La sua mano stringeva spesso la mia, i nostri occhi si cercarono spesso in un silenzio complice, un silenzio carico di più di mille parole.

Molte emozioni mi si aggrovigliarono dentro, tanto da non riuscire nemmeno a decifrarle.
Non ci volle molto tempo ad arrivare nel posto scelto da Alex ma a me sembró un'eternità.

"Ecco siamo arrivate" mi disse Alex leggermente tesa.

Alex mi aveva portato in un quartiere poco distante dal mio.
Dopo aver superato il lungo viale alberato ci ritrovammo davanti a bellissime casette quasi tutte con un bel verde attorno.

" Alex ma dove siamo?"
"Vieni, ti faccio strada."
Mi prese per mano come se fosse la cosa più naturale in assoluto e mi portó con sé.
Prese un mazzo di chiavi dalla sua borsa e aprí la porta di una villetta.

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