Capitolo 37

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Alex mi prese per mano e mi portò in camera.
Adoravo il suo modo di fare così forte, così deciso, così sensuale.
Mi bació dolcemente e ogni bacio era per me un sussulto.
I suoi baci erano morbidissimi, la sua lingua sapeva come accarezzarmi dolcemente, sapeva come deliziarmi.

"Piper, adoro i tuoi baci"
"Ed io adoro i tuoi..sanno di buono, di tranquillità, di casa".

Eravamo al centro della stanza.
I miei occhi erano dentro ai suoi.
Il mio corpo era completamente nelle sue mani, mi sentivo come paralizzata.
Le nostre bocche si cercarono all'infinito, come se fossero in lotta ma, quello, era solo un modo che utilizzavamo per prendere il massimo da noi.
Erano passati mesi ma, era come se quella fosse stata la prima volta per noi.

Alex mi strinse forte nel suo abbraccio per poi continuar a baciarmi: un bacio, poi ancora uno e un altro ancora.
La nostra stanza veniva illuminata dalle luci dei lampi mentre, i nostri gemiti erano accompagnati dal rumore del violento temporale che si stava abbattendo sulla città, uno di quelli che mettono pace o almeno con me funzionava così.
Adoravo ascoltare il rumore della pioggia battente, adoravo sentire l'odore che emanavano le cose subito dopo un temporale, ma, la cosa che più mi piaceva era condividere con lei questa emozione.

Era piuttosto buffo ma, questo nostro condividere mi faceva sentire protetta, come se niente potesse scalfirmi, come se niente potesse farmi male.

In realtà sono sempre stata molto brava a rovinare tutto nella mia vita, sempre anche quando le cose non erano altro che perfette o almeno sembravano fossero così, io facevo in modo che tutto potesse essere sovvertito; avevo questa bruttissima  abilità.

Ora la mia paura era riversata su Alex.
Tra quanto avrei rovinato le cose?
Tra quanto lei mi avrebbe lasciato andare?
Ero folle, tremendamente folle,  soprattutto perché pensavo a quelle cose in un momento così importante per noi.

"Piper cos'hai?"
"Nulla sto bene"
"Non ti credo, lo sai, lo sento che c'è qualcosa che non va"
"È sciocco, lo so ma, mi manchi tantissimo; io non mi sento al massimo delle mie forze ed è tutto amplificato per me. Quando non ci sei, a volte mi fermo a guardare le cose; a volte perdo il mio sguardo nel vuoto alla ricerca di un tuo segnale,  quando non ci sei guardo in continuazione il mio telefono nella speranza di poter trovare un tuo messaggio, un tuo pensiero per me, solo ed esclusivamente per me"

"Ma io sono sempre qui lo sai"

"Lo so ma, io ora mi sento così vulnerabile, mi sento a volte in difetto perché potrei risultare non abbastanza per te, per le tue aspettative, per i tuoi desideri"

" Sai cosa ti dico? A volte è davvero impossibile parlar con te.
Ma quante volte ti avrò già detto che io ti voglio con me? Quante volte ancora dovrò ripeterlo?"

"Lo so Alex, lo so..
E io quante volte dovrò farti capire che da quando sei con me tutto sembra tremendamente diverso? Quante volte dovrò dirti che i tuoi occhi sono per me importanti?
Quante volte dovrò dirti che tu sei importante per me?
Come faccio a farti capire che tutto quello che hai visto in passato lo posso far mio ?
Che quello che hai vissuto, nel bene e nel male, lo accetto e lo porto con me? Alex, io a volte ho solo bisogno di sentirti più vicina, ho solo bisogno di sapere che niente, e dico niente, mai potrà cambiare questi attimi che stiamo vivendo anche se so che nulla è definitivo ma, almeno provaci sempre a stare con me"

" Piper, io ti voglio con me e credo di avertelo già dimostrato molte volte. Cerca di stare tranquilla"

"Io sono tranquilla solo se ci sei tu con me"

Alex mi abbraccio forte.
Io le presi il viso tra le mani, era questa una delle cose più belle che mi piaceva fare ccon lei perché con questo gesto mi sembrava potessi racchiudere l'intera sua essenza.
La baciai, la baciai ancora e poi ancora. Non mi bastavano mai i suoi baci, erano un nettare vitale per me.

Alex mi adagió sul letto per poi togliersi la parte superiore del pigiama.
Era tremendamente bella, per me lo era molto..
Lei poteva sentire il mio sguardo addosso perché non potevo fare a meno di guardarla, di racchiudere nei miei occhi la sua figura, il suo profumo.
Per questo motivo, ogni qualvolta che facevamo l'amore io cercavo di raccogliere ogni particolare di lei per farla ancora più mia, per conoscere sempre ogni dettaglio di lei.
Avevo le sue mani su di me e non potevo desiderare di meglio.
Il suo tocco era dolce ma, allo stesso tempo rude come se volesse in quel modo segnare la mia anima con il suo passaggio.
Era sempre più bella.

Non so quante volte il mio respiro si fece più forte del solito, non so quante volte raggiunsi l'apice del piacere.
Lei era questo per me.
Lei per me era tutto e il suo contrario.

Riuscii a capovolgere la situazione e così dapprima le sorrisi, poi iniziai a baciare i suoi occhi, il suo viso: gli occhi, le guance, il mento fino a scendere sul suo seno e poi sul suo ventre.
Potevo sentire il suo profumo, il suo tocco mischiarsi con il mio.
Eravamo una cosa sola.
La girai di schiena e mi sdraiai su di lei. Volevo sentirla e volevo che mi sentisse.
Mi spostai e la mia mano fece il resto.
Si muoveva dolcemente sul suo corpo, l'accarezzavo prima con le dita, poi con il palmo e poi con dorso della mano.
La sentivo tremare sotto di me, la sentivo sospirare ..
Era mia..solo mia..



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