<<Smettila di trattarmi così, non me lo merito!>> Gli urlo di rimando.
<<Tu... tu lo stavi per baciare>> fa un espressione di disgusto, <<perché?>> Sussurra l'ultima parola, camminando avanti e indietro. Poi si ferma per guardarmi.
<<Io... io... non è vero, era lui che stava per baciare me.>>
<<Ammetti che se l'avesse fatto non ti saresti spostata.>>
Mi guarda con sguardo accusatore, io non rispondo e abbasso lo sguardo.
<<Se vuoi lui, vai da lui.>>
Si gira di spalle e continua a camminare.
Io lo seguo e lo tiro per un braccio.
Lui si divincola subito e mi rivolge uno sguardo assassino.
Ce la sto mettendo tutta per non scoppiare a piangere ma lui mi rende le cose molto più difficili.
<<Tu sei andato via e non ti ho visto tutta la mattina. Pensavo che dopo quello che ti ho detto non volevi più vedermi visto che mi hai evitata tutto il tempo. Non ero più nemmeno sicura che stessimo insieme!>> Urlo.
<<Questa non è una buona ragione per farti baciare da lui! Perchè non gliel'hai detto subito che stavi con me?>> Anche lui alza la voce.
Siamo nel bel mezzo del parcheggio ma non c'è molta gente, visto che è appena terminata la pausa pranzo, quindi non mi preoccupo minimamente di stare litigando con lui qui.
<<Non ho fatto in tempo: appena mi ha vista è corso da me! E tu perché sei stato via tutta la mattina?! Devi smetterla di scappare da me, soprattutto se c'è un problema!>>
<<Mi hai fatto incazzare ok?! Non mi piace che mi si dica cosa fare. Tantomeno se si tratta della mia famiglia.>>
<<Questa è un'altra cosa che mi dà molto fastidio Taylor. Tu pretendi che io faccia parte della tua vita senza, peró, parlarmi di te, di quello che ti riguarda.>>
<<Non mi piace parlare di me>> mi dice secco.
<<Allora non potremo mai avere una relazione normale se non so cosa ti succede ogni volta che scappi via. Non mi parli nemmeno di quello che provi. Niente di niente.>
Non mi risponde e guarda altrove.
<<Ecco di cosa parlo. Non ce la faccio: sei esasperante!>> Sbuffo e mi metto le mani nei capelli.
Ha un attimo di esitazione.
<< Cosa vuoi sapere?>> Risponde infine.
Sembra che la rabbia gli sia scivolata addosso, ma si vede che è ancora un po' irritato. Non gli piace per niente parlare di sè stesso.
Ho mille domande in testa. Ma soprattutto una.
<<Perché me?>>
Lui mi guarda confuso, non capendomi.
<<Perché hai scelto me per cominciare a stare insieme a qualcuno?>>
<<Perché tu sei diversa.>>
Ora è completamente calmo.
<<Diversa? Non ho niente di diverso dalle altre Tay.>>
<<Si invece. Il modo in cui sorridi, quando ti imbarazzi e arrossisci se ti faccio un complimento. Sei l'unica ragazza che non si è buttata subito ai miei piedi ed ha saputo tenermi testa. Sei pazza a volte>> fa una risata, <<completamente pazza. Ma mi piaci per questo. Il fatto che mi manchi quando non sei con me. Sei l'unica che riesce a capirmi davvero. Mi piacciono le sensazioni che provo stando con te, anche solo baciandoti. E non posso ignorarle. Non posso proprio, sono troppo forti.>>
Ha detto tutto quello che avrei voluto mi dicesse dal nostro primo bacio.
Mi sembra di capirlo un po' di più. Forse ha semplicemente paura di perdere qualcosa alla quale finalmente tiene.
E questo lo capisco benissimo perché, ora che mi è stata data la possibilità di stare con lui, se dovessi perderlo ne sarei distrutta.
Senza dire una parola mi avvicino a lui e cerco di mettergli una mano sulla guancia, ma lui si ritrae.
