Olive
«Olive! Svegliati! È tardissimo!» sento urlare da mia madre Claudie che arriva in camera mia, mentre sono ancora nella pace dei sensi.
Apro gli occhi di scatto e mugugno qualcosa. Mi volto verso il comodino, e dopo aver visto l'orario sulla sveglia, esclamo:
«Cazzo! Le sette e mezzo! È tardissimo!»
Mi tiro subito su dal letto, vado in bagno e mi vesto e trucco in cinque minuti.
«Non fai colazione? Se vuoi ti firmo io il ritardo e ti porto anche a scuola.» mi dice mia madre sulla soglia della porta mentre mi sto vestendo.
«No, se faccio un altro ritardo mi sospenderanno.» dico, scocciata.
Mentre mi allaccio la cerniera degli stivali, mia madre mi risponde:
«D'accordo, allora fai presto.»
«Ti metti quelli? Sono un po' alti per andare a scuola.» aggiunge, guardando gli stivali che mi sono appena messa.
«È tardi, mamma.» dico, soddisfatta di aver scelto un paio di stivali che effettivamente non sono proprio adatti ad andare a scuola.
Prendo la borsa, saluto mia madre ed esco di casa, correndo dritta verso la fermata della metro che mi porterà a scuola.
Dopo dieci minuti che sono sulla metro, sale un ragazzo, e appena lo vedo gli vado incontro e gli tocco il sedere.
«Olive.» dice lui, guardandomi.
«Ciao.» dico io, e ci baciamo.
«Stai andando a scuola, vero?»
«Sì, purtroppo sì. Tu anche, vero?»
«Sì.»
Pierre si guarda intorno e dice:
«Ci sono due posti, andiamo a sedere.»
Dopo esserci seduti, mi avvicino a lui e inizio a baciarlo. Mentre ci baciamo, lui mi tocca una coscia e sono sicura che ci staranno guardando tutti.
Quando smettiamo è perché siamo arrivati alla fermata dalla scuola, e scendiamo.
Mentre io e Pierre ci stiamo baciando, arrivano le mie migliori amiche: Liz, Melissa, Lux e Lexi.
«Olive!» mi chiama Lux.
Mi stacco subito da Pierre e vado ad abbracciarle.
«Come cavolo ti sei vestita stamattina? E quelli?» mi chiede Lexi, osservando i miei stivali.
«Cosa volete? Oggi è venerdì e il venerdì si fa festa, lo sapete. E poi stamattina mi sono alzata con mezz'ora di ritardo.» mi giustifico io.
«Quella gonna è talmente corta che se ti pieghi in avanti ti si vede tutto.» dice Lux, ridacchiando.
«Appunto.» rispondo, soddisfatta.
Quando entriamo in aula, un nostro compagno di classe esclama:
«Mi piace quella gonna. Perché non vieni con me in bagno un attimo? Facciamo presto. E quando inizia la lezione, mettiti seduta davanti a me così posso apprezzare il panorama.»
Alzo gli occhi al cielo e dico:
«Non farò sesso con te, Mathieu, né ora né fra tremila anni.»
Due ore dopo io e le mie migliori amiche stiamo bisbigliano qualcosa sulla festa di compleanno di Melissa, e il professore di matematica, il signor Girard, ci rimprovera dicendo:
«Ragazze, smettetela di parlare! Queste cose che vi sto spiegando ci saranno nella verifica della settimana prossima, e se volete passare l'anno sarà meglio che seguiate.»
«Ci scusi.» dice Lux.
Quando la lezione di matematica finisce, inizia quella di storia.
Durante la lezione, chiedo di andare in bagno, ma in realtà ho un piano diverso.
Quando esco dall'aula raggiungo il bagno dei ragazzi, mi guardo intorno ed esclamo:
«Pierre? Pierre?»
Pierre sbuca all'improvviso e dice:
«Eccomi.»
Gli salto addosso ed iniziamo a baciarci.
Ci chiudiamo dentro un gabinetto e un attimo dopo iniziamo a baciarci e ci sediamo sul water.
Mentre siamo seduti, tra un bacio sul collo e l'altro, Pierre mi chiede:
«Stasera dove vuoi andare?»
«Non lo so, parliamone dopo.» gli rispondo velocemente.
«Okay, ma sei sicura che nessuno ci sentirà?»
«Sì. Stai zitto, altrimenti non avrai quello che mi hai chiesto.»
«Okay okay, sto zitto.» risponde Pierre, e un attimo dopo riprende a baciarmi.
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Friends for life
ChickLit"Sorrido alle ragazze, e con gli occhi lucidi, dico: «Saremo amiche per la vita, ragazze.» Appoggio la mano sulla pancia di Liz con il palmo rivolto verso l'alto, e tutte appoggiano la loro mano sopra la mia. «Per la vita.» dice Liz. «Per la vita.»...