Capitolo 34

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Avevo passato la nottata quasi completamente sveglia.
Questi giorni sono stati a dir poco tremendi per me, il dolore fisico ha fatto da padrone; dovevo però imparare a conviverci almeno per i prossimi tre mesi e poi tutto sarebbe cambiato in meglio, almeno questo era ciò che speravo.

Alex era qui con me.
Stava dormendo beata nella sua parte di letto, ignara del fatto che io ero qui sveglia da ormai parecchie ore.
Ho passato il tempo ad osservarla dormire, ho cercato di scrutare: ogni suo piccolo gesto, ogni sua piccola smorfia, ogni suo piccolo movimento; ho cercato di catturarli per poi  posizionarli nel cuore.

Alex era completamente diversa dalle altre donne che avevo conosciuto.
Lei era più forte, più testarda, più amorevole.
Mi piaceva il suo modo di starmi accanto, mi faceva sentire preziosa.

Non ero riuscita a trattenermi così,  piano piano mi ero avvicinata alle sue spalle stringendola in un caldo e forte abbraccio.
Ma..l'avevo svegliata.
Le sorrisi.

Aveva gli occhi socchiusi e istintivamente iniziò a mordersi il labbro inferiore.
Si giró verso di me e le dissi :
"Buongiorno dormigliona!"
"Piper, buongiorno, ma sei sveglia?"
"Si, sono sveglia e sei bellissima quando dormi!"
"Ma smettila..tu lo sei.. piuttosto sei riuscita a dormire? Come ti senti?"
"Sto bene stai tranquilla.."
"Davvero?"
"Si, vorrei solo non risultare pesante. Io davvero ci provo a far le cose ma a volte non ci riesco..fa troppo male.."
"Ci sono io con te, sempre..per cui non é necessario preoccuparsi.."

Le sue labbra si posarono sulle mie, lievemente, come solo lei riusciva a fare . Risposi a quel bacio, era dolce e desiderato.
Lei si staccó solo un secondo per guardarmi: il tempo necessario per bloccarmi sul suo viso, sulle sue labbra, carnose e morbide, tanto da farmi perdere completamente il senno.
Si avvicinò a me ancor di più.
Mi bació nuovamente e i nostri respiri divennero sempre più veloci, sempre più desiderosi.
Alex voleva di più, lo sentivo, e anche io del resto ma, avevo paura.

"Alex.."
"Dimmi piccola"
"Ti prego, fa piano.."
"Tesoro mio, faccio solo quello che desideri"
"E tu? Non pensi a te? Cosa desideri tu?"
"Quello che desidero io è solo ed esclusivamente il nostro bene"

Ecco perché amavo Alex.
Lei era così fondamentale per me.
Era in grado di unire i suoi desideri ai miei, renderli unici.
Lei era il mio tutto e, sinceramente, a volte mi stupivo di ciò; lei in breve tempo mi aveva rubato l'anima.
Amavo, anche e soprattutto, i suoi silenzi: le parole, aveva il vizio di nasconderle fin dentro agli occhi per poi successivamente liberarle ogni qualvolta che il mio sguardo si univa al suo.
Le sue parole mi inondavano proprio come fa la pioggia quando batte fitta sul viso: ti lascia respirare sì, ma ti porta in un mondo fatto di tranquillità e di assenza di rumori, un mondo magico, lo stesso in cui mi aveva condotto lei; e non potevo che ringraziare il cielo, per questo dono che mi era stato concesso.

Quella mattina facemmo l'amore.
I baci, le carezze, i movimenti erano tutti rallentati ma ugualmente intensi.
Alex era terribilmente prudente con me . Si muoveva piano sul mio corpo, le sue mani erano seta su di me..
Ad ogni bacio, ad ogni carezza io sussultavo e anche solo un suo sorriso mi portava il cuore a battere all'impazzata. L'amavo.

Rimanemmo abbracciati a lungo dopo; Alex poggiò la sua testa sulla mia spalla e le nostre mani si unirono.
Giocai con le sue dita, le portai  accanto alle mie labbra e le baciai.
Stavo bene con lei, stavo davvero bene.

" Tesoro dovro' andare in facoltà oggi, mi aspetta un confronto con il professore di arte moderna; il progetto é agli sgoccioli e oggi comunicheremo a fine lezione i nominativi dei ragazzi che verranno con me a Parigi"

"Mi dispiace tantissimo non poter partecipare"

" Il dottore te lo ha vietato lo sai, non puoi muoverti, non puoi fare sforzi e poi non è necessaria la tua presenza; il lavoro, per fortuna, l'hai consegnato per cui il tuo dovere è stato fatto"

" Alex mi porterai a Parigi con te?"
" Certo, appena tutto ritornerà ad essere normale ci andremo"
"Alex intendo con il progetto.."
" Piper, non posso dirti nulla a riguardo; ora sei la mia compagna, sei la donna che amo, che desidero ma , quando sono in facoltà, lo sai , passo dall'altra parte. Non ci deciderò soltanto io, l'unica cosa che posso dirti è che il tuo lavoro è favoloso, come del resto tutti i tuoi lavori hanno qualcosa in più.
Sai cosa credo?
Che tu non dipingi con i pennelli, tu lo fai con la testa e poi con tutto il corpo"

" E così.. dipingo solo quando i colori vogliono uscire.
Io li lascio riposare dentro di me ma poi loro si fanno strada da soli; passano dal cuore per poi raggiungere la testa, le mie mani si muovono da sole incontrollabili; ogni qual volta che mi succede non posso fare altro che "imbrattare".. e ciò che faccio meglio e ciò che più mi piace"

" Continua a farlo sempre perché, sarà necessario fidati di me"

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