Mi salgono ancora una volta le lacrime agli occhi. Mi sta rifiutando e questa cosa mi fa molto male. Ma evidentemente deve aver fatto molto male anche a lui vedermi quasi baciare Hayes.
Abbasso lo sguardo e una lacrima mi riga la guancia.
Succede tutto in un attimo: mi prende per un polso e mi avvicina velocemente a lui per stringermi in un abbraccio.
E io sorrido. Sorrido come un bambino al quale è appena stata data una caramella.
Affonda il viso nei miei capelli e inspira il mio profumo.
<<Sono ancora arrabbiato con te>> sussurra, ma mi stringe ancora e io sorrido ancora di più, annuendo.
Mi porta in macchina e accende il motore senza dire una parola.
Ci rinuncio: oggi di rimanere a scuola proprio non se ne parla.
Rimaniamo in silenzio per un po' di tempo. Finché non decido di interromperlo: era terrificante.
<<Tay...>> comincio.
<<Shhh. Ti prego non dire niente>> mi prega senza guardarmi negli occhi.
<<No Tay, devi ascoltarmi. Mi dispiace. Ma voglio che sia chiaro che io non voglio lui. Voglio stare con te. Sei l'unico che mi fa e mi farà sempre stare bene. Non voglio che tu pensi il contrario. Non riuscirei mai a farti un discorso come quello che tu hai fatto a me poco fa, ma posso solo dirti che anche quello che provo io per te è forte. Talmente forte che a volte mi sento quasi schiacciata dai miei stessi sentimenti.>>
È vero. Ogni cosa che ho detto è vera.
Alcune volte il peso dei sentimenti che provo per lui è così forte che quasi mi sovrasta.
Mai prima d'ora mi sono sentita così dominata dalle mie stesse emozioni.
Non dice niente ma sorride e mi mette una mano sulla coscia continuando a giudare.
Non so dove stiamo andando ma non glielo chiedo e quando si ferma davanti casa mia ho la risposta.
Non vuole che io stia con lui?
Lo guardo con sguardo interrogativo e con un punta di tristezza.
<<Non è per quello che pensi tu. Devi andare a prepararti: stasera ti porto in un posto. Ma niente di impegnativo>> dice dando voce ai miei pensieri. A questo punto mi rilasso subito. Non è perché non vuole stare con me.
<<Dove mi porti?>> Chiedo con un sorriso.
<<In un posto... è una sorpresa. Parleremo un po' e ti diró quello che vuoi sapere. Nei limiti>> chiarisce.
Passo sopra all'ultima cosa che ha detto. È già tanto che voglia parlarmi di sè ed aprirsi un po' con me. Come inizio va più che bene ed io devo cogliere quest'occasione.
<<Ok d'accordo>> sorrido, <<a che ora passi a prendermi?>>
<<Alle otto.>>
<<Ok.>>
Gli schiocco un bacio sulla guancia e faccio per uscire ma lui mi blocca per un polso e mi fa girare.
Quando lo faccio, il suo viso è ad un millimetro dal mio e prima che possa rendermene conto le sue labbra sono sulle mie e mi sta baciando con disperazione.
Ricambio il bacio e mi abbandono alle sensazioni e a lui.
È come droga per me ormai.
Le sue labbra, il suo sapore di menta, le emozioni che provo in questo momento e sempre, con lui, sono indescrivibili. E non riesco più a farne a meno.
<<Scusa>> mi sussurra tra un bacio e l'altro.
Io lo tiro ancora di più verso di me per il colletto della maglia.
Ci stacchiamo quando ci sembra ormai di starci baciando da ore.
Dopodiché senza dire una parola, mi alzo dal sedile e corro in casa.
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PERFETTA ILLUSIONE #Wattys2017
Teen Fiction"Perché questo dovrebbe essere l'amore: un mare di emozioni che non ha freni, e tocca a te decidere se domare le sue onde o lasciarti trasportare." Amber, una ragazza estroversa e solare, all'ultimo anno del liceo, diciassette anni, ma ne sta per co...