Capitolo 27

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Alex aveva la capacità di darmi tutto ciò che desideravo, era questa la cosa bella tra di noi.
Alla fine ieri sera eravamo rimaste in casa .
Non avevamo, entrambe, voglia di uscire, di vedere gente; dovevamo parlare e raccontarci.
Alex era stata emozionante.. come sempre del resto..era un soffio di vento leggero.

Ero per strada avevo bisogno di camminare, di passeggiare, di godermi i miei i miei pensieri.

Alex stamani era andata in Università; doveva definire con il docente di arte i nomi dei colleghi da portare con sè a Parigi; su questa cosa era stata abbastanza sicura e chiara:  il mio rapporto con lei non avrebbe influito, in nessun modo, il rapporto lavorativo che lei aveva organizzato con università;  io per lei ero solo una studentessa come tutte le altre e il rapporto che c'era tra di noi non avrebbe influito nelle sue decisioni.
Era questo il bello di Alex: riusciva a scindere il lavoro dalla propria vita privata.
Quando eravamo all'università, è vero che, ci scambiavamo degli sguardi furtivi ma lei rimaneva sempre ferma e rigida sulla sua posizione, nel suo ruolo.
Con la mente piena di pensieri mi ritrovai davanti al bar di Pat.
Entrai.

"Ehi Ciao!"
"Ciao Cat"
"È qualche giorno che non ti vedo, come vanno le cose? Ci stai preparando qualcosa di nuovo?"
"Si! Sto lavorando ad un progetto che vi piacerà!! Ti posso solo dire che sarà legato al mare"
"Interessante, non posso far altro che attendere allora, tanto conoscendoti so che sarà magnifico!! "
"Speriamo"

Ordinai un caffè e rimasi assorta nella canzone in sottofondo.

"Ciao, Piper, posso sedermi?"
"Scusa?? Tu cosa.ci fai qui?? Cosa vuoi da me??
"Beh non pretendo di sentire un tono amicale ma..almeno un "ciao"..almeno quello si.."
" Io e te non abbiamo da dirci nulla e ora se permetti, lasciami finire in pace il mio caffè e vai il più lontano possibile da me"

"Non ti chiedo nulla, solo potermi sedere e parlare con te"

Davvero pazzesco, Carrie era difronte a me.

" Ascoltami, la vita è fatta di scelte e io, in passato, avevo scelto te: solo ed esclusivamente te
Io vivevo per te, te lo ricordi?
Ogni mio gesto, ogni mio movimento, era fatto in funzione di ciò che avresti potuto ascoltare, vivere, pensare, amare tu; e ora sai , sono davvero stupita di vederti qui.
Cosa vuoi da me?
Cosa pretendi da me?
Non credi di aver già avuto abbastanza da me?
Non credi di avermi già fatto abbastanza male?
Ma con quale coraggio pensi di arrivare a chiedermi le cose? Sederti accanto a me, far come se io e te non fossimo mai state nulla, come se tu non mi avessi mai trattato male, come se tu non mi avessi mai fatto soffrire Pensi che io sia folle agendo così ?Sinceramente, io credo che qui l'unica folle sei tu ma, non positivamente .. tu sei davvero pazza ed è pazzo il tuo gesto.
Hai veramente un bel coraggio ora.. quello che del resto ti è mancato in passato.
Lasciarmi un biglietto, che pena, davvero che pena..quando l'ho  trovato io non avevo idea di quello che realmente potesse significare.
Solo il tempo trascorso vme lo dimostró.
Ho dovuto lottare contro la mia anima, contro la mia testa, contro i miei sguardi e contro gli sguardi degli altri per poter non compromettere ancora di più il mio cuore lacerato che mi avevi lasciato tra le mani.
Ma tu lo sai come mi sono sentita quando ho letto quel messaggio?
Da quel giorno, per tantissimo tempo, mi sono svegliata con un vuoto dentro enorme.
Tu eri il mio respiro, sei poi diventata rancore ,rabbia, mancanza , tormento, incomprensione.
Ma cosa cazzo ti è passato in mente? Ma non potevi agire diversamente?
I miei occhi hanno vagato per casa, nelle vie della città, nei posti che frequentavamo per tantissimo tempo fino a quanto non sono diventati  stanchi ed esausti.
La cosa che ho cercato di spiegare al mio corpo e alla mia testa è che non ti avrei più rivisto, che non avrei più sorriso in risposta al tuo sguardo; che non mi sarei più sentita al posto giusto in tua presenza.
Capisci che non ho più avuto tue notizie??
Ma ti costava tanto scrivere due righe? Spiegarmi o solo anche mandarmi al diavolo??
Per tanto tempo ho pensato a tutto quello che avevamo vissuto, che avevamo condiviso, a tutti quei momenti in cui abbiamo anche litigato urlato ma soprattutto a quei momenti vissuti con gioia, con amore e con tranquillità.
Ripensando a tutte queste cose, sai cosa mi sono chiesta: ma tu in tutto questo tempo, onestamente, eri sincera con me???? Perché a dirla tutta Carrie dopo quel biglietto io sono arrivata alla conclusione che tu con me hai sempre finto.
Questa storia, questi pensieri sono andati avanti per molto tempo ma poi un giorno mi sono svegliata da quel letargo in cui ero caduta per colpa tua e mi sono detta che forse avevo enfatizzato il tutto , che non dovevo più preoccuparmi, che dovevo guarire, ecco sì dovevo guarire dalla tua malattia.
Mi sono detta che forse il mio corpo, la mia mente, la mia anima non aveva bisogno di te e che potevo farcela da sola.
Quella mattina feci colazione tranquilla, e sai perché? Perché iniziai a non pensarti più; quella mattina ho capito di avere smesso di odiarti perché per me eri diventata "indifferente " credo che questo sia l'epilogo più brutto tra due persone che credevano di volersi bene.
Io ti avevo scelta.
Tu no, non l'hai mai fatto per cui ora vai al diavolo."

" Piper tu non capisci.."
" Io cosa?? Capirti? Capire cosa?"
"Stai con quella donna per questo ora pensi questo."
"Quella donna, come la chiami tu, è la cosa migliore che mi sia mai capitata; lei a differenza tua non mi giudica, non l'ha mai fatto; è attenta, preziosa, accorta ad ogni mio desiderio e ad ogni NOSTRO desiderio, è quello che ho scelto e sai..sono IO quella che ha scelto.
Ripeto, sei patetica. Lasciami finire.il mio caffè"
"Piper io avevo bisogno di capire, di scegliere cosa far della mia vita"
"E le tue decisioni non dovevano esser legate a me?? Non potevi scegliere e capire rispettandomi?"
"Avevo bisogno di tempo, ti ho sempre amata"
"Senti io ora vado via sono stufa di sentire le tue sciocchezze.."

Pagai il mio caffè e uscii di corsa dal bar.
Finalmente avevo detto a quella ragazza tutto quello che volevo dire. Non avevo altro da aggiungere.
Avevo, invece bisogno di Alex.
Presi il telefono e decisi di scriverle un messaggio.
Ero sul marciapiede.
Non mi accorsi di nulla.
Sentii solo un rumore forte, istintivamente mi aggrappai al ciondolo che mi aveva regalato Alex..
Una spirale.
La mia Alex..

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