<<Non vado più da nessuna parte!>> Urlo ad Ally.
Siamo in una situazione pietosa. È tutto il pomeriggio che cerchiamo qualcosa da mettere per questi maledetti appuntamenti.
Lei si butta esasperata sul suo letto e sbuffa rumorosamente.
Quando però squilla il suo telefono si alza di scatto e sembra che abbia riacquistato tutte le forze.
<<Pronto? Si. Alle sette, giusto? Certamente>> sento pezzi sparsi della conversazione e lei sorride come una stupida.
Capisco immediatamente chi è: Adam.
Lei si avvia stralunata fuori dalla stanza e quando è quasi arrivata alla porta gli tiro un cuscino.
<<Ally! Beh grazie Adam!>> Urlo sperando che mi abbia sentito dall'altra parte del telefono. Ally non mi degna minimamente di uno sguardo ed esce dalla camera.
Perfetto.
Ora sono sola, senza sapere cosa mettere, né cosa fare.
Sono spacciata e mancano solo sue ore all'appuntamento.
Il mio telefono vibra e vado a vedere chi è, tanto comunque non saprei cosa fare se non aspettare Ally che finisce la telefonata. E fidatevi sarà una lunga attesa.
Guardo lo schermo del cellulare, illuminato per l'arrivo di due messaggi.
Uno di Hayes e l'altro di Taylor.
Decido di leggere prima quello di Hayes.
*Allora, pronta per l'appuntamento?*
*Certo. Alle sette giusto?* Gli scrivo con uno stupido sorrido in faccia.
*Si.*
Non gli rispondo, passo a quello di Taylor.
*Hey, stasera esci con lui vero?*
Non pronuncia nemmeno il suo nome.
*Si. Perché?*
Decido di fare la finta tonta.
*Sai benissimo il perché. Non fare la stupida*
*Non sono stupida, Taylor.*
Ma come diamine si permette?!
*Scusa. Non volevo dire questo è solo che... beh lo sai, non farmelo ripetere ancora.*
*No, non lo so. Cosa dovrei sapere?*
Sullo schermo appare il suo nome.
Le mie dita rispondono all'istante per me.
<<Smettila di fare la finita tonta>> mi dice con voce roca. Dio come mi sento solo a sentire la sua voce.
<<Non faccio nessuna finta tonta Tay.>>
<<Ah ma davvero?>> Scoppia in una risata meravigliosa e non riesco a fare a meno di sorridere.
<<Non mi piace come mi fai sentire>> continua, di nuovo serio. Riecco i suoi sbalzi d'umore.
<<C-che...?>> non trovo le parole, non so cosa dire.
Lui sospira dall'altro capo del telefono.
<<Ti chiedo solo una cosa. Posso sembrare ripetitivo, ma lo faccio lo stesso. Non prendere decisioni affrettate.>>
<<D'accordo.>>
<<Ancora una cosa.>>
<<Cosa?>>
<<Ti prego non baciarlo.>>
<<Taylor... non puoi chiedermi questo.>>
<<Scusa ho sbagliato io. Non era una richiesta, ma un ordine. Non baciarlo.>>
<<Taylor non sei ancora nessuno per dirmi cosa posso o non posso fare.>>
<<Ancora?>>
<<Io...>>
Lo sento ridere.
<<Significa che mi darai ascolto?>>
<<Taylor, smettila.>>
<<Ok mi darai ascolto.>>
<<Non ho->> detto questo. Volevo continuare, prima che mi staccasse il telefono in faccia.
Mentre fisso il telefono super arrabbiata, Ally entra in camera con lo stesso sorriso che aveva quando è uscita.
<<Ah bene. Ti sei degnata di tornare. Sappi solo che manca un'ora e mezza.>>
<<Cosa?>> Mi chiede. Non mi ha ascoltata: è in un altro mondo. L'ho persa. Maledetto Adam, non smetteró mai di dirlo.Alla fine ci siamo decise e ho messo una tuta invernale con il pantaloncino e sotto le calzamaglie nere ricamate con gli anfibi.
Ally ha messo una gonna di pelle ricamata e una maglia bianca in pizzo con le Nike.
Perfetto. Ci trucchiamo e quando ci guardiamo allo specchio non ci riconosciamo.
<<Wow>> diciamo all'unisono, in un sussurro. Ci abbracciamo e un paio di minuti dopo ci squillano i cellulari.
Hayes.
<<Pronta? Sono qui fuori.>>
<<Certo esco subito.>>
Usciamo entrambe da casa sua e vediamo i ragazzi parlate animatamente, poi quando vedono arrivarci si bloccano e ci squadrano. Adam sembra davvero incantato da Ally e da come lei mi dà di gomito, capisco di aver fatto colpo anch'io.
Hayes mi squadra appoggiato alla sua Alfa Romeo nera con gli occhi sbarrati.
<<A-andiamo?>>
<Si un attimo.>>
Mi avvicino ad Ally e l'abbraccio.
<<In bocca al lupo>> mi sussurra all'orecchio.
<<Crepi>> la saluto e ci avviamo entrambe alle macchine.
