CAPITOLO 15

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Molly.
Taylor.
Ed ecco a voi la mia nemesi, che in confronto a Molly non è niente.
Siamo state migliori amiche dall'asilo alle medie ma poi non so come ad un certo punto ci siamo allontanate tantissimo.
Lei ha deciso che non ero abbastanza popolare o figa da poter essere sua amica e man mano si è allontanata da me.
All'inizio pensavo che fosse la cosa giusta quindi non la odiavo.
Pensavo che lei avesse ragione e che quindi io la stessi solo ostacolando dall'essere una ragazza popolare che tutti nella scuola adoravano. E alla fine senza di me ci è riuscita.
È persino più amata di Molly, sono le uniche due che amano tutti in questa scuola, i ragazzi stravedono per loro, fanno a gara per starci insieme, e man mano vanno tutte a scendere, in ordine di importanza per loro.
Col tempo peró, conoscendo le mie attuali amiche, tra cui appunto Alexa, ho capito che in fondo la nostra non era vera amicizia, perchè nella vera amicizia, gli amici si sostengono a vicenda, e se la nostra lo fosse stata, lei non se ne sarebbe importata e non mi avrebbe allontanata.
Ho capito anche che gli scherzi che faceva a me e a chiunque cercava di avvicinarmisi, non erano solo per acquistare popolarità e che non le dispiaceva affatto farmeli. Lo faceva apposta, per poi riderne con le sue amichette.
Voleva che restassi sola, che nessuno intorno a me avrebbe voluto la mia compagnia. Sono stata fortunata del fatto che avevo Ally e Cameron, e del fatto che l'amicizia con le mie amiche sia vera e che loro non se ne siano importate di lei.
Quindi da allora, ho cominciato anch'io ad odiarla.
Fortunatamente Esme non è anche sua amica. Ma solo di Molly.
<<Ciao ragazzi.>> entro in macchina salutando con un saluto generale e non degno nessuno dei tre di un solo sguardo, dopodichè mi posiziono accanto alla vipera, ma cercando di stare il più possibile lontana da lei, per quanto me lo permetta lo spazio in macchina, insomma.
Perché Adam ha deciso di accompagnare tutti noi insieme? Gliel'avrà chiesto Taylor?
Poco probabile.
È per questo che rideva?
Molto probabile.
Molly non sembra accorgersene, troppo presa da Taylor, mentre quest'ultimo e la strega, comunemente chiamata Missy, mi fissano.
Non riesco a decifrare lo sguardo di Taylor, sembra arrabbiato, stupito e... non capisco altro.
Mentre Missy mi guarda in cagnesco stringendosi a lui.
Come fanno queste due ad essere amiche nonostante vogliano entrambe lo stesso ragazzo, rimane un mistero.
Insomma se non volete lasciarlo andare almeno non fingete di volervi bene se nel profondo vi odiate.
Ma questo sembro notarlo solo io in tutta la scuola, ho sempre avuto il dono di decifrare e capire le persone, l'unico con il quale non ci riesco è Taylor, e questo mi manda in bestia. È anche l'unico, insieme a Missy, sul quale mi sono sbagliata.
Pensavo fosse un ragazzo in gamba, gentile, all'altezza del suo aspetto esteriore.
Ma invece, interiormente è un essere spregevole, che usa le ragazze a suo piacimento, e mi dispiace tantissimo di essere caduta preda del suo fascino.
Missy, sbatte le sue folte ciglia, fissando Taylor, con gli occhioni scuri, che però non si cura di lei.
Scuote i suoi lunghissimi capelli biondo barbie, che le arrivano al sedere, e mette il broncio.
Odiosa.
<<Ciao ragazze>> saluta Adam, prima di mettere in moto e uscire dal vialetto.
D'un tratto Ally si gira di scatto verso di noi, con aria cospiratrice e curiosa.
<<Non capisco Taylor, chi delle due hai portato alla festa insieme a te?>> chiede, alzando un sopracciglio.
Ed io mi stupisco del fatto che per come sia fatta lei, abbia trovato tutto questo coraggio, tanto da fare questa domanda che gli avrei tanto voluto fare io.
Le due rimangono a bocca aperta e fissano Taylor, che non sa cosa rispondere e abbassa la testa.
Io sogghigno e guardo Ally, che ricambia la mia occhiata come a dire "prego", alzando l'angolo della bocca ad un mezzo sorriso, dopodichè torna a fissare Taylor.
<<Allora?>> Chiede con un'aria innocente.
Sento Adam trattenere una risata.
Taylor lancia ad Ally uno sguardo fulminante e lei alza le braccia.
<<Scusa, semplice curiosità>> si gira di nuovo in avanti e ride.
Il resto del viaggio prosegue in silenzio, tranne che per qualche risatina irritante e apparentemente senza motivo delle due barbie, e qualche occhiata da parte di Taylor e Missy.
Appena arrivati mi precipito fuori dalla macchina e inspiro a fondo l'aria fresca della sera, a differenza di quella asfissiante che c'era in auto.
Per quanto possa essere una macchina grande, stare più di dieci minuti chiusa in un auto con Missy, Molly e Taylor insieme è decisamente un' impresa.
Quando alzo gli occhi per la prima volta peró, mi si mozza il fiato in gola.
Non avevo mai visto prima il luogo della serata, ma devo dire che non hanno affatto scelto male.
È stupendo, un posto idilliaco.
Ecco davanti a me il Palm Shore.
Un'enorme villa con le vetrate al posto delle pareti che si trova su un piedistallo formato da enormi rocce e che dà direttamente sulla spiaggia.
L'enorme terrazzo è stato trasformato in un lido, dal quale provengono i rumori della festa e le luci accecanti.
Quindi l'evento si tiene solo sulla terrazza? Beh lo scopriremo presto visto che Adam ha cominciato a camminare, superandomi, verso le scale di pietra, costeggiate dalle piante, che portano all'entrata della villa.
A questo punto tutti iniziamo a seguirlo, scendendo le scale e proprio davanti all'entrata inciampo su una pietra e una mano mi afferra il polso con decisione, offrendomi sostegno, e così riesco a non cadere.
Quando mi giro con l'intenzione di ringraziare, le parole non mi escono dalla bocca e un paio di occhi verde smeraldo catturano i miei.
Un ragazzo alto e con un fisico mozzafiato, che si intravede da sotto la t-shirt bianca, mi sorride con denti bianchissimi.
Arrossisco all'istante.
<<Oddio, grazie>> dico in fretta.
<<Non preoccuparti, menomale che ero qui, no?>> Dice, la sua mano ancora stretta intorno al mio polso.
<<Si e speriamo ci sia sempre qualcuno quando sto per cadere, visto che succede spesso, imbranata come sono>> azzardo, ridendo.
Lui ride con me, una risata profonda.
<<Beh speriamo che ci sia sempre io, non qualcun altro>> dice serio.
Poi mi lascia il polso e va via passandosi una mano tra i capelli scuri, senza lasciarmi il tempo di replicare.
Io rimango sconvolta, massaggiandomi il punto dove lui mi ha afferrata.
<<Amber, andiamo, dai>> mi chiama Ally dall'entrata.
Nessuno sembra essersi accorto di niente.
Annuisco e mi avvio verso di lei e gli altri, pensando a chi fosse quel ragazzo, tanto misterioso quanto bello.

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