Capitolo 18

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"Piper si può sapere che cosa è successo fuori? C'era Alex vero?
"Si Annie, c'era lei e grazie per avermi avvertita, davvero, sei un'amica, una cara amica"
"Ma Piper.. dai, cosa volevi che ti dicessi? Toh, guarda la tua amica francese??? No, non spettava a me avvertirti della sua presenza. Non dovevo farlo io ma lei, io non posso intromettermi in questo vostro gioco."

Aveva ragione Annie ma, non mi importava più nulla, era tutto passato, solo acqua passata.

"Allora ragazzi altra birra?" domandai buttando indietro i miei pensieri, cercando di cambiare totalmente discorso
"Io ci sto!" rispose Pat,
"Anche noi!" dissero in coro gli altri,
" Bene facciamo allora un brindisi.. brindiamo alla coerenza che ci permette di esser sempre migliori e alla nostra voglia di sorprenderci sempre!" ero euforica come non mai, come se tutta l'adrenalina in corpo si fosse tramutata in pura forza.
"Alla nostra Piper"
"Alla nostra Pat"

Il tempo passò veloce e l'ora di tornare a casa non tardó ad arrivare.
I ragazzi andarono via e io rimansi da sola con la mia amica Pat; era bello stare con lei, parlare, scambiare informazioni, saperi, avventure, immagini, percorsi.
Parlammo del progetto che mi aveva proposto il suo capo, della pittura e della musica.
"Piper vuoi che ti accompagni a casa?"
"Tranquilla chiamo un taxi.."
" Forza, alzati e andiamo. Non si discute. Ti accompagno io, entra in macchina." Mi disse sicura di sé.

Restammo entrambe in silenzio per tutta la durata del tragitto, fu strano ma non sapevo cosa dire e anche l'alcol bevuto mi aveva reso estremamente vulnerabile.

"Ecco siamo arrivati Piper, grazie per la serata e per avermi invitato"
"Grazie a te per essere venuta e scusami davvero per la scena alla quale hai dovuto assistere..perdonami..
Ti inviterei dentro ma davvero, domani devo alzarmi presto e non sarei di buona compagnia."
"Nessun problema,ci vediamo domani  al bar.."
Mi salutó con un leggero bacio sulla guancia. Era davvero dolce.

Entrai in casa.
Era freddissima..quasi quanto me.
Ero arrabbiata e nervosa.
Alex non poteva trattarmi così, non era giusto. Non ero stata io a sparire e poi la sua gelosia era fuoriluogo.
Andai in bagno e prensi l'occorrente per un bagno caldo, dovevo rilassarmi.
Sentii bussare alla porta.
Era sicuramente Pat che aveva dimenticato qualcosa.
Andai ad aprire senza guardar prima dal nottolino di sicurezza.
"Cosa hai dimenticato Pat???"
Non ricevetti nessuna risposta anzi, rimasi di stucco..

" E tu cosa ci fai?" dissi alzando il mio tono di voce.
"Buonasera anche a te, devo parlarti, fammi entrare per favore"
" No Alex"
" Piper.."
"Dimmi Alex.."
" Ti ho chiesto di farmi entrare"
"Alex ti ho già detto tutto e ci siamo già dette tutto, non credi?"
"Ok come non detto, entro lo stesso anche perché NO, non ti ho detto tutto".

Entró in casa mia come un lampo, mi passo accanto e il suo profumo mi inebrió i sensi.

"Alex.."
"Piper.."

Mi ritrovai le sue labbra forti e decise sulle mie.
Era desiderosa e lo dimostrava quel bacio sempre più profondo, sempre più intimo.
Mi strinse dentro un suo abbraccio e io non potei far altro che rispondere a quel suo immenso respiro.

" Piper mi dispiace ma ho bisogno di te, ho bisogno della tua forza, ho bisogno di te accanto. Ora."

Mi parlava e mi baciava.
Ogni parola era un bacio e ogni bacio era un'emozione.

"Piper, non sai quante volte ho pensato a questo ma, non potevo e non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa. Ho immaginato di stare con te, di curare i tuoi sogni, entrarci dentro e riuscire a dirti tutto quello che non sono riuscita ad esprimere fino ad ora.
Mi piaci Piper, mi piaci davvero.
Io non sono mai stata brava con le parole, mi sono sempre azzuffata con loro ma, i sentimenti quelli sì quelli vanno oltre alle semplici, seppur complesse, parole".

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