Entro e un senso di calore mi pervade il corpo: Hayes ha acceso i riscaldamenti per me, per farmi trovare l'auto calda.
Entra anche lui in auto guardandomi imbarazzato e io lo ringrazio.
<<Allora... dove andiamo?>>
<<Non pensavo a niente di sofisticato.>>
Infatti lo guardo: non è vestito in modo elegante, ha un paio di jeans e un maglione grigio.
<<Andiamo al Mc?>>
<<Siiiiii>> mi agito sul sedile sentendo già l'odore di hamburger.
Lui ride e continuiamo a parlare.
Parliamo continuamente senza mai fermarci, troviamo sempre argomenti di cui discutere, mentre con Taylor c'è sempre silenzio e così lo copriamo sempre con la musica, che parla per noi, quando siamo in auto.
Arrivati al Mc Donald's entriamo. Hayes mi porta ad un tavolo e va a prendere da mangiare, così ne approfitto per prendere il cellulare, che squilla non appena lo prendo.
<<Come sta andando?>> La voce di Taylor è squillante dall'altra parte. So che l'ha fatto per interromperci. Menomale che Hayes non c'è e che quindi non è riuscito nel suo intento.
<<A meraviglia. Cosa vuoi?>>
<<Niente... ho solo fatto una chiamata per sapere se dovevo salvarti da una noia mortale.>>
<<No, grazie, sta andando molto bene, sai?>>
<<Ah davvero?>> Il suo tono di voce è duro.
<<Si.>>
<<Ok. Beh spero di non aver interrotto niente... Ragazzi arrivo!>> Sento urlare a qualcuno. Dov'è? Con chi?
<<Taylor>> sbuffo. Mi infastidisce quando le persone che mentre parlano con qualcuno per telefono, si rivolgono ad altri.
<<Si, scusa. Beh ciao.>>
<<Ciao...>>
Non so perché mi stupisco tanto. In fondo io sono ad un appuntamento e lui è con gli amici, anche lui ha una vita sociale.
Allora perchè ho questo groppo allo stomaco, come se mi aspettassi che si interessasse di più a me?
Vengo portata alla realtà da Hayes che si siede accanto a me, sulla poltrona del tavolo, con hamburger e patatine. Per me e per lui.
Mangio in fretta: ho una fame da lupi, così in mezz'ora abbiamo finito entrambi.
<<Wow, mangi in fretta eh?!>>
<<Avevo fame>> mi giustifico ridendo.
<<Ho notato, fra poco mangiavi anche la mia cena!>>
Ridiamo insieme.
<<Mi piacciono le ragazze con appetito.>>
Arrossisco e distolgo lo sguardo.
Lui mi fa girare verso di lui e mi dà un bacio a stampo.
Ma prima che possa approfondire mi squilla ancora il cellulare. Ci stacchiamo e sbuffiamo entrambi.
<<Devi per forza rispondere?>>
<<Si>> gli rivolgo un sorriso di scuse.
<<Pronto? Adam?>>
Cosa sarà successo? Lui è con Ally.
<<Amber, sono Ally.>>
<<Ally, dimmi.>>
<<Io e Adam stiamo andando da Taylor e gli altri ragazzi. Mi chiedevo se voleste venire anche voi.>>
Guardo Hayes che a sua volta mi guarda con fare interrogativo.
<<Non mi sembra una buona idea...>>
<<Dai Amber. Non preoccuparti, ci saremo anche noi. E poi se non ci sei tu saró l'unica ragazza, ti prego.>>
<<D'accordo>> sbuffo.
<<Grazie!>> Urla dall'altra parte e riattacca.
<<Dobbiamo andare>> sbuffo ancora, rivolta ad Hayes.
<<Dove?>>
Sembra confuso e fa bene ad esserlo.
<<Ally mi ha chiesto di andare con lei ed i ragazzi. Mi ha chiesto di portare anche te, andiamo a prendere un drink al Long River. Ci divertiremo vedrai.>>
Almeno spero...
<<Okay...>>
Ci alziamo e ci dirigiamo verso l'auto, ma quando apro la portiera, lui la richiude e si avvicina a me.
Le sue labbra toccano le mie e mi bacia.
Un bacio lungo e dolce, ma senza passione, senza desiderio.
Io non provo niente.
E poi capisco il perché. Improvvisamente mi è tutto chiaro: lui non è Taylor. Anche se il bacio fosse stato lo stesso, non lo sarebbe stata la persona da cui l'avrei ricevuto.
Le sue labbra passano sul mio collo e capisco, dalla pressione, che mi ha lasciato il segno alla base, ma leggero.
Quando entriamo in macchina, abbasso lo specchietto e lo noto.
Come previsto non è tanto grande, ma comunque si nota subito.
E ora?
Lui non ci fa caso e mi sorride, intanto io cerco di coprirlo con il colletto della giacca.
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PERFETTA ILLUSIONE #Wattys2017
Novela Juvenil"Perché questo dovrebbe essere l'amore: un mare di emozioni che non ha freni, e tocca a te decidere se domare le sue onde o lasciarti trasportare." Amber, una ragazza estroversa e solare, all'ultimo anno del liceo, diciassette anni, ma ne sta per co...